Quarant’anni di veleni a Siracusa.  CODICI annuncia class action: o la bonifica o la chiusura degli impianti senza se e senza ma

Quarant’anni di veleni a Siracusa. CODICI annuncia class action: o la bonifica o la chiusura degli impianti senza se e senza ma

Grande partecipazione oggi alla conferenza stampa organizzata dall’Associazione CODICI Sicilia presso il Grande Albergo Alfeo di Siracusa sul tema dell’ormai triste questione legata all’inquinamento presente nella provincia siracusana a causa della presenza di numerose industrie che operano nel settore del petrolchimico.
L’incontro ha visto la partecipazione non solo degli addetti stampa ma anche di numerosi cittadini, associazioni e comitati che da anni denunciano attraverso diversi strumenti quello che è ormai diventato un allarme sociale sviluppatosi nella zona. Un allarme che si sta trasformando in una vera e propria fobia basata sulla preoccupazione di ammalarsi visti anche gli innumerevoli casi che hanno colpito i cittadini e gli operatori del settore di queste industrie che sono stati a contatto per anni con sostanze altamente tossiche che hanno influito sulla loro salute in maniera grave e invalidante. Questione non meno importante è poi quella legata al rischio ambientale e alla presenza di sostanze mutogene che stanno influendo sulla flora e sulla qualità dell’aria che risulta esser diventata irrespirabile.
L’iniziativa è stata sposata e portata avanti dall’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino e dall’On. Fabio Granata, che si è sempre interessato alle tematiche in questione essendo stato anche firmatario della legge sul Registro dei Tumori.
Sono intervenuti l’Avv. Manfredi Zammataro, Presidente per la Sicilia del CODICI, l’On. Fabio Granata, l’Avv. Mario Campione, Responsabile dell’ufficio legale regionale del CODICI e il Dott. Massimilano Scalisi, componente del Centro studi del medesimo ufficio.
La manifestazione ha assunto una valenza consistente anche perché è notizia degli scorsi giorni il sequestro preventivo di alcuni impianti accusati di immettere nell’aria sostanze nocive per la salute degli abitanti della zona. Quello che si chiede oggi è o la bonifica o la chiusura degli impianti senza se e senza ma.
L’associazione CODICI ha intenzione infatti di avviare una class action e chiedere accesso agli atti nonché costituirsi parte civile in un eventuale procedimento a fianco delle vittime. Vittime che sembrano essere alle volte invisibili. Argomento della mattinata è stato anche quello legato alla problematica sull’aggiornamento del Registro dei tumori che presenta dati che non corrispondono alla realtà. Inoltre chi dovrebbe occuparsi della questione sembrerebbe trovarsi in una situazione di evidente conflitti di interessi. È il caso del Dott. Salvatore Sciacca che ricopre il ruolo di coordinatore scientifico del Registro Territoriale dei Tumori di Catania, Messina e Siracusa, consulente del Consiglio Nazionale di Sanità presso il Ministero della Salute di Roma, Presidente del CIPA (Ente deputato alla raccolta dei dati ambientali per conto del Consorzio di Industriali e Petrolieri del Polo produttivo di Priolo Melilli e Augusta – Consorzio Industriale per la Protezione dell’Ambiente) e consulente dei legali di ENI in un procedimento penale avviato per Tribunale di Gela.
L’ufficio regionale ha inoltre redatto un dossier che raccoglie i dati che consentono di affermare che ci troviamo di fronte ad una situazione inquietante ed è arrivato il momento di fare luce sulla vicenda ed avere risposte dagli enti deputati, quali il Governo Regionale che risulta essere sordo alle richieste di quei cittadini ai quali viene meno il diritto alla vita e che sono costretti a lottare con la morte giornalmente rinunciando a costruire un futuro per i propri figli che spesso subiscono anche le conseguenze dell’inquinamento sulla propria pelle.
Di seguito i contatti per aderire alla class action: cell. 320 2281052, e-mail. segreteria.sicilia@codici.org
Quarant’anni di veleni. O la bonifica o la chiusura del petrolchimico, senza “se” e senza “ma”!   CODICI annuncia una class action per i risarcimenti ai cittadini

Quarant’anni di veleni. O la bonifica o la chiusura del petrolchimico, senza “se” e senza “ma”! CODICI annuncia una class action per i risarcimenti ai cittadini

Si terrà stamattina, alle ore 11,00 presso il Grande Hotel Alfeo sito a Siracusa in via Nino Bixio nr. 5, la conferenza stampa organizzata dall’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino sull’ormai insostenibile livello di inquinamento ambientale riguardante l’intera provincia di Siracusa. Interverranno l’On. Fabio Granata, il Segretario Regionale del CODICI Avv. Manfredi Zammataro, l’Avv. Mario Emanuele Campione dell’Ufficio Legale Regionale e il Dr. Massimiliano Scalisi componente del Centro Studi.

