Codici: class action per il rimborso dei voli cancellati da Volotea

Codici: class action per il rimborso dei voli cancellati da Volotea

Una storia che si ripete. È quella dei voli cancellati causa Covid19, anche se la pandemia sembra più che altro una scusa.

Le cancellazioni di Volotea

L’ultimo caso riguarda Volotea, compagnia aerea finita nei radar dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, e su cui l’associazione Codici sta fornendo assistenza ai consumatori. “Nell’estate scorsa – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – la compagnia ha cancellato circa 8.000 voli. Nello specifico, circa 3.500 a giugno, circa 3.000 a luglio e circa 2.000 ad agosto. La motivazione fornita da Volotea è stata la pandemia”.

Le giustificazioni

“In realtà – prosegue Giacomelli – la giustificazione dell’emergenza Covid19 è valida fino ad un certo punto, perché in diversi casi non erano in vigore limitazioni agli spostamenti. Il paradosso è che quando invece il divieto per gli spostamenti c’era, chi ha dovuto rinunciare al volo si è visto negare dalla compagnia il rimborso con la motivazione che non era stato cancellato. Un comportamento scorretto. Stiamo affiancando l’Antitrust nelle verifiche e, naturalmente, siamo al fianco dei viaggiatori, a cui stiamo fornendo assistenza perché ci sono diritti che non possono essere negati e ignorati”.

Rimborsi negati 

“C’è un altro aspetto grave in questa vicenda – aggiunge Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – ed è quello legato al rimborso. La norma prevede che al viaggiatore debba essere proposta un’alternativa: rimborso o riprotezione. Dalla compagnia, invece, è arrivata l’imposizione del voucher, come se non bastasse di un valore inferiore al biglietto acquistato. Chi ha provato ad avere chiarimenti, non è riuscito ad avere risposte dal servizio assistenza, né via chat né al telefono. La situazione si è protratta per mesi, tra l’altro in un quadro generale segnato dall’intervento di Enac, proprio sulla scia delle proteste e delle segnalazioni dei viaggiatori e delle associazioni dei consumatori, con il richiamo alle compagnie aeree a rispettare l’obbligo di rimborsare i passeggeri con voli programmati sugli aeroporti situati nelle zone rosse e arancioni e che, per motivi indipendenti dalla loro volontà, non potevano usufruire del volo”.

La class action 

I viaggiatori che hanno avuto problemi a causa della cancellazione di un volo Volotea a partire dal 13 maggio scorso possono richiedere l’assistenza di Codici. L’associazione ha avviato una class action per i rimborsi.

Per info: segreteria.sicilia@codici.org oppure telefonare al 0952180387

Focolaio in Rsa di Trapani, Codici presenta esposto in Procura

Focolaio in Rsa di Trapani, Codici presenta esposto in Procura

L’associazione Codici interviene con forza sul caso del focolaio esploso nell’ottobre scorso nella Rsa Villa Sorriso di Trapani.

L’esposto in Procura

Pronto un esposto alla Procura per fare luce su una vicenda tinta di giallo per il modo in cui si sarebbe diffuso il virus. A causare il decesso di otto anziani ed il contagio di tre dipendenti sarebbe stata, infatti, la presenza al lavoro di un’operatrice positiva al Covid19. “Abbiamo deciso di rivolgerci alla Procura – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – perché riteniamo doveroso fare chiarezza su questo caso, verificando sia l’operato della struttura che dell’azienda sanitaria. Sono mesi, ormai, che ci occupiamo dei contagi all’interno delle Rsa, fornendo assistenza legale ai parenti degli anziani ospiti per capire se sono stati rispettati i protocolli per prevenire e contrastare la diffusione del Covid19”.

