Limoni ed arance del Sud Africa esposti in bella vista negli scaffali della grande distribuzione in barba ai tanti agrumicoltori siciliani che invece sono costretti a veder marcire sugli alberi gli agrumi, invidiati in tutto il mondo per le loro proprietà salutari e a quanto pare disprezzati in Italia.
E’ quanto emerso da un’ indagine svolta dall’Osservatorio Agro Alimentare dell’Associazione dei Consumatori CODICI Sicilia – Centro per i Diritti del Cittadino- che in questi mesi ha raccolto diverse segnalazioni provenienti da imprenditori agricoli e da piccoli commercianti. L’Associazione inoltre per tramite dei propri attivisti ha monitorato gli scaffali di diversi supermercati riscontrando che la maggior parte degli agrumi in vendita provenivano dalla Repubblica del Sud Africa o dall’Egitto e che erano stati sottoposti ai seguenti trattamenti: IMAZIL, TIABENDIAZOLO, LUCIDANTI E903, E 904. Tale situazione ha spinto il Segretario Regionale di CODICI Sicilia Manfredi Zammataro a scrivere una lettera al Ministro per le politiche Agricole e Forestali e ai parlamentari siciliani per chiedere interventi urgenti volti a salvaguardare l’agricoltura del nostro paese.
“Tutto questo è semplicemente vergognoso e certifica l’assenza di una politica di tutela delle eccellenze del nostro paese. E’assurdo infatti – prosegue Zammataro- che al posto di difendere le nostre produzioni, si privilegiano le forti lobbies continentali di importatori ortofrutticoli ”. Zammataro ha infine concluso lanciando un appello ai consumatori “ CODICI si schiera con il Made in Sicily e pertanto invita i consumatori a leggere attentamente le etichette dei prodotti e ad acquistare solo prodotti provenienti dai nostri territori. CODICI invita i consumatori a segnalare ulteriori casi a: codici.sicilia@codici.org.