Emergenza acqua nell’ennese: Codici sollecita il gestore ACQUAENNA a rifornire le autocisterne

L’associazione Codici ha inviato ad ACQUAENNA S.C.P.A. la seguente diffida:

L’ associazione CODICI, Centro per il diritto del cittadino, in relazione alla problematica acqua che sta interessando diversi Comuni del territorio Ennese, ritenuto che  ad oggi la situazione risulta essere ancora non risolta, nonostante siano passati diversi giorni dalla prima interruzione del servizio idrico,  e che non sono state attuate le misure di sicurezza previste dalla stessa carta dei servizi  nello specifico il punto 3.4.1 che cita testualmente:

“per un periodo superiore alle 48 ore, il gestore è tenuto ad attivare il servizio sostitutivo di emergenza mediante autobotte .”

Che le conseguenze di questo immobilismo hanno determinato l’attuazione di misure auto risolutive, in parte attuate dalle stesse amministrazioni locali che tempestivamente hanno fornito mediante pagamento a ditte private la distribuzione di acqua potabile con cisterne.

Che in altri casi gli stessi cittadini hanno dovuto necessariamente a proprie spese fare ricorso alle stesse ditte private per ottenere una fornitura di acqua minima indispensabile,  con una conseguenza paradossale, ovvero il rischio di vedersi addebitato  in bolletta la prestazione di un servizio che non è riconducibile al gestore ACQUAENNA.

Che nelle more della normalizzazione del servizio si stanno verificando eventuali illegittimità che potrebbero comportare, tra le altre, ai sensi di quanto indicato della carta dei servizi,  la richiesta di indennizzo nei confronti del gestore;

Preso atto di tutto ciò, si sollecita  il gestore ACQUAENNA ad attivarsi immediatamente, secondo quanto previsto dalla carta dei servizi, e rifornire con autocisterne le cittadinanze senza che ciò comporti ulteriori e inaccettabili  aggravi ai cittadini.

Piazza Armerina, 11 novembre 2015

ASSOCIAZIONE CENTRO PER I DIRITTI DEL CITTADINO – CODICI SICILIA

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