Un maxi incendio è divampato a Patti, l’interno del sito della Pi.Eco, che si occupa di impianti di trattamento, recupero e valorizzazione dei rifiuti, un’azienda di stoccaggio di rifiuti. La nube sprigionata è da ritenere tossica, vista la combustione di rifiuti. L’aria è irrespirabile a causa della plastica che ha preso fuoco.
Un vero e proprio disastro ambientale anche perche i potenziali pericoli per la salute umana, in casi come questo sono devastanti proprio a causa delle sostanze cancerogene che possono sprigionarsi nell’aria a causa della combustione dei rifiuti.
Le fiamme hanno devastato anche ettari di macchia mediterranea e vegetazione e, alimentate dal forte vento di scirocco, hanno lambito case e aziende. Decine di persone sono state fatte evacuare. Numerose attività produttive sono state danneggiate con la perdita di capi di bestiame e moltissimi ettari di grano. Un vero e proprio disastro ambientale e faunistico (se si pensa al bestiame e agli animali autoctoni che sono rimasti vittime delle fiamme) che ha messo in ginocchio uno dei principali motori dell’economia locale oltre ad aver arrecato incalcolabili danni ad uno dei più grossi patrimoni enogastronomici siciliani.
Per tale ragione il CODICI ha dato mandato al proprio ufficio legale regionale di depositare un esposto denuncia con contestuale nomina di parte offesa con il quale si richiede alla Procura di Patti di effettuare indagini volte ad individuare le possibili fattispecie di reato quali: disastro ambientale e diffusione di sostanze tossiche. Il CODICI inoltre chiederà il sequestro di tutti i beni ortofrutticoli, vinicoli, lattiero-caseari e di altra natura coltivati e prodotti nell’area investita dalla nube, fino a che non ci sarà assoluta certezza circa l’assenza di possibili contaminazioni tossiche per i consumatori.
Per garantire la massima tutela possibile alla popolazione residente, l’Associazione ha deciso di mettere a disposizione di tutti i cittadini dei Comuni coinvolti, e di tutti i titolari di attività commerciali della zona, l’istanza di nomina di persona offesa, cosi da indicare la propria posizione di persona offesa alla Procura di Patti, avviando l’iter per ottenere – qualora siano accertati reati – il risarcimento dei danni subiti in qualità di soggetti offesi da reato.
Chiunque fosse interessato può contattare l’associazione telefonando al: 388 8929545