Obiettivo dell’incontro sarà quello di denunciare l’assenza di interesse e la scarsa attenzione prestata dal Governo Regionale a seguito dei molteplici provvedimenti già avviati, quali esposti, presentati sia dai singoli cittadini che da associazioni della società civile. 

Durante la conferenza stampa saranno illustrate le iniziative di carattere politico e legale che nei prossimi mesi saranno poste in essere a tutela della cittadinanza in merito ai livelli di inquinamento provocati dalla presenza massiva di industrie operanti nel settore del petrolchimico, che hanno avuto gravissime ripercussioni sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini delle zone coinvolte. Nello specifico l’associazione preannuncerà, l’invio di accessi agli atti nei confronti dell’ARPA e dell’ ASL oltre che dei Comuni finalizzati ad ottenere i dati sulla qualità dell’aria, dell’acqua e della terra nei territori interessati dalla presenza degli stabilimenti inquinanti oltre al deposito di un articolato esposto – denuncia indirizzati alla Procura della Repubblica di Siracusa,  al fine di verificare la sussistenza di elementi che possano integrare le fattispecie  disastro ambientale e faunistico, e omissione di atti d’ufficio anche nella tenuta del registro dei tumori.  Nel medesimo esposto il CODICI chiederà di allargare le indagini anche nei confronti della Regione Siciliana per verificare eventuali responsabilità anche omissive nei controlli. Verrà altresì presentata l’avvio di una class action volta a far ottenere i risarcimenti per i cittadini danneggiati dall’inquinamento. 

Quarant’anni di veleni. O la bonifica o la chiusura del petrolchimico, senza “se” e senza “ma”!   CODICI annuncia una class action per i risarcimenti ai cittadini

Conferenza stampa di CODICI: Quarant’anni di veleni. O la bonifica o la chiusura del petrolchimico, senza “se” e senza “ma”!

CODICI annuncia una class action per i risarcimenti ai cittadini

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Si terrà sabato 22 luglio 2017, alle ore 11,00 presso il Grande Hotel Alfeo sito a Siracusa in via Nino Bixio nr. 5, la conferenza stampa organizzata dall’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino sull’ormai insostenibile livello di inquinamento ambientale riguardante l’intera provincia di Siracusa. Interverranno l’On. Fabio Granata, il Segretario Regionale del CODICI Avv. Manfredi Zammataro, l’Avv. Mario Emanuele Campione dell’Ufficio Legale Regionale e il Dr. Massimiliano Scalisi componente del Centro Studi.

Obiettivo dell’incontro sarà quello di denunciare l’assenza di interesse e la scarsa attenzione prestata dal Governo Regionale a seguito dei molteplici provvedimenti già avviati, quali esposti, presentati sia dai singoli cittadini che da associazioni della società civile. 

Durante la conferenza stampa saranno illustrate le iniziative di carattere politico e legale che nei prossimi mesi saranno poste in essere a tutela della cittadinanza in merito ai livelli di inquinamento provocati dalla presenza massiva di industrie operanti nel settore del petrolchimico, che hanno avuto gravissime ripercussioni sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini delle zone coinvolte. Nello specifico l’associazione preannuncerà, l’invio di accessi agli atti nei confronti dell’ARPA e dell’ ASL oltre che dei Comuni finalizzati ad ottenere i dati sulla qualità dell’aria, dell’acqua e della terra nei territori interessati dalla presenza degli stabilimenti inquinanti oltre al deposito di un articolato esposto – denuncia indirizzati alla Procura della Repubblica di Siracusa,  al fine di verificare la sussistenza di elementi che possano integrare le fattispecie  disastro ambientale e faunistico, e omissione di atti d’ufficio anche nella tenuta del registro dei tumori.  Nel medesimo esposto il CODICI chiederà di allargare le indagini anche nei confronti della Regione Siciliana per verificare eventuali responsabilità anche omissive nei controlli. Verrà altresì presentata l’avvio di una class action volta a far ottenere i risarcimenti per i cittadini danneggiati dall’inquinamento.  

