CODICI: CARTELLE ESATTORIALI PER 9.000 EURO ANNULLATE AD UN CONTRIBUENTE. CONDANNATA RISCOSSIONE SICILIA S.P.A.

Con la Sentenza n. 593/2017 dell’11 Ottobre 2017 il Tribunale di Marsala, Sezione lavoro, ha disposto l’inefficacia del preavviso di fermo amministrativo del veicolo del Sig. Rossi (cognome di fantasia per tutelarne la privacy) ed ha altresì dichiarato l’inesigibilità delle cartelle esattoriali (per un ammontare di circa 9.000,00) per intervenuta prescrizione.

Tale vicenda iniziò allorquando un contribuente, destinatario di un preavviso di fermo amministrativo da parte di Riscossione Sicilia, contattò lo sportello territoriale CODICI di Salemi per ricevere informazioni circa la possibilità di poter aderire alla c.d. rottamazione delle cartelle esattoriali emesse dalla Serit- Riscossione Sicilia dall’anno 2000 all’anno 2016 (introdotta dal Decreto Legge n.193 del 22 Ottobre 2016).

In sede di analisi della posizione debitoria, emerse che le cartelle esattoriali di cui Riscossione Sicilia richiedeva il pagamento (nel caso di specie si trattava di contributi previdenziali di competenza I.N.P.S) erano ormai da considerarsi prescritte e quindi non più dovute.

Per tale ragione il contribuente, rappresentato e difeso dagli Avvocati Manfredi Zammataro, Roberto Rapallo e Daniele Sorelli, decise di ricorrere all’autorità Giudiziaria competente in materia per fare dichiarare l’avvenuta prescrizione delle cartelle richieste (circa € 9.000,00) dal concessionario e la conseguenziale inefficacia del preavviso di fermo del suo veicolo.

Depositato il ricorso e svoltesi le prime udienze di discussione, il Giudice del lavoro del Tribunale di Marsala ha accolto le richieste del contribuente ed ha proceduto ad ordinare a Riscossione Sicilia la cancellazione delle cartelle dichiarate oramai prescritte, condannandola al pagamento delle spese legali.

“La prescrizione però, spiegano gli Avvocati Manfredi Zammataro (segretario regionale CODICI) e Roberto Rapallo (segretario territoriale CODICI), è un effetto che non si produce in automatico, ma occorre sempre una pronuncia giudiziale che accerti il verificarsi delle sue condizioni”.

“Quella del nostro assistito purtroppo non è una vicenda isolata, sempre piu spesso capita, infatti, che ai nostri sportelli si rivolgano persone che ricevano, dal concessionario della riscossione, avvisi di fermi amministrativi, pignoramenti o iscrizioni di ipoteca basati su crediti da ritenersi ormai estinti e quindi non più dovuti”.

“In tali casi, concludono gli Avvocati Manfredi Zammataro e Roberto Rapallo, la cosa più opportuna da fare è verificare con degli esperti se le cartelle possono ritenersi prescritte e poi rivolgersi all’Autorità Giudiziaria competente per far accertare e dichiarare l’eventuale estinzione delle cartelle esattoriali, in quanto tale è l’unico modo per avere una pronuncia che metta definitivamente la parola fine a pretestuose richieste”.

I contribuenti che volessero raccontare la propria storia possono farlo contattando l’associazione CODICI Sicilia al 320.2281052 oppure scrivendo a: segreteria.sicilia@codici.org

ASSOCIAZIONE CENTRO PER I DIRITTI DEL CITTADINO – CODICI SICILIA

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