Comunicazione per problema al numero dello sportello

Comunicazione per problema al numero dello sportello

A causa di un problema tecnico il numero dello sportello di segreteria 3202281052 è al momento fuori servizio. In attesa della risoluzione al problema si comunica di seguito un numero da chiamare nel caso aveste bisogno di mettervi in contatto con noi.

Numero: 0952180387

Giorni: da lunedì a venerdì

Orari: dalle 17:00 alle 19:00

Codici e Aeci: Alitalia deve sbloccare i rimborsi

Codici e Aeci: Alitalia deve sbloccare i rimborsi

Ritardi e silenzi di Alitalia sul rimborso dei voli cancellati

Nessuna notizia del rimborso, difficoltà nel mettersi in contatto con il servizio assistenza. Sono le problematiche che stanno riscontrando diversi consumatori che hanno acquistato un biglietto con Alitalia per un volo che poi è stato cancellato a causa dell’emergenza Coronavirus. Segnalazioni che le associazioni Codici ed Aeci stanno raccogliendo attraverso “Voucher? No, grazie!”, la campagna di assistenza avviata per tutelare e riaffermare il diritto al rimborso dei consumatori.

La richiesta delle associazioni dei consumatori 

“Nonostante le promesse e gli impegni – dichiarano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, Manfredi Zammataro, Segretario Regionale di Codici ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – il problema rimborsi non è stato ancora risolto. Ci sono consumatori che da mesi attendono una risposta e questo non è tollerabile. Ancora una volta siamo a chiedere un cambio di rotta alla compagnia, che deve fornire tempi certi e risposte chiare sui rimborsi. Al tempo stesso, invitiamo i consumatori a non rassegnarsi, ma a segnalare, perché il rimborso è un diritto”.

Assistenza per il rimborso Alitalia

Le segnalazioni sul mancato rimborso dei biglietti Alitalia possono essere inviate alle associazioni Codici ed Aeci scrivendo a sportellocodici.catania@gmail.com oppure a assistenza@euroconsumatori.eu.

Codici: sulle bollette non bisogna dare i numeri

Codici: sulle bollette non bisogna dare i numeri

Intervento dell’associazione Codici per fare chiarezza sulle stime di Arera per il prossimo trimestre, con un invito ai consumatori a prestare attenzione alle offerte.

C’è chi parla di aumenti record, chi di rimbalzi. Le stime di Arera sul prezzo di luce e gas per il prossimo trimestre (leggi qui) hanno scatenato il solito caos di numeri che rischia soltanto di creare ancora più confusione nel mercato dell’energia, che per il consumatore è già di per sé una giungla in cui è facile perdersi. 

Le stime di Arera

“Stanno circolando troppe analisi sbagliate sulle previsioni fatte da Arera – dichiara Antonella Votta, esperta dell’associazione Codici in materia di energia – commenti che rischiano di portare fuori strada i consumatori. È vero che l’Autorità parla di aumenti, per la precisione +15,6% per elettricità e +11,4% per gas, ma questi dati vanno analizzati nel loro complesso. Dopo i forti cali dovuti al lockdown, c’è infatti una ripresa dei consumi e dell’economia, tant’è che nelle stime generali di Arera nel 2020 si prevedono risparmi per 207 euro all’anno per la famiglia-tipo rispetto al 2019”.

Il peso degli oneri di sistema 

“Il nodo centrale della questione – aggiunge Massimiliano Scalisi, esperto dell’associazione Codici in materia di energia – è rappresentato dalla spesa per gli oneri di sistema. È necessario un intervento urgente del legislatore per eliminare da essi costi non direttamente connessi con obiettivi di sviluppo sostenibile o di contrasto alla povertà. La bolletta energetica dei consumatori italiani è attualmente tra le più salate d’Europa, soprattutto a causa proprio degli oneri generali di sistema. Basti pensare che nel 2018 hanno gravato per circa 600 euro l’anno su ogni famiglia italiana”.