Tanti aspetti da chiarire

“Riceviamo segnalazioni – continua Giacomelli -, veniamo contattati da persone che, giustamente, vogliono sapere se è stato fatto tutto per proteggere i loro cari. Ora è emerso questo focolaio, che risale all’ottobre scorso. Ci sono tante ombre, molti aspetti da approfondire e così si spiega il nostro esposto. È vero che un’operatrice era in turno pur essendo positiva al Covid19? È vero che il caso non è stato subito comunicato? È vero che non sono stati adottati immediatamente dei provvedimenti, come la sanificazionedei locali? Sono alcune delle domande a cui, a nostro avviso, bisogna dare una risposta, considerando tra l’altro che ci trovavamo nel pieno della pandemia e quindi non si può parlare di sorpresa o impreparazione. Se fossero confermate le indiscrezioni che stanno emergendo, saremmo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita”.

Al fianco dei parenti 

Quello della Rsa di Trapani non è l’unico caso di cui si sta occupando Codici. Sono tante le strutture per anziani su cui è intervenuta l’associazione (qui l’azione avviata), fornendo assistenza legale ai parenti degli ospiti per accertare se le norme antiCovid19 sono state rispettate, per verificare se è i protocolli sono stati seguiti ed appurare cosa ha causato il contagio e, in alcuni casi, il decesso degli anziani.

Vodafone down da giorni: segnalare i disservizi per ottenere i ristori

Vodafone down da giorni: segnalare i disservizi per ottenere i ristori

Da Nord a Sud, sono giorni di passione per gli utenti Vodafone.

Disservizi per internet e telefonia

Durante lo scorso fine settimana si sono verificati dei disservizi per Vodafone che hanno interessato soprattutto la rete internet, con la navigazione che procedeva a singhiozzo o con una velocità estremamente lenta. Problemi che continuano ancora oggi e che, in alcuni casi, sono legati anche al servizio assistenza della compagnia.

Richiesta chiarimenti 

“Riteniamo doveroso da parte di Vodafone – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – spiegare il motivo di questi disservizi e, al tempo stesso, rendere noto quando è previsto il ritorno alla normalità. Sappiamo di problemi con internet, con la telefonia mobile ed anche con la rete fissa. C’è chi non riesce ad ottenere assistenza oppure chi riceve informazioni insufficienti, come la classica procedura di spegnere e riaccendere il modem”.

Quando scatta il rimborso

“È chiaro – prosegue Giacomelli – che la situazione non è accettabile ed è anche grave, perché, come detto, riguarda tutta Italia, con problemi ad esempio in Veneto come in Campania, nel Lazio come in Lombardia. È bene ricordare che l’Autorità per le Comunicazioni ha stabilito che i gestori telefonici sono obbligati a rimborsare i propri clienti in caso di prolungati e gravi disservizi”.

Assistenza consumatori

In attesa di chiarimenti da Vodafone, Codici invita gli utenti a segnalare disservizi con la rete internet oppure con la linea telefonica, sia mobile che fissa, per ottenere i ristori.

L’associazione Codici può supportarti, non esitare a contattarci!
Per informazioni scrivere a segreteria.sportello@codici.org

Codici: cessione del quinto beffa per una consumatrice, scatta la diffida e la banca paga quanto dovuto

Codici: cessione del quinto beffa per una consumatrice, scatta la diffida e la banca paga quanto dovuto

Sembra incredibile, ma succede anche questo.

Rimborso deludente

È ai limiti del paradossale la vicenda segnalata dalla delegazione siciliana dell’associazione Codici, impegnata ad assistere, con successo, la signora Bianchi, nome di fantasia per tutelarne la privacy. È il 2006 quando la donna stipula un contratto di cessione del quinto dello stipendio. Al momento dell’estinzione anticipata, siamo nel 2016, l’intermediario provvede a restituirle l’importo, pari a circa 135 euro. A quel punto la signora Bianchi decide rivolgersi a Codici Sicilia per far esaminare la documentazione e capire se può ottenere un rimborso maggiore.

