Nomina dell’avv. Manfredi Zammataro a Commissario Straordinario di CODICI – Calabria

Nomina dell’avv. Manfredi Zammataro a Commissario Straordinario di CODICI – Calabria

Lo scorso settembre l’avv. Manfredi Zammataro, responsabile regionale per CODICI – Sicilia e componente della Segreteria Nazionale, è stato nominato commissario straordinario per CODICI – Calabria

L’incarico conferito e voluto dall’avv. Ivano Giacomelli, segretario nazionale CODICI – Centro per i diritti del cittadino, rappresenta un’importantissima occasione per rilanciare l’attività dell’associazione di consumatori, riconosciuta dal Ministero dello sviluppo e dal CNCU, all’interno del territorio calabrese.

“Ringrazio il Segretario Nazionale Avv. Ivano Giacomelli per la fiducia e la stima nei confronti del sottoscritto” ha dichiarato l’Avv. Manfredi Zammataro.

Il neo-commissario ha inoltre comunicato di essersi fin da subito “attivato per sentire i dirigenti calabresi concordando con gli stessi di mettere in atto in tempi brevissimi una serie di iniziativi, progetti e attività finalizzate a valorizzare la Calabria e a contrastare gli illeciti in difesa dei diritti del consumatore e del cittadino, conformemente allo spirito fondativo e allo statuto dell’associazione CODICI”.  

INCENDIO DI ERICE, AL VIA PROCESSO A CARICO DEL COMANDANTE DEL CORPO FORESTALE

INCENDIO DI ERICE, AL VIA PROCESSO A CARICO DEL COMANDANTE DEL CORPO FORESTALE

Si è tenuta questa mattina l’udienza preliminare a carico del Comandante del distaccamento di Erice del Corpo Forestale, Adamo Benedetto al quale vengono contestati i reati di incendio boschivo, truffa e peculato. I fatti risalgono allo scorso 13 giugno 2015 quando divampò un incendio di vaste proporzioni sul versante sud della montagna di Erice, che mise in pericolo edifici ed aree protette, e che ha bruciato circa 400 ettari di macchia mediterranea. Nell’immediatezza l’associazione Codici tramite l’Avv. Vincenzo Maltese depositava presso la Procura della Repubblica di Trapani un esposto denuncia che poi ha dato impulso all’attività d’indagine. Tra le richieste proprio quello di accertare eventuali responsabilità in ordine alle omissioni o ritardi dei primi interventi e se sono state poste in essere tutte le operazioni del caso, da parte degli agenti del corpo forestale.

Dalle indagini, secondo l’accusa, è emerso che il Comandante non si trovava sul posto di lavoro “violando i propri doveri di presenza in servizio e conseguente negligenza ed imprudenza, omettendo di attivare le prime urgentissime manovre che ne potevano scongiurare la diffusione in modo incontrollabile” (capo a). Oltre al reato di incendio boschivo l’Adamo deve rispondere anche di quello di truffa per aver registrato, con artifici e raggiri, la propria presenza presso la sede di servizio mentre in realtà si trovava altrove..conseguendo pertanto l’ingiusto profitto della retribuzione…”(capo B) nonché di quello di peculato per “uso improprio del mezzo e del relativo carburante..”(capo C). Il tutto in danno della Regione Sicilia e del Comune di Erice che assieme all’associazione Codici sono indicate tra le Parti offese.

La nostra denuncia è stata acquisita tra le fonti di prova, commentano gli Avv. ti Manfredi Zammataro, segretario del Codici Sicilia e Avv. Vincenzo Maltese procuratore della stessa associazione.CODICI ha svolto un ruolo fondamentale nel suddetto procedimento. Non appena appresa infatti la notizia del terribile rogo che ha interessato la zona di Erice, la delegazione di Trapani, tramite l’Avv. Vincenzo Maltese si è attivata prontamente depositando un esposto denuncia con il quale chiedeva di far luce sulla vicenda. A sostegno di quanto detto, si sottolinea come nella stessa richiesta di rinvio a giudizio, tra i mezzi di prova vi sia proprio la denuncia depositata.