CODICI: il ricordo del Giudice Paolo Borsellino

CODICI: il ricordo del Giudice Paolo Borsellino

Siamo convinti che il modo migliore per ricordare il Giudice#PaoloBorsellino , gli agenti della scorta e tutti i servitori dello #Statocaduti nella lotta alla #mafia sia quello di onorarne la memoria vivendo ognuno di noi la propria quotidianità nel loro #esempio, ribellandoci quindi alla logica dei #favori, della #complicità e del #compromesso, elementi questi che alimentano il potere #mafioso e battendoci ogni giorno per la cultura della #legalità!
#19Luglio2017 #noinondimentichiamo #PaoloVive

CODICI con Fiumefreddo: “Giusta proposta su detassazione in Sicilia” L’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI Sicilia interviene sulla proposta di detestazione lanciata dal numero uno di Riscossione

CODICI con Fiumefreddo: “Giusta proposta su detassazione in Sicilia” L’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI Sicilia interviene sulla proposta di detestazione lanciata dal numero uno di Riscossione

Sulla proposta di un piano di detassazione per il rilancio del lavoro in Siciliaoggetto dell’audizione dell’amministratore unico di Riscossione Antonio Fiumefreddo, domani in Commissione per il Federalismo Fiscale – interviene l’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI Sicilia.

“Condividiamo la proposta dell’avvocato Fiumefreddo sulla detassazione mirata degli investimenti – scrive CODICI in una nota – sull’esenzione decennale contributiva nei confronti di tutte quelle aziende che decideranno di investire in Sicilia,creando nuovi posti di lavoro e sulla compensazione dei crediti in sede di definizione agevolata delle cartelle (la cosiddetta rottamazione), per le tante imprese siciliane costrette a versare i tributi pur vantando crediti milionari nei confronti della Pubblica Amministrazione”.

“Siamo convinti infatti che sia necessario inaugurare una nuova stagione per la nostra Terra – prosegue l’associazione dei consumatori – che veda la collaborazione attiva tra Imprese, Contribuenti, Istituzioni ed Enti di riscossione dei crediti. E’ necessario infatti da un lato combattere l’evasione fiscale ma dall’altro è altresì doveroso aiutare i tanti cittadini onesti e le numerose Imprese Siciliane che resistono nonostante la crisi, la disoccupazione imperante e la povertà dilagante che attanaglia la nostra Regione e che si ritrovano spesso a dover fare i conti con uno Stato che non solo non li supporta ma anzi li tartassa di tasse”. 

Alla Commissione bicamerale per il Federalismo Fiscale Fiumefreddo chiederà anche l’impegno al varo di una norma che consenta la compensazione dei crediti in sede di definizione agevolata delle cartelle (la cosiddetta rottamazione), per essere effettivamente d’aiuto alle tante imprese siciliane costrette a versare i tributi pur vantando crediti milionari nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Fonte: http://www.tribupress.it/tasse-codici-fiumefreddo1/ 

Aurum Hotels Tentativo di truffa, hotel fatiscente e vancanza rovinata Codici mette in allerta i consumatori Come difendersi?

Aurum Hotels Tentativo di truffa, hotel fatiscente e vancanza rovinata Codici mette in allerta i consumatori Come difendersi?

Prenotare una vacanza sulla bellissima isola di Pantelleria, in un hotel paradisiaco con un panorama mozzafiato e ritrovarsi con in mano un pugno di mosche.
E’ quanto successo ad una nostra associata che ha segnalato al nostro sportello le sue disavventure con una famosa catena di Hotel.
Tutto ha inizio quando la nostra consumatrice, dopo due anni di lavoro, decide di regalarsi una meritata vacanza nell’isola di Pantelleria.
Si imbatte, navigando online, nella pubblicità di Aurum Hotels Punta Fram e, attratta dall’appetibilità della promozione e dalla posizione privilegiata della struttura, prenota il suo viaggio.

