Il Tribunale di Trapani, con sentenza del 12 febbraio scorso, ha condannato a pene severe i responsabili della tragedia avvenuta nell’agosto del 2016 presso un B&B di Trapani, dove, a causa di esalazioni di monossido di carbonio provenienti da una canna fumaria, un turista è deceduto, mentre un altro ospite della struttura ha subito gravissime menomazioni permanenti.
L’azione di Codici
L’associazione Codici è stata ammessa parte civile nel procedimento, con il patrocinio dell’avvocato Giovanni Crimi. “Dalla situazione dei luoghi e dalle evidenze scientifiche della consulenza tecnica disposta dalla Procura – dichiara il legale – non v’è dubbio che l’evento sia stato determinato dalla negligenza e dall’imprudenza dei titolari del B&B e dell’edificio, nonché del gestore del panificio, che utilizzava un forno con canna fumaria non conforme alle norme esistenti e non soggetta alle manutenzioni necessarie per il suo buon funzionamento”.
“L’impegno dell’associazione per la tutela dei turisti che utilizzano le strutture ricettive è continuo – aggiungono Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, e Manfredi Zammataro, Segretario di Codici Sicilia – e ci adopereremo, per quanto possibile, affinché non si verifichino altri casi simili”.
Segnalazioni
Codici ha segnalato la problematica delle canne fumarie industriali utilizzate nei centri abitati e la questione della regolarità dei B&B al Comune ed all’Asp di Trapani, invitandoli ad effettuare gli opportuni controlli.