Registriamo oggi l’assenza della Regione Sicilia, precisa l’avv. Vincenzo Maltese, che, sebbene indicata tra le parti offese, avrebbe dovuto dare un segnale di attenzione verso la comunità ericina e non solo, costituendosi anch’essa parte civile. Non escludiamo, comunque, d’intesa con l’Avv. Giuseppe Rando al quale è stato dato incarico dal Sindaco di Erice Giacomo Tranchida, di chiamarlo in questo processo nella veste di Responsabile civile.

All’udienza di oggi, Gup dott.ssa Caterina Brignone, le associazioni Codici Onlus, Codici Sicilia, rappresentate dall’Avv. Vincenzo Maltese, e Codici Ambiente, rappresentata dall’Avv. Patrizia Pagliarello, sono state ammesse parti civili, mentre l’Avv. Giuseppe Rando ha anticipato che presenterà la richiesta per il Comune di Erice il prossimo 14 dicembre, data di rinvio per il proseguo. L’imputato è assistito dall’Avv. Donatella Buscaino.

In arrivo ancora fatture Eas 2012 non conformi, nonostante le sentenze di annullamento dei giudici.

In arrivo ancora fatture Eas 2012 non conformi, nonostante le sentenze di annullamento dei giudici.

Nonostante vi siano già diverse pronunce dei Giudici di pace che hanno accolto le tesi dei legali dell’associazione Codici che assistono diversi cittadini, e nonostante la condanna alle spese, Eas ha ripreso ad inviare fatture per eccedenze Eas per l’anno 2012. Il criterio è sempre lo stesso, in molti casi trattasi di importi dimezzati rispetto alla fattura biennale 2010-2011. Secondo le motivazioni dei giudici di pace di Trapani che hanno annullato le fatture  di diverse migliaia di euro, per il dr. TUTTOLOMONDO Eas non dimostra l’aumento di mc tra la prima e la seconda fascia, mentre per il dr. MIGLIORE non vi sarebbe alcuna prova effettiva circa l’esattezza delle misurazioni. Inoltre quest’ultimo ha anche rilevato negativamente anche la circostanza che il cittadino, in assenza di qualsivoglia contraddittorio con l’ente gestore, per giunta un ente pubblico, sia stato  costretto a citarlo in giudizio per ottenere una verifica della sua utenza. I giudici hanno rigettato anche le consulenze tecniche  sui contatori, prova chiesta da Eas ma a carico degli utenti, alla quale si sono sempre opposti gli avvocati Vincenzo Maltese e Giuseppe Barone che assistono gli utenti. “È assurdo che in moltissimi casi, spiega l’avv. Vincenzo Maltese, segretario di CODICI Trapani,  in corso di causa Eas abbia stornato o totalmente o parzialmente le fatture impugnate, chiedendo la cessazione della materia del contendere. Il risultato sia nel caso di raggiunta  sentenza che di accordi transattivi, è sempre lo stesso: le fatture inviate agli utenti non sono veritiere.
Per queste del 2012, suggeriamo sempre di inviare alla sede di Palermo di eas per raccomandata e in prima battuta una istanza per chieder la verifica in contraddittorio circa  l’esattezza delle misurazioni. Di certo noi continueremo a tutelare i cittadini per queste vessazioni in tutte le competenti sedi”.
Infine di bollette Eas e di criticità del sistema idrico in particolare nel comune di Erice, si dovrebbe discutere entro questo mese nel corso di una convocazione in Commissione territorio e ambiente all’Ars chiesta dall’On.le Mimmo Fazio, ove è stata chiesta la partecipazione dell’Ass. CONTRAFATTO, del commissario liquidatore dell’Eas, Dario Bonanno, del funzionario dipartimento reg.le energia acqua e rifiuti, del sindaco di Erice Giacomo Tranchida e dello stesso Avv. Vincenzo Maltese segretario di CODICI Trapani.

