da staff | Set 3, 2017 | Senza categoria
L’associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino esprime vicinanza all’agente di polizia municipale di Catania vittima di una vile e violenta aggressione avvenuta nello svolgimento del proprio servizio.
Non possiamo non registrare però un pericoloso e crescente imbarbarimento in Città che non può e non deve essere tollerato nonostante l’encomiabile lavoro svolto ogni giorno dalle Forze dell’Ordine.
Chiediamo alle Istituzioni quindi di investire senza indugio potenziando i presidi di sicurezza in Citta a tutela dei cittadini.
Ai cittadini chiediamo pero di svolgere la propria parte collaborando attivamente. Ci auspichiamo quindi che chi ha assistito alla violenta aggressione parli e fornisca informazioni utili per risalire ai responsabili ed assicurarli alla giustizia.
da staff | Ago 30, 2017 | Senza categoria
Palazzine popolari appena inaugurate dal Comune di Catania e subito fatiscenti. Sembra una commedia ma purtroppo è quanto accaduto agli assegnatari dei nuovi alloggi popolari consegnati in pompa magna dal Sindaco di Catania il 10 agosto a Librino e che fin da subito hanno manifestato gravissimi problemi.Tombini con scarichi fognari a cielo aperto, lavori incompleti, infiltrazioni d’acqua, porte che cadono addosso alle persone, muri che si sbriciolano, ringhiere pericolanti. Così come documentato in un video reportage pubblicato dal quotidiano meridionews.
Quanto accaduto ha il sapore di una doppia beffa se si pensa che tali alloggi sono destinati a famiglie che si trovano in stato di totale
Indigenza e che hanno dovuto attendere per anni questo fatidico momento rivelatosi in pochi istanti una farsa.
Dall’altro c’è l’aspetto gravissimo riguardante l’utilizzo delle risorse pubbliche. Ben 2 milioni di euro di soldi pubblici spesi per delle palazzine che a distanza di pochi giorni dalla consegna già cadono a pezzi.
Tutto questo è inaccettabile! Per tale ragione, il CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino- scende in campo al fianco degli assegnatari, annunciando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere alla Magistratura di fare luce su questa vicenda, per accertare se vi è stato un corretto utilizzo delle risorse pubbliche, per verificare la qualità dei materiali utilizzati per la costruzione (in particolar modo il cemento), e se quindi vi possono essere pericoli per l’incolumità degli abitanti.
Inoltre il CODICI chiede di allargare le indagini per accertare anche se vi sono eventuali responsabilità in capo a tutti coloro che avrebbero dovuto controllare lo svolgimento dei lavori e la qualità degli stessi. L’Ufficio legale regionale del CODICI ha inoltre preparato una lettera che metterà a disposizione degli assegnatari dell’immobile per segnalare formalmente al Comune le criticità riscontrate e per diffidare il Comune ad attivarsi subito per risolverle.
Lo afferma in una nota l’avvocato Manfredi Zammataro, Presidente del CODICI – Centro per i diritti cel Cittadino – Sicilia.
da staff | Ago 28, 2017 | Senza categoria
Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2017/08/26/news/dalla_telefonia_alla_pay_tv_ignorato_lo_stop_di_agcom_sulle_13_bollette_in_un_anno-173881977/
L’Autorità vuole la tariffazione mensile per telefoni fissi e Internet e a settembre deciderà su Sky. Ma le compagnie sperano nel Tar. Se il tribunale desse ragione all’organismo di controllo scatteranno sanzioni e risarcimenti
ROMA – Un mese in più di canone da pagare, in un anno, per i servizi telefonici e televisivi. Adesso anche Sky cambia in questo senso i contratti in vigore: passa dal primo ottobre a una tariffazione ogni 28 giorni. E gli operatori telefonici continuano ad applicare questi rincari generalizzati nonostante Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni, glielo abbia vietato esplicitamente, con una delibera dello scorso marzo.
La resa dei conti è vicina, però: prima a settembre, quando Agcom si riserverà di decidere sia sul caso di Sky e sia su eventuali sanzioni, forse milionarie, a carico degli operatori telefonici inadempienti. Poi a febbraio 2018, quando è fissato l’udienza presso il Tar del Lazio a cui gli operatori si sono rivolti per provare a bloccare la delibera di Agcom di marzo.
Si è creata quindi una tipica situazione “all’italiana”. Da una parte le norme – di Agcom, cioè dell’Autorità competente in materia – dicono che no, non ci possono essere offerte basate su addebiti ogni 28 giorni su rete fissa (telefono, Adsl, fibra ottica); perché questo cambio contrattuale, applicato a pioggia su tutti gli utenti, equivale a un rincaro di circa l’8,6 per cento dei prezzi annuali (le mensilità in un anno diventano 13) e perché si rischia una minore trasparenza delle tariffe. Dall’altra, non solo gli operatori fissi hanno deciso di ignorare la delibera, ma anche adesso il fenomeno attecchisce in altri settori, come quello della tv a pagamento, come dimostra la mossa di Sky.
