Caso EnergetiKambiente: Codici annuncia costituzione di parte civile nel processo

Caso EnergetiKambiente: Codici annuncia costituzione di parte civile nel processo

L’associazione di tutela dei consumatori Codici si costituirà parte civile nell’instaurando processo per reati ambientali a carico dei dipendenti della ditta Energetikambiente che saranno rinviati a giudizio. Lo ha reso noto il Segretario regionale di Codici, Manfredi Zammataro.

L’associazione è già presente in diversi procedimenti incardinati in Sicilia per scempi ambientali. “Sono scandalose e vergognose – commenta Zammataro – le immagini diffuse dai Carabinieri del Nucleo ambientale, che ringraziamo sin da ora, per la capillare attività svolta. Avendo appreso dagli organi di informazione che le indagini non sarebbero chiuse e che ci potrebbero esser ulteriori sviluppi – conclude – abbiamo già incaricato il collega avvocato Vincenzo Maltese, componente del Direttivo regionale, di seguire l’evolversi della vicenda”.
Codici auspica che anche altre associazioni adottino la stessa decisione di costituirsi parte civile.

 

fonte: https://www.trapanisi.it/caso-energetikambiente-codici-annuncia-costituzione-di-parte-civile-nel-processo/

FEDERAZIONE CONSUMATORI ITALIA: IL MINISTERO PROROGHI IL TERMINE PER LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI

FEDERAZIONE CONSUMATORI ITALIA: IL MINISTERO PROROGHI IL TERMINE PER LA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI

 

Le Associazioni dei Consumatori A.I.A.C.E. – A.E.C.I  CODICI.  KONSUMER ITALIA -aderenti alla Federazione Consumatori Italiani – F.C.I. -, a seguito delle proteste avanzate dai numerosi associati, chiedono la proroga dei termini per la presentazione delle Istanze di Definizione Agevolata delle Cartelle di Pagamento, Ruoli Esattoriali, cosiddetta  

 ROTTAMAZIONE TER ed il Saldo e Stralcio  .

Il notevole numero di richieste presentate da parte dei Cittadini contribuenti ha causato difficoltà nell’iter gestionale con ritardi nei riscontri delle richieste di accesso e nella consegna degli estratti ruolo.  Da rilevare, altresì, il ritardo nella consegna della Atto di Accettazione della precedente Istanza di Definizione e relativa Comunicazione delle somme dovute, che ha creato a molti Cittadini difficoltà per eseguire il pagamento alle scadenze concordate. 

Le scriventi Associazioni dei Consumatori chiedono, pertanto, un breve proroga tale da consentire a tutti i Contribuenti interessati di saldare i propri debiti con il Fisco. 

La richiesta di proroga è supportata dai ritardi dell’Ente per i numerosi giorni di chiusura in occasione delle recenti Festività Pasquali e dell’imminente ponte tra il 25 aprile e il 1 maggio. 

Ciò consentirebbe un regolare adempimento con maggiori entrate per le Casse dello Stato.

Coniugi catanesi indebitati, Tribunale blocca decreto ingiuntivo di una finanziaria

Coniugi catanesi indebitati, Tribunale blocca decreto ingiuntivo di una finanziaria

CATANIA: Protagonisti della vicenda sono una coppia di catanesi che purtroppo a causa del periodo di crisi e della perdita del lavoro, si sono ritrovati, loro malgrado, nell’impossibilità di poter fare fronte ai debiti stipulati in passato con Banche e Istituti di Credito, ritrovandosi in breve tempo in una grave situazione di sovraindebitamento.

Per tale ragione, in data 10 novembre 2017, veniva notificato alla coppia un decreto Ingiuntivo emesso dal Tribunale di Catania su  richiesta di una società di recupero crediti, con cui veniva richiesto il pagamento della somma di oltre 17.000 euro. 

Per questo motivo, i coniugi ritenendo che la somma di denaro richiesta dalla società di recupero crediti era manifestatamente eccessiva perché non teneva conto delle somme versate negli anni precedenti, decidevano di rivolgersi all’Associazione dei Consumatori CODICI. 

Dallo studio della documentazione emergevano, tra le varie violazioni (anche in termini di trasparenza contrattuale) anche la presenza di tassi usurai in violazione della normativa anti-usura. 

Conseguentemente i coniugi, tramite i legali del CODICI, Avvocati Manfredi Zammataro, Mario Campione e Rebeca Clemente Ruiz decidevano di presentare opposizione al decreto ingiuntivo citando in giudizio la società creditrice. 

Ebbene, durante la prima udienza il Giudice del Tribunale di Catania, alla luce delle considerazioni evidenziate nell’atto di opposizione presentato, decideva di sospendere la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo, bloccando di fatto la possibilità per la società di recupero crediti di procedere ad esecuzione forzata delle somme.

Inoltre, il Giudice in data 19 aprile 2019 accoglieva la richiesta formulata dai legali dei coniugi, decidendo di disporre una Consulenza Tecnica di Ufficio in modo da far luce sulla presenza dei Tassi Usurai.

Ancora una volta al centro della vicenda vi sono le richieste spropositate di somme di denaro da parte degli Istituti di Credito” afferma Manfredi Zammataro, segretario regionale del Centro per i Diritti del Cittadino “Tali richieste  devono essere attentamente valutate dal Consumatore perché seppur apparentemente corrette, possono celare all’interno invece Tassi di interesse Usurai e quindi illegittimi”  

CORTE DI CASSAZIONE: CONSULENZA TECNICA – , ORDINANZA N. 3717 DEL 08/02/2019 – IL GIUDICE E’ SEMPRE TENUTA A DISPORLA

CORTE DI CASSAZIONE: CONSULENZA TECNICA – , ORDINANZA N. 3717 DEL 08/02/2019 – IL GIUDICE E’ SEMPRE TENUTA A DISPORLA

cassazione

Un’altra importante pronuncia  della Corte di Cassazione che conferma l’orientamento in materia di CTU contabile nelle controversie di natura bancaria

La consulenza tecnica di ufficio, non essendo qualificabile come mezzo di prova in senso proprio, perché volta ad aiutare il giudice nella valutazione degli elementi acquisiti o nella soluzione di questioni necessitanti specifiche conoscenze, è sottratta alla disponibilità delle parti ed affidata al prudente apprezzamento del giudice di merito.
Questi può affidare al consulente non solo l’incarico di valutare i fatti accertati o dati per esistenti (consulente deducente), ma anche quello di accertare i fatti stessi (consulente percipiente), ed in tal caso è necessario e sufficiente che la parte deduca il fatto che pone a fondamento del suo diritto e che il giudice ritenga che l’accertamento richieda specifiche cognizioni tecniche.
Corte di Cassazione Sez. 3 – , Ordinanza n. 3717 del 08/02/2019