PROCESSO NO MUOS: CODICI AMMESSA PARTE CIVILE

PROCESSO NO MUOS: CODICI AMMESSA PARTE CIVILE

Avv. Zammataro (CODICI) “L’ammissione di parte civile del CODICI nell’odierno processo è un importante riconoscimento per la nostra associazione che fin da subito si è schierata contro il MUOS ritenuto un vero e proprio scempio ambientale perpetrato all’interno di una riserva naturale, senza alcun riguardo per i danni che ciò avrebbe potuto comportare per il territorio oltre che per la salute dei cittadini dei territori limitrofi”

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L’Associazione CODICI- Centro per i Diritti del Cittadino è stata ammessa parte civile nel processo che avrà luogo presso il Tribunale di Caltagirone nei confronti dell’ex dirigente dell’assessorato regionale Territorio e ambiente Giovanni Arnone, del presidente della “Gemmo Spa” Mauro Gemmo, e Adriana Parisi, responsabile della “Lageco”. Tali società hanno dato vita all’Ati ‘Team Muos Niscemi’ che è risultata vincitrice della gara del 26 aprile 2007 per la costruzione del sistema di telecomunicazione di provenienza statunitense; il direttore dei lavori Giuseppe Leonardi; e gli imprenditori Concetta Valenti della “Calcestruzzi Piazza Srl”, Carmelo Puglisi, della “Pb Costruzioni” e Maria Rita Condorelli, della “Cr Impianti srl”. Secondo il Procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, gli imputati avrebbero costruito l’impianto “senza la prescritta autorizzazione, assunta legittimamente o in difformità da essa”. Ed avrebbero “eseguito e facevano eseguire lavori per la realizzazione del Muos, insistenti su beni paesaggistici, all’interno della riserva orientata denominata Sughereta di Niscemi, in zona A, di inedificabilità assoluta, in un sito di interesse comunitario”. Secondo l’Avvocato Manfredi Zammataro segretario regionale del CODICI Sicilia “L’ammissione di parte civile del CODICI nell’odierno processo è un importante riconoscimento per la nostra associazione che fin da subito si è schierata contro il MUOS ritenutoun vero e proprio scempio ambientale perpetrato all’interno di una riserva naturale, senza alcun riguardo per i danni che ciò avrebbe potuto comportare per il territorio oltre che per la salute dei cittadini delle comunità limitrofe. Per tale ragione – conclude Zammataro- saremo al fianco dell’accusa affinché si faccia giustizia”

EMERGENZA RIFIUTI A TRAPANI:CODICI DENUNCIA IL GOVERNO REGIONALE

EMERGENZA RIFIUTI A TRAPANI:CODICI DENUNCIA IL GOVERNO REGIONALE

Il vaso è  colmo, non bastavano le strade piene di spazzatura e ingombranti, adesso sono cominciati gli incendi con le esalazioni che mettono a rischio la salute dei  cittadini. Per evitare rischi igienico/sanitari abbiamo deciso di denunciare il governo Crocetta e domani  l’Avv.Vincenzo Maltese, depositerà una denuncia presso Procura della Repubblica di Trapani, così in una nota l’associazione Codici Sicilia.
“Apprendiamo da dichiarazioni della Trapani servizi spa e dagli organi di stampa che il governo regionale  avrebbe emesso un ordinanza  che riduce il quantitativo di rifiuti. In particolare per Trapani è stato disposto un conferimento massimo giornaliero di 89.7 tonnellate giornaliere, con una riduzione di circa il 10% della quantità di rifiuti che mediamente venivano smaltiti nell’impianto, come dichiarato dall’amministratore delegato della Trapani servizi.  Da qui l’accumulo sulle strade della spazzatura con potenziali danni per la salute pubblica, spiegano l’ avv. Manfredi Zammataro segretario regionale di CODICI Sicilia e l’ avv.Vincenzo Maltese del CODICI Trapani.
La situazione non migliora ma anzi peggiora di giorno in giorno con inquietanti ripercussioni sul campo igienico sanitario oltre che sul settore economico e turistico (in particolare quello enogatronomico) come già da noi più volte denunciato. Temiamo infatti che, il perdurare di tale situazione, possa esporre la popolazione ad un’ eventuale epidemia diffusa dagli scarafaggi e dai ratti che passeggiano indisturbati tra i rifiuti organici in decomposizione sotto il sole che con gli incendi della plastica dei sacchetti potrebbero provocare una vera  emergenza sanitaria”.

“Per questo motivo – concludono gli avvocati Zammataro e Maltese – raccogliendo le proteste dei cittadini e a tutela degli stessi, abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani per chiedere di accertare eventuali responsabilità penali per quanto attiene violazioni di leggi in materia igienico-sanitaria e ambientale e per valutare gli eventuali rischi di diffusione di epidemie”.