C’è anche Trapani tra i Comuni siciliani maggiormente colpiti dalla maxi-truffa di Tributi Italia, la società incaricata della riscossione dei tributi i quali non sarebbero,però, poi stati riversati agli Enti locali.
Il Comune di Trapani, in particolare, secondo nella classifica dei Comuni più colpiti, ha visto sfumare ben 1.919.778 €; quello di Castelvetrano 666.027 € e, con ripercussioni più contenute, quello di Erice per 168.423 €. Nel calderone anche i Comuni di Buseto Palizzolo e Custonaci per somme più piccole.
Dall’indagine condotta dalla Procura della Corte dei Conti, infatti, emerge che sarebbero stati sottratti ai 56 Comuni siciliani interessati diversi milioni di euro; per intenderci, gli incassi di Imu, Tari ed altri tributi locali versati dai contribuenti.
Per questo motivo, l’Avv. Manfredi Zammataro, segretario regionale dell’Associazione di consumatori Codici, ha dato mandato agli avvocati Vincenzo Maltese e Filippo Spanò affinché venga presentato un esposto presso la Procura di Trapani per far luce su tale incresciosa vicenda: “siamo davanti ad un autentica truffa ai danni dei cittadini – commenta Zammataro – è indispensabile fare chiarezza su tali fatti per la tutela deicontribueneti e dei servizi loro rivolti. Per questo abbiamo dato mandato ai legali di presentare esposti in tutte le Procure della Regione siciliana”.
Soprattutto in un periodo di magra per gli Enti locali, infatti, i cittadini risultano destinatari di una pressione fiscale sempre più elevata e di servizi, spesso, ridotti a lumicino. Tale stato di cose, dunque, non può che provare oltremodo la tenuta dei bilanci comunali.
“Occorre far piena luce sulle criticità che hanno visto Trapani tra i Comuni maggiormente colpiti in Sicilia – spiegano gli Avvocati Vincenzo Maltese componente dell’ufficio Legale Regionale dei Consumatori e Filippo Spanò della delgazione di Trapani – la città, negli ultimi anni, appare provata da considerevoli ristrettezze di bilancio sempre più opprimenti per i cittadini e per i servizi loro rivolti; non possiamo permettere, dunque, che quanto loro richiesto in termini fiscali venga, poi,sottratto alle casse comunali ed alle loro finalità pubbliche”.
L’azione che stiamo mettendo in campo, concludono i legali, va essenzialmente a tutela delle collettività.