L’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino – Sicilia si congratula con le Forze dell’Ordine per l’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha condotto all’arresto di ben 40 esponenti del clan barcellonese. La settima del filone di indagini battezzate “Gotha”, ha infatti permesso di portare alla luce il business di uno dei gruppi mafiosi, affiliati a Cosa Nostra, più longevo e più radicato nel territorio in cui agisce.
Gli ordini di custodia cautelare, richiesti dalla Procura Distrettuale della Repubblica, sono stati eseguiti dai carabinieri del Comando Provinciale di Messina e del Ros e la Polizia di Stato; le accuse sono plurime, esattamente come le molte iniziative caratterizzanti il business della mafia locale: estorsione e tentata estorsione (una delle attività storiche e basilari per i clan e talvolta consumata attraverso violenze agite) in primo piano, cui fanno seguito rapina, trasferimento fraudolento di valori, violenza, ecc. ovviamente aggravati da quel metodo mafioso che inevitabilmente carica di un peso differente tutti i reati elencati per la forza intimidatoria che va a gravare sulle vittime.
Un’estorsione che si consuma, volta dopo volta, secondo il classico copione: minacce verbali, bottiglie di liquido infiammabile a scopo di avvertimento e infine l’approccio esplicito nei confronti della vittima richiedendole con chiarezza il pagamento del pizzo. Spesso, come di consueto, anche al fine di ottenere il controllo dell’attività imprenditoriale o commerciale presa di mira. Altre estorsioni avrebbero avuto lo scopo di addentrare i tentacoli del gruppo all’interno di lavori pubblici.
Il gruppo di Barcellona è stato definito come “ortodosso”: probabilmente proprio per questa ragione, per questa sua chiusura e insieme conservatorismo ma anche capacità di riorganizzarsi di fronte agli ostacoli posti dalle Forze dell’Ordine mediante le molteplici operazioni ed arresti, è uno dei più difficili da sradicare. Un clan che, a quanto è emerso dalle indagini, è in costante dialogo con i gruppi palermitani e catanesi.
“Ci congratuliamo con le Forze dell’Ordine per questa nuova vittoria contro uno dei clan di Cosa Nostra più violento e pericoloso – hanno dichiarato gli Avv. Manfredi Zammataro, Presidente di CODICI Sicilia, e Melita Cafarelli, Responsabile della delegazione CODICI di Messina – Una vittoria che rientra in quel lungo filone di indagini e di operazioni che pian piano stanno contribuendo a disarticolare un clan storico, radicato nella provincia e purtroppo estremamente attivo. La nostra associazione ha preso parte attiva, in qualità di parte civile, al procedimento scaturito dalle indagini “Gotha VI”. Anche stavolta saremo in prima linea: presenteremo richiesta di costituzione di parte civile per difendere attivamente le molteplici vittime dell’operato del clan”.