CODICI: LA CARTA DEI SERVIZI DI SOSTARE OLTRE CHE IDENTICA A QUELLA DELL’ “ANCONA PARCHEGGI” E’ PURE ILLEGITTIMA

Avv. Zammataro: redatta in netto contrasto con quanto stabilito dal comma 461 della Legge Finanziaria 2008 e dalla conferenza unificata Stato- Regioni. Per tale ragione, abbiamo dato mandato al nostro Ufficio Legale di inviare una segnalazione alla Corte dei Conti e di valutare la possibilità di presentare ricorso dinnanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per impugnare la Carta dei Servizi

 

“Quanto scoperto da Live Sicilia sulla quasi totale uguaglianza della carta dei servizi di Sostare con quella dell’Azienda Ancona Parcheggi lascia letteralmente basiti, considerato che per la redazione di tale carta si è pagato un apposito professionista quasi 400 euro a pagina, compresa l’impaginazione come ha evidenziato lo stesso Presidente di Sostare a Meridionews. Soldi questi dei cittadini in quanto, provenienti dalle soste delle autovetture e dalle multe elevate agli utenti.  Ma vi è di più, la Carta dei Servizi di Sostare è stata redatta in netto contrasto con quanto stabilito dal comma 461 della Legge Finanziaria 2008. Principio questo ratificato in data 26 settembre 2013 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in sede di conferenza unificata tra il Ministero dello Sviluppo, il Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti, le Regioni e l’ANCI che sul punto impone un coinvolgimento diretto delle associazioni dei consumatori nella redazione della carta dei servizi oltre che nella determinazione e nel controllo degli standard di funzionamento dei servizi pubblici come ad esempio i trasporti ferroviari e su gomma, il servizio idrico integrato, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione dei parcheggi e degli asili nido. Ci stupiamo quindi come possa esser accaduto che un’ azienda come Sostare partecipata al 100% dal Comune di Catania, abbia potuto redigere una Carta dei Servizi in totale solitudine e silenzio  e cosa ancor più grave senza coinvolgere nessuno degli interlocutori previsti dalla legge. Per tale ragione, abbiamo dato mandato al nostro ufficio legale di inviare una segnalazione alla Corte dei Conti e di valutare la possibilità di presentare ricorso dinnanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per impugnare la Carta dei Servizi”.

Lo afferma in una nota l’Avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale dell’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI- Centro per i Diritti del Cittadino

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