da staff | Apr 29, 2020 | Senza categoria
ARERA conferma i provvedimenti su morosità e criteri di rateizzazione. Besseghini: “pensare alla fase 2 anche per il sistema energetico e ambientale”, coerentemente con il decreto della Presidenza del Consiglio – proroga al 3 maggio i provvedimenti con i quali aveva definito nelle scorse settimane il blocco delle procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua.
Il provvedimento di proroga conferma il blocco dei procedimenti di morosità fino al 3 Maggio 2020, per i clienti bassa tensione dell’energia elettrica, i clienti domestici del gas nonché per i non domestici purché con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno. Per il settore idrico il provvedimento fa riferimento a tutte le tipologie di utenze domestiche e non domestiche.
Al termine del periodo di proroga, i fornitori dovranno riavviare le procedure di costituzione in mora dei clienti/utenti finali, rispettando i tempi di preavviso previsti dalle regole settoriali (energia, gas, acqua). La prima comunicazione di sollecito o di costituzione in mora dovrà contenere – essendo stati confermati i criteri di rateizzazione definiti con la delibera 117/2020/R/com – l’offerta al cliente/utente di poter rateizzare i relativi importi senza il pagamento di interessi.
Prosegue nel frattempo l’azione di monitoraggio intrapresa dall’Autorità per l’analisi dell’impatto della emergenza COVID19 sui diversi settori, i cui primi elementi significativi potranno essere definiti nel corso del mese di aprile.
Ulteriori proroghe dovranno essere attentamente valutate per verificarne l’impatto sotto il profilo della sostenibilità economico-finanziaria nell’intera filiera.
Nel sottolineare che i provvedimenti dell’Autorità non sono in alcun modo interpretabili come una sospensione delle bollette, in quanto si tratta solo del blocco delle procedure di distacco per garantire la continuità del servizio in un periodo di particolare criticità per gli utenti, il presidente Stefano Besseghini segnala la necessità di cominciare ora a pensare alla cosiddetta “Fase 2” anche per il sistema energetico e ambientale: “dobbiamo prevedere gli scenari che verranno delineati dalle riaperture graduali delle attività produttive. L’Autorità dovrà valutare il bilanciamento degli interessi dell’intera filiera e la tenuta di tutti i soggetti coinvolti, adottando eventuali misure di garanzia della sostenibilità economico-finanziaria. Naturalmente gli operatori e i gestori potranno continuare, volontariamente, ad applicare condizioni migliorative, a supporto dei propri clienti e utenti”.
La delibera è disponibile sul sito www.arera.it anche nella sezione “Emergenza Coronavirus”
www.arera.it
fonte: http://www.consumersforum.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4431:coronavirus-proroga-al-3-maggio-per-il-blocco-ai-distacchi-elettricita-gas-e-acqua&catid=48:in-evidenza&auid=319
da staff | Apr 21, 2020 | Senza categoria
CODICI CHIEDE L’ESTENSIONE DELLA DURATA DELLE POLIZZE RCA PER GLI ASSICURATI RESIDENTI NELLA ZONA ROSSA DI SALEMI.
Inaspettata è stata la notizia appresa dai cittadini Salemitani in occasione della vigilia della scorsa festività di Pasqua.
Ed infatti con ordinanza contingibile e urgente n. 16 del 11.04.2020 del Presidente della Regione Sicilia è stata prorogata la c.d. zona rossa, provvedimento già auspicato (così si legge nei considerato dell’Ordinanza istitutiva) e concesso dal Presidente Musumeci con l’Ordinanza contingibile ed urgente n. 8 del 23.03.2020.
Principale obbligo per i cittadini continuerà ad essere fino al prossimo 3 Maggio il “divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici e/o privati, da parte di ogni soggetto ivi presente”, con conseguente parziale e/o inesistente utilizzo dei propri veicoli e pagamento “a vuoto” delle relative polizze RCA per tutto il periodo interessato dal provvedimento limitativo.
“Alla luce dei fatti appena descritti e delle parecchie istanze fatte pervenire dai cittadini , spiega l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale dell’Ass. CODICI, ho contatto sia il Segretario Nazionale di CODICI Avv. Ivano Giacomelli sia il Segretario Regionale Avv. Manfredi Zammataro, i quali si sono messi subito a disposizione per portare avanti alcune iniziative volte a mitigare l’attuale condizione dei cittadini-consumatori della “zona rossa” nel trapanese.
“Si è così deciso, tra l’altro, di presentare una richiesta al Ministero dello sviluppo economico (MISE) e all’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni (IVASS), affinché si possa ottenere per il tramite di tali istituzioni una proroga della durata delle polizze RCA per i cittadini-assicurati residenti a Salemi ( e residenti in tutte le restanti città italiane oggetto di medesimo provvedimento) per un periodo pari a quello della durata della c.d. “zona rossa”.
Seppur nel recente D.L. n.18 del 17 marzo 2020, la validità delle polizze RC AUTO con scadenza fino al 31 luglio 2020 è stata prorogata di ulteriori 15 giorni in aggiunta ai 15 giorni normativamente già previsti, si è ritenuto tale periodo per gli assicurati di Salemi eccessivamente esiguo rispetto a quanto durerà e potrebbe ancora prolungarsi (qualora la già grave situazione epidiemologica si aggravi ulteriormente) il periodo della c.d. “zona rossa”.
“Ulteriori iniziative, conclude l’Avv. Rapallo, saranno progettate ed adottate nelle prossime settimane, in quanto l’etichetta mediatica di “zona rossa” per Salemi non sia fonte solamente di limitazioni più stringenti rispetto a quelle imposte alle altre città, ma anche fonte di concreti vantaggi per i cittadini-consumatori ivi residenti”.
da staff | Mar 17, 2020 | Senza categoria
Sul tema delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti, si sono rincorsi in questi ultimi giorni, nel pieno dell’ emergenza da coronavirus , una serie di annunci su possibili stop al pagamento delle fatture per tutto il territorio nazionale. Indiscrezioni di stampa e dichiarazioni della politica hanno così finito per creare un corto circuito informativo in grado soltanto di alimentare facili aspettative nei consumatori finali (famiglie e imprese). Ecco perché il Sole24Ore.com ha deciso di mettere in fila le poche certezze e di sgombrare il campo dalle tante voci non confermate.
1-Le bollette saranno sospese su tutto il territorio nazionale?
Falso. Nonostante gli annunci di qualche esponente politico, la ventilata sospensione delle bollette per tutto il territorio nazionale non è entrata nel provvedimento con le nuove misure per contrastare gli effetti economici dell’epidemia da coronavirus, il cosiddetto “decreto cura Italia” appena approvato dal governo. Al momento, dunque, non c’è alcuno stop generalizzato per tutto il territorio nazionale come pure era stato ventilato nei giorni scorsi.
2-Lo stop dei pagamenti scatta per alcune categorie?
Vero. Resta, per ora, in piedi quanto previsto da uno dei primi decreti legge messi in pista dal governo all’inizio dell’emergenza da Covid-19 per fronteggiare l’impatto dell’epidemia da coronavirus. Il decreto legge n.9, approvato venerdì 28 febbraio dal Consiglio dei ministri, fissava, come si ricorderà, la sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti fino al 30 aprile per i Comuni che per primi sono stati colpiti dal contagio, l’originaria “zona rossa”. Il decreto affida all’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) il compito di attuare la sospensione temporanea delle bollette per quelle aree.
3- La sospensione vale anche se non esiste più quella zona rossa?
Vero. Al momento, a meno di ulteriori decisioni sul tema, lo stop resta in pista per gli 11 Comuni della prima zona “rossa”, poi riassorbita in un secondo momento nella cosiddetta “zona arancione (la Regione Lombardia e altre 14 province dell’Italia centro-settentrionale) che è stata poi estesa a tutto il territorio nazionale. Le amministrazioni interessate dalla sospensione sono quindi, lo ricordiamo, dieci in Lombardia (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) e una in Veneto (Vo’).
4-Lo stop per questi 11 Comuni vale per tutto il 2020?
Falso. Il decreto prevede una sospensione fino al 3o aprile. Spetta all’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera), dare attuazione al provvedimento come specificato sopra. L’Arera dovrà quindi fissare con suoi provvedimenti attuativi la sospensione temporanea fino alla fine di aprile dei termini di pagamento delle fatture e degli avvisi di pagamento emessi o da emettere. L’Autorità guidata da Stefano Besseghini, poi, dovrà disciplinare le modalità di rateizzazione delle fatture e degli avvisi di pagamento sospesi.
5-Anche il canone Rai è sospeso insieme alle bollette elettriche?
Vero. Lo stesso articolo 4 del decreto legge n.9 stabilisce che il pagamento del canone Rai per gli undici Comuni interessati dallo stop temporaneo delle bollette, avverrà senza sanzioni e interessi in un’unica rata con la prima bolletta utile dell’energia elettrica pagata subito dopo la fine della sospensione.
6-L’Autorità per l’energia ha bloccato i distacchi per morosità?
Vero. L’Arera ha deciso di rinviare dal 10 marzo al 3 aprile le procedure di distacco per i clienti morosi. Per le bollette elettriche, la misura riguarda tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200mila metri cubi standard (Smc che è il criterio di calcolo individuato per misurare la fornitura di gas).
7-Ci sono venditori che hanno sospeso le bollette dei propri utenti?
Vero. Alcune aziende hanno assunto delle iniziative per venire incontro a clienti che versano in difficoltà economica. Si tratta naturalmente di sospensioni temporanee in virtù dell’emergenza da coronavirus. A muoversi in tal senso sono state finora Acea, A2A, Iren e Hera che hanno provveduto sia a sospendere le interruzioni delle forniture a seguito dei mancati pagamenti delle bollette sia a rinviare o offrire possibilità di rateizzazione per i clienti in situazioni di difficoltà economiche.
8-Sono stati ridotti gli oneri di sistema che paghiamo sulle bollette?
Falso. Va detto che, tra le ipotesi valutate dal governo in queste ore, c’è stata anche una riflessione sulla possibilità di rimodulare gli oneri di sistema, vale a dire tutte quelle voci presenti nella bolletta energetica che servono a coprire i costi relativi alle attività di interesse generale per il sistema elettrico e per quello gas. Al momento, però, non sono state assunte decisioni in tal senso e il governo non ha inserito nel Dl “cura Italia” alcun intervento sugli oneri di sistema né un taglio generalizzato delle bollette come pure qualcuno aveva ventilato.
fonte : https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-stop-bollette-che-cosa-c-e-vero-e-falso-sospensione-ADyfkhD?refresh_ce=1
da staff | Gen 16, 2020 | Senza categoria
L’associazione dei consumatori Codici annuncia esposto a Enac e ministero dei Trasporti
CATANIA – Il giorno dedicato alla memoria dei Defunti non è stato fortunato per 150 passeggeri che alle 21,30 sarebbero dovuti rientrare con un volo Ryanair da Perugia e che invece, dopo polemiche infuocate e lamentele inutili, sono stati messi su un pullman che li ha riportati a Catania tra mille disagi.
Per questo il segretario regionale dell’associazione nazionale dei consumatori Codici (Centro per i diritti del cittadino), Manfredi Zammataro, ha annunciato la presentazione di un esposto all’Enac e al ministero dei Trasporti, nonché l’invio di una diffida alla Compagnia Ryanair per chiedere «l’attivazione delle procedure per il rimborso dei disagi causati agli utenti».
Secondo quanto riferito da alcuni passeggeri che si sono rivolti a Codici, il volo che doveva partire dallo scalo umbro alle 21,30 è stato cancellato poco prima dell’imbarco, mentre il vettore che avrebbe dovuto trasportarli a Catania sarebbe stato dirottato a Pescara lasciando a terra i passeggeri. «Ciò che fa rimanere sgomenti – ha detto Zammataro – è che la compagnia aerea ha prima lasciato senza alcuna assistenza i passeggeri, e poi ha proposto loro di pernottare in un hotel a Jesi, nelle Marche, a ben un’ora e mezzo di strada, adducendo che non erano previsti voli alternativi fino a domani».
