Esposto in Procura sulla morte del bambino di 4 mesi a Messina

Esposto in Procura sulla morte del bambino di 4 mesi a Messina

Tante supposizioni, molti dubbi, una certezza atroce. Un bimbo di 4 mesi è morto sabato scorso al Policlinico di Messina per un’emorragia celebrale. A causarla sarebbe stata una caduta accidentale in casa, ma il motivo delle indagini avviate dalla Procura e dell’esposto presentato dall’associazione Codici sono le dimissioni dopo il primo ricovero in ospedale.

“Ci sono degli aspetti da chiarire – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e per questa ragione abbiamo deciso di intervenire con un esposto in Procura. Da anni ci occupiamo di malasanità. Non è possibile dire se si tratti di un nuovo caso, di sicuro bisogna approfondire la vicenda, soprattutto per quanto riguarda il primo ricovero. C’è da fare chiarezza sui soccorsi, se ci sono stati ritardi o omissioni”.

Stando alle prime ricostruzioni, il bimbo sarebbe caduto accidentalmente a casa, a Barcellona Pozzo di Gotto, ed i genitori l’hanno trasportato all’ospedale Fogliani di Milazzo. Qui la vicenda si tinge di giallo. I sanitari avrebbero accertato che le condizioni del piccolo non erano gravi al punto da rendere necessario un ricovero, anche in osservazione, e per questo avrebbero disposto le dimissioni. Una volta tornato a casa, le condizioni del bimbo sarebbero precipitate. Dopo il ritorno al Pronto Soccorso, la decisione del trasferimento al Policlinico di Messina, dove è emersa la gravità della situazione. In seguito ad una risonanza magnetica, i medici avrebbero scoperto una vasta emorragia alla testa, disponendo un’operazione d’urgenza. Un intervento, purtroppo, vano.

L’associazione Codici si occupa da anni di malasanità con azioni legali volte alla tutela dei diritti dei pazienti. È possibile segnalare eventuali irregolarità al numero 0952180387 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail segreteria.sicilia@codici.org.

Esposto in Procura sulla morte del bambino di 4 mesi a Messina

Catania, processo al presunto “infermiere killer” del Cannizzaro. Associazione Codici ammessa parte civile

Nell’ambito del processo che vede imputato l’infermiere Vincenzo Villani Conti per la morte di due pazienti avvenute ove quest’ultimo prestava servizio, ossia all’interno dell’Azienda Ospedaliera “Cannizzaro” di Catania, accadute tra il 2020 e il 2021, l’associazione Codici, rappresentata in aula dall’avvocato Mario Emanuele Campione, è stata ammessa dal Tribunale di Catania quale parte civile. Le vittime sono un ultrasessantenne e un’ottantenne che persero la vita a distanza di un mese e mezzo, tra il dicembre 2020 e il gennaio del 2021.
 
L’infermiere in entrambi i casi era di turno durante la notte ed è accusato di duplice omicidio e del furto dei farmaci somministrati alle due pazienti. 
 
“Saremo al fianco delle vittime e della Procura affinché si faccia piena luce su quanto accaduto e soprattutto affinché colui che si è reso responsabile di questi reati gravissimi possa essere condannato secondo giustizia, afferma il segretario regionale del Centro per i Diritti del Cittadino- CODICI Sicilia Manfredi Zammataro il quale inoltre ha espresso “soddisfazione per l’ammissione del Ente a tutela dei consumatori quale parte civile al processo a dimostrazione proprio dell’importante lavoro svolto giornalmente sul territorio a difesa del diritto alla salute. Un impegno quello portato avanti dalla nostra associazione – conclude Zammataro- posto in essere sia mediante la tutela delle vittime di malasanità sia attraverso la promozione di proposte ed iniziative finalizzate al miglioramento della qualità del Servizio Sanitario Regionale”.
 

Per info: segreteria.sicilia@codici.org oppure telefonare al 0952180387