L’Associazione Codici lo sostiene da anni, rilanciando i dati allarmanti registrati ad esempio dalla Caritas, secondo cui il 46% dei papà divorziati vive in condizioni di indigenza.
“Numeri che meritano una riflessione – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – soprattutto da parte delle associazioni femministe, che continuano ad ignorare una realtà drammatica che non risparmia i padri”.
Un ulteriore tassello per ricostruire un quadro tragico è stato fornito in questi giorni dall’Associazione Nessuno Tocchi Papà. Il presidente Walter Buscema, intervistato dal quotidiano Libero, ha fornito dei dati relativi al 2016, riguardanti i suicidi.
“In Italia 200 padri separati e divorziati si sono tolti la vita nell’arco di un solo anno – afferma Ivano Giacomelli – un numero impressionante, considerando che sono stati 1.000 in tutta Europa. Il nostro Paese, quindi, è particolarmente segnato da questo dramma. Basti pensare che i padri separati sono 4 milioni e tra questi 800mila hanno problemi economici a causa dell’abbandono della casa coniugale, che spesso innesca una crisi senza fine. Quella dei padri separati è una situazione che purtroppo è trattata in maniera marginale – conclude il Segretario Nazionale di Codici – è un mondo sommerso, un problema taciuto, una tragedia sociale sacrificata sull’altare del femminismo da salotto”.