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Diciamo, innanzitutto, che la prenotazione avviene completamente tramite il sito internet, in cui sono illustrate le meravigliose strutture dislocate sull’intero territorio nazionale. Il soggiorno, di una settimana, cadeva non in un periodo di alta stagione, dunque, i prezzi risultano realmente vantaggiosi.
hotel punta fram La signora, fidandosi di quanto ha potuto vedere sul sito, invia la caparra e riceve, via e-mail, la conferma, seguita da un alert con il quale si chiedeva il saldo della cifra totale. hotel punta fram 6
Soltanto a questo punto le viene inviato il voucher con la prenotazione, nel quale era compreso anche il transfert dall’aereoporto all’hotel.
I dubbi sorgono nel momento in cui non riesce a prenotare il servizio di trasporto e cerca di mettersi in contatto con la struttura, non riuscendoci.
I contatti, esclusivamente con la sede centrale di Napoli, avvengono tramite il call center che filtra ogni telefonata.
Proprio gli operatori del call center, con modi molto bruschi e toni minacciosi, comunicano alla signora che non è possibile soggiornare nell’hotel di Pantelleria, per cui aveva pagato, perché le prenotazioni non raggiungevano il numero minimo, ma poteva essere ospitata in un’altra struttura su un’altra isola.
Peccato, però, che da nessuna parte era menzionato un tetto minimo per le prenotazione che avrebbe potuto inficiare quanto scelto.
Più e più volte la signora chiede che la proposta venga messa per iscritto, non fidandosi più della buona fede degli organizzatori, ma le sue richieste vengono completamente ignorate.
hotel punta fram 4A questo punto più nessuna risposta dalla sede organizzativa della struttura, nonostante numerose sollecitazioni, tramite e-mail e telefono.
La signora decide ugualmente di partire per Pantelleria, avendo già a disposizione biglietto aereo e transfert e, una volta sul posto, decide di andare a vedere di persona le condizioni della struttura che tanto aveva desiderato, per avere chiarimenti sul luogo.
Una volta lì, però, l’amara sorpresa: la vista che si pone dinanzi ai suoi occhi è assultamente paradossale.
Le foto in allegato mostrano una struttura fatiscente, completamente abbandonata e soprattutto, chiusa al pubblico.
Niente di quello che era pubblicizzato sul sito risultava veritiero. Ancora oggi, a distanza di un mese, le informazioni presenti online sono ingannevoli e possono far cadere in trappola un alto numero di consumatori.
Le recensioni presenti sui vari forum sembrano totalmente discordanti tra loro, alcune sono dei veri e propri spot volti a pubblicizzare le strutture che da altri clienti sono definite invece come sporche, decadenti e non all’altezza di quanto pubblicizzato.
Già negli scorsi anni, precisamente nel 2007 e nel 2011, la catena di Hotel era stata multata dall’Antitrust per disagio del soggiorno. Inoltre, la struttura era stata chiusa, anche se per brevissimi periodi, per la presenza di cibi avariati causa di intossicazioni alimentari, per le scarse condizioni igieniche e per gli scarichi abusivi direttamente nel mare.
Non solo danno ambientale di proporzioni non indifferenti, ma pericolo per l’incolumità degli ospiti: questi i servizi realmente offerti dall’Aurum Hotels, sempre se si riesce a soggiornare nella struttura scelta, senza essere vittima di truffa.
L’acquisto di pacchetti turistici o meri soggiorni in alberghi e b&b è ormai all’ordine del giorno.

“Il consiglio – dichiara l’Avv. Manfredi Zammataro, Presidente Regionale del CODICI Sicilia e l’ Avv. Antonella Votta, legale del CODICI –è sempre quello di usare un maggior grado di diligenza, leggendo recensioni e pareri se disponibili. Qualora, purtroppo, ci si ritrovi ad essere vittima di una situazione simile a quella della nostra consumatrice, si consiglia di rivolgersi alle associazioni dei consumatori e chiedere un parere legale. Sempre più spesso, infatti, l’esiguità del prezzo pagato scoraggia i consumatori e queste situazioni non vengono mai alla luce, favorendo l’arricchimento indebito di queste società”.

L’Associazione Codici resta a disposizione di tutti i consumatori che si ritrovino alle prese con tali problematiche al numero 320.2281052 o mandando una mail a segreteria.sicilia@codici.org