Il Centro per i Diritti del Cittadino annuncia: “ci costituiremo parte civile al processo in rappresentanza dei tanti cittadini catanesi indignati da quanto accaduto per chiedere la punizione dei responsabili”
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Quanto accaduto al Pronto Soccorso del Vittorio Emanuele di Catania è qualcosa di assurdo e inaccettabile, degno del peggiore paese del terzo mondo e denota l’assenza totale di condizioni di sicurezza tanto per il personale che per gli utenti delle strutture ospedaliere cittadine. E’ intollerabile infatti che soggetti non autorizzati e con intenti criminali, possano accedere con tale disinvoltura alle aree riservate dell’ospedale, sotto lo sguardo impassibile della vigilanza (che a tal proposito ci chiediamo per quale motivo venga pagata con i soldi di tutti noi contribuenti) per porre in essere un pestaggio nei confronti di un medico il dr. Rosario Puleo, reo di aver svolto il proprio lavoro.
Tale situazione, è indubbio che oltre ad aver arrecato un serio danno alla vittima, ha esposto a seri rischi gli utenti del Pronto Soccorso che dovevano essere visitati e curati dal medico che non ha potuto a causa delle lesioni subite. Per tale ragione, il CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino (associazione che giornalmente opera a tutela dei diritti degli utenti del servizio sanitario nazionale) ha dato mandato al proprio ufficio legale di presentare un esposto con contestuale istanza di qualificazione come parte offesa preannunciando sin da ora la propria intenzione di costituirsi parte civile in rappresentanza dei tanti cittadini indignati da quanto accaduto per sedere al fianco della vittima e dell’Azienda per chiedere che i responsabili di tale gesto vengano puniti.
La vera scommessa è riuscire a far si che scene come questa possano non ripetersi più. Per tale ragione, chiediamo alle Istituzioni preposte di intensificare la sicurezza all’interno dei nosocomi cittadini garantendo una costante presenza di forze dell’ordine. E’ quanto afferma in una nota l’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale dell’associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino.