da ufficio | Mag 16, 2023 | Banche e risparmi
Un plauso alla Polizia ed alla Procura. Così l’associazione Codici in merito alla vasta operazione “Sottotraccia” eseguita questa mattina a Catania. Le indagini hanno portato all’arresto di nove persone ed hanno permesso di smantellare un sistema articolato di prestiti di denaro con tassi usurari. L’ennesimo intervento contro un fenomeno sempre più diffuso e pericoloso, su cui l’associazione Codici è impegnata con un’attività di assistenza legale, che anche in questo caso la vedrà al fianco delle vittime.
“L’operazione di Catania è senza dubbio importante – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed è doveroso sottolinearla, sia per riconoscere il lavoro degli inquirenti sia per dare un messaggio di vicinanza e di speranza a chi finisce in mano agli strozzini. I numeri dicono che in pochi denunciano. Ciò avviene per paura ed anche perché spesso nei momenti di difficoltà e di disperazione l’usuraio finisce per essere percepito dalla vittima come l’unica persona ad aver mostrato interesse nei suoi confronti. È chiaro che non c’è nulla di amichevole nel rapporto che si instaura. Quelli che sembrano favori, in realtà sono un modo per agganciare la vittima. Per questo diciamo sempre che è fondamentale restare nel sentiero della legalità e, quando si finisce in mano agli strozzini, denunciare”.
Dalle indagini coordinate dalla Procura etnea è emerso che ai prestiti, che si aggiravano tra 1.000 e 2.000 euro, venivano applicati tassi usurari fino al 490% annuo. Gli strozzini pretendevano i pagamenti settimanalmente o mensilmente, ricorrendo anche minacce nei confronti delle vittime, persone che si trovavano in condizioni economiche precarie. Codici seguirà questa vicenda fornendo assistenza legale alle vittime. Per casi di usura o di sovraindebitamento è possibile rivolgersi all’associazione telefonando al numero 0952180387 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail segreteria.sicilia@codici.org.
da ufficio | Mag 8, 2023 | Banche e risparmi
Si aprono spiragli importanti per i cittadini che si ritrovano con la casa all’asta per il pignoramento immobiliare di banche o finanziarie. Finalmente in Italia è stato ripreso il principio affermato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con le Sezioni Unite della Cassazione che hanno emesso una sentenza, la n. 9479/2023, che, in estrema sintesi, offre la possibilità a chi sta subendo l’esproprio di una casa, o di un altro bene, di opporsi nuovamente alla procedura anche se ha fatto scadere i termini e non è intervenuto.
“Una sentenza importante – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché, come dice l’Europa, stabilisce che bisogna garantire ai consumatori la possibilità di opporsi al decreto ingiuntivo delle banche. Tutto ciò anche se è diventato definitivo perché all’epoca non è stato contestato. Attenzione, questo vale anche per le procedure in corso. Quindi, chi sta subendo un pignoramento può bloccare l’iter e non è certamente una cosa di poco conto”.
L’associazione Codici ha attivato i propri sportelli per fornire assistenza ai consumatori che si trovano in questa condizione, aiutandoli a verificare situazioni che possono risultare complicate, uno dei motivi che possono aver portato inizialmente a non difendersi, e per le quali è importante agire per tempo, in quanto l’opposizione all’esecuzione deve essere presentata prima dell’assegnazione dell’immobile pignorato all’offerente. Sono diversi gli aspetti da chiarire per poter bloccare il pignoramento della casa. Ad esempio, è necessaria la presenza di almeno una clausola vessatoria nel contratto che il debitore ha sottoscritto con la banca. Tutte questioni che Codici è pronta a verificare con i propri esperti. Per informazioni ed assistenza è possibile contattare l’associazione telefonando al numero 0952180387 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail segreteria.sicilia@codici.org.
da ufficio | Feb 24, 2023 | Banche e risparmi, Bollette
La mancata osservazione di una legge o una interpretazione sbagliata.
Rischi e conseguenze
È così che nascono le anomalie bancarie, inconvenienti dalle conseguenze importanti per quei consumatori che, ad esempio, sottoscrivono un mutuo o un prestito con un istituto. L’associazione Codici invita alla massima attenzione. “Le anomalie bancarie – dichiara Livio De Miranda, consulente esperto di anomalie bancarie – possono generare ammanchi sul conto corrente inaspettati e di varie entità. Quando sono consistenti, è più facile individuarli, quando invece sono piccoli, è più complicato notarli, saltano fuori dopo alcuni mesi, quando la somma nel frattempo è cresciuta”.
Il calcolo errato del debito maturato
“Tra le anomalie bancarie più diffuse – prosegue De Miranda – c’è il calcolo errato del debito maturato da un correntista. Cosa succede in questi casi? A volte le banche adottano azioni per recuperare più soldi di quanto dovuto, in altri il tasso di interesse passivo viene alzato. Un’altra situazione da tenere in considerazione è quella dell’anatocismo. Parliamo del calcolo di interessi su interessi già maturati ignorando quanto disposto dalla legge ed i limiti che non possono essere superati per la richiesta di ulteriori somme a copertura del debito”.
Attenzione a cosa si firma
“Le problematiche e le insidie, come si vede, sono tante – aggiunge De Miranda –. Spesso sono questioni quasi da addetti ai lavori ed anche per questo sono tanti i consumatori che si ritrovano in difficoltà, improvvisamente e inconsapevolmente. È per questo che è opportuno seguire alcuni accorgimenti per evitare problemi. Il primo passo da compiere per tutelarsi è quello di verificare con attenzione il contratto proposto. Non sempre le condizioni sono di facile comprensione, quindi può essere utile rivolgersi ad un esperto. Da un’analisi della documentazione informativa è possibile, infatti, fare chiarezza sulle rate da pagare, le spese accessorie da sostenere, i costi variabili e potenziali. Una verifica del genere permette di avere un quadro preciso della situazione, il che significa evitare brutte sorprese e spiacevoli inconvenienti nei mesi successivi, ritrovandosi così da un prestito o un mutuo all’apparenza vantaggiosi a un contratto difficile da rispettare, se non addirittura viziato da irregolarità”.
Risparmi e diritti da tutelare
“In un momento così difficile sul piano economico – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è fondamentale proteggere i propri risparmi. È bene controllare cosa si firma con la banca, se la documentazione è corretta e se quanto sottoscritto viene rispettato. Da parte nostra l’attenzione è massima per tutelare i consumatori”.
Puoi contattarci al numero 095.2180387 o scrivendo una mail al nostro indirizzo segreteria.sicilia@codici.org