Riflessioni post congresso su I.A.

Riflessioni post congresso su I.A.

A cura di Avv. Mario E. Campione
Concluso il congresso nazionale Codici. Tre giorni intensi di approfondimento su tematiche attualissime che coinvolgono il consumatore del futuro.
Trai temi affrontati c’è stato anche quello dell’intelligenza artificiale sempre più presente nelle nostre vite con indubbi benefici ma anche rischi legati alla distorsione della realtà come le “allucinazioni dell’IA” e il “deepfake”.
In ambito giudiziario il Tribunale di Firenze ha recentemente affrontato per la prima volta il tema dell’errore di ChatGPT nella memoria difensiva di un avvocato contenente riferimenti a sentenze della Corte di Cassazione inventati (fenomeno delle cc.dd. allucinazioni di intelligenza artificiale).
Il buon Elon Musk avrebbe annunciato che punta a produrre entro il 2025 “una legione” (testuali parole dell’eccentrico CEO) di 5.000 Tesla Robot umanoidi “Optimus”.
Da quanto appreso l’ambizione di Musk sarebbe quella di aumentare la produzione nel 2026 fino a 50.000 100.000 da destinare in parte alla vendita. Nelle intenzioni di Testla la produzione dovrebbe salire a quota 1 milione di robot all’anno entro il 2027 ed oltre 100 milioni entro il 2035. “Optimus” avrà un prezzo compreso tra 20mila e 30mila dollari.
Al di là di divertenti ma inquietanti accostamenti a “Terminator” e  “Skynet”, non possiamo trascurare di riflettere sugli effetti di una incontrollata e sempre più evidente disumanizzazione.
In questo scenario la sfida futura del consumatore sarà quella di mantenere la capacità critica senza farsi manipolare. Essere consapevole che l’IA è al servizio dell’uomo, utilissimo strumento e valido alleato.
Ma sempre l’uomo deve essere, e dovrà continuare ad essere, padrone della tecnologia non viceversa.
Per citare una frase di un celebre film “Non è l’aereo. È il pilota”