Girgenti Acque e Hydrotecne, tra gli indagati anche l’ex Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e altre personalità di spicco. CODICI: continueremo la nostra azione di tutela dei cittadini

Procede l’inchiesta a carico di Girgenti acque e Hydrotecne. Secondo quanto riportato dalla cronaca sono state aggiunte al registro degli indagati molte personalità di spicco appartenenti alla classe dirigente siciliana.

 Si tratta di politici, dirigenti, giornalisti e avvocati. Tra le accuse, oltre all’associazione a delinquere e le truffa a carico delle società che gestiscono il servizio idrico nella zona dell’agrigentino, anche casi di corruzione e scambio di favori.

Si legge che, secondo i pm gli indagati avrebbero beneficiato di assunzioni per loro e per i familiari in cambio di favori. Favori che sicuramente hanno portato dei grossi benefici alle aziende in questione. Tra gli indagati, infatti, sono stati iscritti anche nomi eccellenti di politici e di uomini delle istituzioni.

“Se quanto sostenuto dalla Procura dovesse trovare conferma in sede processuale, si confermerebbe che la corruzione in Italia e soprattutto in Sicilia è il primo vero male da dover estirpare – afferma il Presidente del CODICI Sicilia, Avv. Manfredi Zammataro – operazioni come queste danno il segnale tangibile della presenza dello Stato e fanno comprendere a coloro che pongono in essere azioni di tipo corruttivo che è arrivato il momento di mettere la parola fine a questo stato di cose. Tocca alla società civile agire, tocca a ognuno di noi ribaltare il sistema. In merito alla questione Girgenti acque la nostra associazione si è sempre schierata dalla parte di tutti quei cittadini ed utenti lesi. D’altronde è noto come gli effetti della  la corruzione si riversano in pieno sui cittadini. La corruzione infatti ostacola la crescita inclusiva, compromette la fiducia nelle istituzioni, indebolisce gli stati e li priva di entrate fiscali, fa lievitare i costi degli investimenti pubblici e privati e dei servizi. Per tale ragione – conclude Zammataro- continueremo la nostra azione  costituendoci parte civile al processo per stare al fianco della pubblica accusa e per chiedere che si faccia piena luce su quanto accaduto in questi anni dentro Girgenti Acque”.

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