È di questa mattina la notizia dei provvedimenti di perquisizione e di sequestro emessi dalla Procura di Ragusa nei confronti di 9 titolari di aziende agricole biologiche del comprensorio ibleo.
Gli indagati dovranno rispondere per i reati di frode in commercio e di danno nei confronti dello Stato e dell’Unione Europea. La truffa, che si riferisce all’ambito agroalimentare biologico siciliano, si avvale dell’utilizzo di finanziamenti e incentivi per l’agricoltura pari a un milione di euro, utilizzati inoltre per la commercializzazione sia in Italia che in Paesi europei quali Francia, Germania e Inghilterra. I prodotti esportati, appartenenti all’ambito ortofrutticolo derivavano da agricoltura convenzionale etichettata come biologica e biochimica, e maggiorati sia nel prezzo e sia alterando i risultati delle analisi chimiche, con l’aggravante di apporre sulle confezioni la fogliolina verde indicante l’appartenenza del prodotto al settore bio.
L’operazione, denominata “SimBIOsi” ha portato al sequestro di oltre diecimila chili di prodotti chimici, fertilizzanti, concimi, sementi alterate e pesticidi vietati nell’agricoltura biologica, oltre che un’evasione fiscale di oltre 200 mila euro.
Alla luce di ciò, l’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino, annuncia un esposto alla Procura della Repubblica volto oltretutto alla tutela di tutti quei consumatori ingiustamente frodati e di quelle aziende virtuose che operano nel settore agroalimentare rispettando la regolamentazione europea e salvaguardando la salute dei cittadini. La lotta contro la contraffazione anche alimentare ha sempre caratterizzato le azioni dell’associazione che si pone tra i suoi obiettivi quello di contribuire a certificare i prodotti di qualità italiani e soprattutto siciliani.