Nota dell’avvocato Maltese Dirigente Ass. consumatori Codici Sicilia in merito alla rateizzazione bollette idriche a Trapani
Nota dell’avvocato Vincenzo Maltese, Dirigente Ass. consumatori Codici Sicilia (fonte www.primapaginatrapani.it)
“Apprendo di una circolare del servizio idrico del Comune di Trapani che consentirebbe agli utenti di accedere ad una sorta di rateizzazione nel pagamento di morosità per mancato pagamento di fatture idriche.Singolare anche che tale “proposta risolutiva” arrivi dopo una utenza sospesa o con contatori sigillati per le morosità. Ebbene, non solo il Comune di Trapani nella qualità di gestore idrico è inadempiente rispetto alla notifica delle fatture idriche che dovrebbe avvenire a mezzo raccomandata a/r o a mezzo PEC, tale poi da dimostrare il termine iniziale per il biennio prescrizionale delle fatture, ma non si costituisce nemmeno in sede di Conciliazione avverso i reclami che diversi cittadini hanno nel frattempo presentato in questi mesi.
Si tratta di una fase preliminare obbligatoria per legge prima di andare in sede giudiziale, dove si dovrebbe discutere delle mancate notifiche delle fatture chieste in pagamento dagli Uffici del servizio idrico, e dell’annullamento dei solleciti e accertamenti dello stato patrimoniale che nei mesi scorsi era pervenuto, questo si, per raccomandata a/r.Ma come detto, nessuno è mai venuto in mediazione costringendo la gente ad avanzare le domande di accertamento negativo del credito idrico dinanzi ai Giudici di pace e Tribunale.
È stata già ottenuta una sentenza di accoglimento per annullamento di fattura idrica di circa 2000 euro perché prescritta, e altri procedimenti sono pendenti.Adesso prevedere una rateizzazione senza la possibilità di riconoscere anche la prescrizione di fatture idriche mai notificate e che risalgono ad oltre due anni fa, appare una irregolarità o una anomalia, in violazione non solo della Legge n.205/2017 ma anche dei doveri di correttezza e buona fede di cui al codice civile, che provvederò immediatamente a segnalare agli organi competenti”.