Sigilli alla Sicilfert di Marsala. Secondo i carabinieri i rifiuti anziché trasformati in prodotti da riciclo venivano abbandonati in terreni limitrofi
Sequestrato a Marsala l’impianto di compostaggio della Sicilfert, che si trova in contrada Maimone. Il legale rappresentante e direttore tecnico dell’azienda sono indagati per inquinamento ambientale e attività di gestione rifiuti non autorizzata. Il decreto di sequestro – emesso dal gip su richiesta della procura – è stato eseguito dai carabinieri di Marsala e del Noe di Palermo, con la collaborazione dei militari della Sezione di polizia giudiziaria. L’azienda è stata affidata a un amministratore giudiziario.
Nell’impianto sarebbero stati conferiti quantitativi di rifiuti superiori al limite massimo annuo consentito e in assenza delle autorizzazioni. L’azienda non avrebbe rispettato le fasi di lavorazione per trasformare i rifiuti in compost; avrebbe prodotto percolato in quantità tale da non consentirne né un utile reimpiego né lo smaltimento presso appositi depuratori – con conseguenti fenomeni di sversamento nei terreni e i bacini d’acqua limitrofi. E ancora, la mancanza di copertura dei cumuli di rifiuti e la significativa presenza di plastiche nell’area dedicata allo stoccaggio del prodotto finito.
L’esiguità del materiale venduto dalla Sicilfert al termine delle operazioni di compostaggio, a fronte dell’ingente quantitativo di rifiuti in ingresso, ha spinto i carabinieri di Marsala a monitorare gli spostamenti dei camion in uscita e grazie a micro camere e pedinamenti, è stato possibile accertare che la Sicilfert, spiegano i carabinieri, “ha effettuato un sistematico sversamento di rifiuti non classificabili come compost in vari terreni delle contrade Maimone, Ciavolo e Perino del Comune di Marsala, oltre che in altrettanti terreni nel territorio di Mazara del Vallo”.
Analizzando in laboratorio il presunto compost sversato, “è emerso che si tratta di materiale classificabile come rifiuto, con presenza di sostanze chimiche pericolose e in concentrazione tale da poter determinare un pericolo concreto di compromissione e deterioramento dell’ambiente con cui viene in contatto”.
fonte:https://palermo.repubblica.it/politica/2019/01/24/news/rifiuti_sequestrato_uno_degli_impianti_di_compostaggio_piu_grandi_della_sicilia-217372046/?refresh_ce