Alla fine, dopo ore di estenuante attesa e di proteste, è stata offerto il bus come unica alternativa per raggiungere Catania. «Si tratta di un episodio gravissimo – ha aggiunto Zammataro – che ha causato notevoli disagi ai passeggeri, i quali fino all’ultimo hanno chiesto un volo alternativo per rientrare a Catania e sono stati costretti invece a tornare in autobus, dovendo patire oltre 10 ore di viaggio.
«Stiamo predisponendo una diffida a Ryanair per chiedere di avviare subito le procedure di risarcimento dei danni, così come previsto per legge. Le compagnie aeree, in caso di negligenza o inadempienza, sono tenute a pagare per i danni causati ai passeggeri. Il regolamento europeo 261/04 Ce prevede infatti che, in caso di cancellazione del volo, le compagnie debbano risarcire con una compensazione economica che varia dai 250 ai 600 euro a seconda della lunghezza della tratta, e rimborsare tutte le spese ulteriori che gli utenti vittime del disservizio hanno dovuto sostenere o gli ulteriori danni subiti.
«Abbiamo già ricevuto da alcuni passeggeri la documentazione fotografica e video dei disagi subiti – ha concluso Zammataro – e stiamo predisponendo un esposto-denuncia che inoltreremo all’Enac e al ministero dei Trasporti per chiedere spiegazioni anche agli enti preposti alla vigilanza».
Chi volesse raccontare la propria esperienza o fornire ulteriori elementi può farlo scrivendo a: segreteria.sicilia@codici.org.
fonte: LASICILIA.IT – articolo di Vittorio Romano
da staff | Dic 12, 2019 | Senza categoria
Tra i correttivi alla manovra appena approvati la proposta di posticipare dal 1° luglio 2020 al 1° gennaio 2022 la fine del mercato tutelato per l’elettricità e il gas
Per la fine della maggior tutela nel settore elettrico e nel gas si va verso un maxi rinvio, al 1° gennaio 2022 (dal 1° luglio 2020). È quanto prevede uno degli emendamenti alla manovra approvati nella notte tra l’11 e il 12 dicembre. Il correttivo, presentato dalla senatrice (M5S) Elisa Pirro, è destinato a entrare nel maxi-emendamento alla legge di bilancio, su cui il governo è pronto a chiedere la fiducia all’aula di Palazzo Madama. Nei giorni scorsi, anche l’Authority per l’energia era tornata a sottolineare l’esigenza di un’uscita graduale dal mercato tutelato nella segnalazione inviata al Parlamento e al Governo.
Il Mise dovrà assicurare un ingresso consapevole dei clienti finali
Nell’emendamento si affida poi al ministero dello Sviluppo Economico, sentita l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente e previo parere delle commissioni parlamentari competenti, il compito di dettagliare il passaggio con un decreto che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge. Nel provvedimento, il Mise dovrà fissare le modalità e i criteri dell’ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali «tenendo conto della necessità di concorrenza, pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato».
Lo snodo dell’albo dei venditori
Con la stessa scadenza, il ministero è poi chiamato ad approntare il cosiddetto albo dei venditori, vale a dire l’elenco dei soggetti autorizzati a esercitare la vendita nei mercati dell’elettricità e del gas. Il Mise dovrà indicare i criteri, le modalità, ma soprattutto i requisiti tecnici, finanziari e di onorabilità per l’iscrizione e la permanenza nell’albo in modo da garantire l’affidabilità nel tempo del soggetto iscritto.
I requisiti per essere iscritti all’elenco
Il dicastero di Via Veneto dovrà inoltre distinguere i requisiti imprescindibili che, venendo meno, comportano l’esclusione dall’albo e queli connessi a indicatori generali sullo svolgimento dell’attività. In quest’ultimo caso, se l’impresa non pone rimedio in tempi ragionevoli alla perdita del requisito, scatta l’avvio di un’istruttoria da parte del Mise per valutare la complessiva gestione delle attività e la permanenza nell’elenco.
Fonte: SOLE24ORE