Le verifiche 

“La pratica è stata studiata dai nostri esperti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed il pool siciliano si è subito reso conto che alla signora spettava molto di più di quanto riconosciuto dall’istituto. Alla luce di quanto accaduto, rilanciamo l’invito ai consumatori a fare attenzione alla documentazione inviata dalla banca e, nel caso di dubbi, a chiedere assistenza”.

Scatta la diffida

Inviata la diffida all’istituto di credito, la signora Bianchi ha ottenuto quanto dovuto, ovvero circa 2mila euro. “Dai casi che giungono periodicamente alla nostra associazione – dichiara l’avvocato Manfredi Zammataro, Segretario di Codici Sicilia – ci siamo resi conto che in caso di estinzione anticipata di contratti di cessione del quinto, le banche e le finanziarie tendono a non rimborsare quanto effettivamente spettante al consumatore. È necessario, quindi, che chiunque si trovi in questa situazione faccia analizzare la propria posizione per verificare se effettivamente ha ottenuto quanto spettante, in modo tale da potersi attivare per avere eventualmente un rimborso. Bisogna ricordare che per chiedere il rimborso delle somme spettanti c’è tempo fino a 10 anni dall’estinzione del contratto di cessione del quinto”.

Assistenza consumatori 

Gli esperti di Codici sono a disposizione dei consumatori alle prese con dubbi o problemi con banche e finanziarie

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Telefono 095.2180387

CODICI: indebitamento e problemi con banche e finanziarie, assistenza speciale per cittadini e aziende in difficoltà

CODICI: indebitamento e problemi con banche e finanziarie, assistenza speciale per cittadini e aziende in difficoltà

Emergenza sanitaria e non solo. La pandemia ha inferto un colpo durissimo ad un’economia già traballante, mettendo in ginocchio tantissimi italiani.

La crisi economica

Da mesi tra le richieste di assistenza che arrivano agli Sportelli dell’associazione Codici, molte riguardano casi di indebitamento e di rapporti difficili con banche e finanziarie. “La situazione è drammatica – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, tantissimi cittadini non sono in grado di sostenere le scadenze, c’è chi non riesce a far fronte agli impegni pregressi e chi si ritrova oggetto di azioni di pignoramento o ipoteche giudiziali. Ci sono poi problemi a livello di prestiti personali e cessioni del quintomutui ipotecari e decreti ingiuntivifinanziamenti e derivati. E tutto questo, in diversi casi, porta alla segnalazione nelle banche dati riservate ai debitori”.

Pericolo sovraindebitamento

“Sono casi limite meno rari di quanto si possa immaginare – sottolinea Giacomelli – e che necessitano della massima attenzione, perché il passo successivo è il sovraindebitamento, che spesso è l’anticamera dell’usura. Alla luce di un quadro così grave e delle segnalazioni che riceviamo, abbiamo deciso di potenziare il servizio di assistenza ai cittadini ed alle aziende che si trovano in una condizione di indebitamento e che hanno problemi a rapportarsi con banche e finanziarie”.

Gli strumenti di aiuto

“In questi casi – conclude Giacomelli – è importante non abbattersi e non arrendersi, perché gli strumenti per trovare una soluzione ai debiti ci sono, è possibile ottenerne l’annullamento o la riduzione, rateizzarli o posticiparli. Per farlo, per studiare documenti non sempre di facile comprensione può risultare utile l’assistenza di un esperto e, in determinati casi, di un avvocato. Siamo pronti a metterli a disposizione dei privati e delle aziende in difficoltà, che possono rivolgersi alla nostra associazione per avere chiarimenti, per trovare una soluzione ad una condizione di indebitamento”.

Assistenza speciale

Gli Sportelli di Codici sono a disposizione di privati ed aziende che si trovano in una situazione di indebitamento ed in difficoltà, ad esempio, con prestiti personali e cessioni del quinto, con conti correnti, mutui ipotecari e derivati. 

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