Occhio all’offerta 

“È arrivato il momento di una riforma seria – affermano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici e Manfredi Zammataro, Segretario Regionale di Codici – e di un intervento forte per risolvere definitivamente il problema degli oneri di sistema. Ci aspettiamo segnali importanti in questa direzione, nel frattempo invitiamo i consumatori a prestare la massima attenzione alle bollette e, soprattutto, alle offerte che arrivano dagli operatori. Gli aumenti previsti da Arera riguardano il mercato di maggior tutela, ma saranno utilizzati dai venditori per proporre contratti per il mercato libero con maggiore insistenza. Occhio, dunque, alle proposte, perché dietro un prezzo allettante può nascondersi una clausola che in pochi mesi può far diventare salatissima la bolletta e liberarsene non è sempre semplicissimo”.

Polizze contraffatte, segnalati 5 siti irregolari

Polizze contraffatte, segnalati 5 siti irregolari

La distribuzione di polizze assicurative tramite i seguenti siti è irregolare. Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati.

Lo comunica l’Ivass, che fornisce gli indirizzi dei portali:

www.a3capital-assicurazioni.com
www.abm-assicurazioni.com
www.assione.org
www.pegaso-assicurazioni.com
www.rctemporanea.it

L’IVASS raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea.
In particolare, l’IVASS consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito www.ivass.it:

  • gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la r. c. auto, italiane ed estere);
  • il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
  • l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.

L’IVASS sottolinea, in particolare, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati.
I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center Consumatori dell’IVASS al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 14.30.
I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare:
a) i dati identificativi dell’intermediario;
b) l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata;
c) il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.
I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte.
Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitatati ad operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

fonte: https://www.spazioconsumatori.tv/comunicati-stampa/contraffazione/item/4878-polizze-contraffatte-segnalati-5-siti-irregolari.html?fbclid=IwAR0YJ8x8CjBycnLjl3c4thKfP2Q4HlnvPHBI4ngoS363uiwgzGi6DC9X538

“Gestione rimborsi scandalosa, anche da parte di Alitalia”

“Gestione rimborsi scandalosa, anche da parte di Alitalia”

"Gestione rimborsi scandalosa, anche da parte di Alitalia"

Si allarga la verifica dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sul comportamento delle compagnie aeree in merito alla cancellazione di voli a causa del Covid-19.

Dopo Alitalia e Volotea, l’Antitrust ha avviato quattro procedimenti istruttori, ed altrettanti subprocedimenti cautelari, nei confronti di Blue PanoramaEasyjetRyanair e Vueling

Le proteste dei consumatori

“Alla base dell’iniziativa dell’Autorità – sottolineano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, Manfredi Zammataro, Segretario Regionale di Codici ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – ci sono le segnalazioni, sempre più numerose, dei consumatori. Lamentele che riguardano anche altre compagnie, come Alitalia, che si sta distinguendo per una gestione scandalosa dei rimborsi”. Sono le stesse proteste che le due associazioni dei consumatori stanno raccogliendo con la campagna “Voucher? No, grazie!”, avviata per tutelare chi, a fronte della cancellazione di un viaggio, non si è visto riconoscere il rimborso.

Voucher “obbligatorio”

“Pur essendo programmati per un periodo in cui non erano più in vigore i limiti di circolazione imposti dai provvedimenti governativi – proseguono Giacomelli, Zammataro e Marinelli – le quattro compagnie aeree hanno motivato la cancellazione dei voli con l’emergenza per la pandemia. Blue Panorama, Easyjet, Ryanair e Vueling hanno offerto, in alternativa allo spostamento del volo, soltanto l’erogazione di un voucher anziché il rimborso del prezzo del biglietto già pagato. Non solo. Non hanno nemmeno informato i consumatori sui loro diritti in caso di cancellazione, costringendoli anche a lunghe e costose attese per mettersi in contatto con un servizio di assistenza carente, in quanto difficilmente raggiungibile. Ci auguriamo che le verifiche dell’Antitrust portino ad una dura sanzione nei confronti di queste compagnie aeree, perché il trattamento riservato ai consumatori è inaccettabile”.

La campagna di assistenza 

I consumatori che si sono visti negare il diritto al rimborso per un viaggio, una vacanza o una gita scolastica cancellati a causa della pandemia possono richiedere l’assistenza legale di Codici ed Aeci. È possibile trovare tutte le indicazioni necessarie in questo articolo, ma è possibile richiedere ulteriori informazioni scrivendo a sportellocodici.catania@gmail.com.