Il gigante televisivo in questi giorni sta avvisando della novità tutti i suoi 4,760 milioni di abbonati. E questi devono stare attenti a non farsi sfuggire la comunicazione di Sky, distratti dal clima ancora vacanziero, perché hanno fino al 30 settembre per rifiutare la modifica contrattuale chiedendo una disdetta gratuita del contratto. La legge in questi casi di “modifiche contrattuali unilaterali” (cioè imposte dagli operatori) concede infatti agli utenti solo il diritto a disdire senza spese, entro 30 giorni.
Ulteriori diritti possono arrivare da disposizioni di Agcom, che però, appunto, è stata ignorata dagli operatori. A marzo aveva dato 90 giorni di tempo per tornare a tariffe mensili sul fisso. Vodafone e Wind hanno però continuato a usare quelle a 28 giorni, adottate poi anche da Tim da aprile e da Fastweb da maggio. Tiscali è tra i pochi a conservare canoni mensili.
Su telefonia mobile, Agcom concedeva queste tariffe ma chiedeva «un intervento che garantisca una facile comparazione delle offerte e escluda la possibilità che ulteriori variazioni del periodo di rinnovo delle offerte commerciali nascondano, in realtà, aumenti del prezzo dei servizi interessati». Anche questa disposizione però non ha avuto seguito. Si nota solo la mossa di Wind, che ora, per maggiore trasparenza, chiarisce sul proprio sito “a titolo informativo” per ogni offerta quale sarebbe il prezzo se la tariffa fosse applicata ogni 30 giorni.
Adesso che succede? Da Agcom dicono che è aperta una istruttoria sulla disubbidienza degli operatori, cosa che a rigor di norma può portare a sanzioni fino a 2,5 milioni di euro. E gli uffici dell’Autorità hanno aperto una istruttoria su Sky, per valutare il da farsi, dopo aver raccolto segnalazioni dei consumatori. Il tutto è rimandato a settembre, quando ci saranno le prime riunioni del
consiglio dell’Autorità dopo la pausa estiva.
Nel frattempo ai consumatori non resta che subire il volere degli operatori e, solo nel caso di Sky, valutare la disdetta gratuita; sperando che il fenomeno della mensilità extra non contagi altri settori dei consumi.
da staff | Ago 16, 2017 | Senza categoria
CODICI: all’ Ospedale Cannizzaro di Catania, visite mediche annullate senza preavviso. I pazienti si rivolgono al CODICI
All’Osservatorio per i Diritti del Malato del CODICI – Centro per i diritti del cittadino – Sicilia si sono rivolti alcuni pazienti che hanno segnalato l’annullamento tanto improvviso quanto privo di spiegazioni di alcune visite da tempo prenotate per ieri, 14 agosto (data pre-festiva), presso il Presidio Ospedaliero “Cannizzaro” di Catania.
La vicenda ha riguardato l’odissea vissuta da alcune pazienti dell’ospedale che avrebbero raggiunto il capoluogo etneo da comuni e città distanti, viaggiando per chilometri al fine di usufruire delle visite di controllo prenotate presso la struttura da tempo per la data odierna (ecografie senologiche per le quali l’appuntamento era stato preso addirittura all’inizio del 2017) e, peraltro, confermate via e-mail dall’ufficio ticket dello stesso Presidio lo scorso luglio.
All’arrivo al Cannizzaro, di fronte ad esse lo scenario di una struttura semi-deserta: l’ufficio accettazione per i ticket chiuso e, nel reparto in cui avrebbero dovuto aver luogo le ecografie, il cartello riportante il seguente avviso: “Ci scusiamo per il disagio, è stato necessario spostare le ecografie previste per il 14-08-2017 per problemi di servizio (Per ulteriori informazioni rivolgersi al II piano presso il reparto di senologia)”. Reparto in cui, sempre secondo quanto segnalatoci, dalle porte chiuse nessuno ha risposto nonostante i vari tentativi effettuati dalle pazienti di suonare ai campanelli e bussare; esse, a questo punto, hanno come ultima speranza deciso di rivolgersi all’infopoint della struttura. Anche in questo caso, però, il personale impiegato non ha fornito loro una chiara risposta, asserendo piuttosto di aver avvisato tutte le pazienti coinvolte: fatto che, stando sempre a quanto segnalatoci, ci viene denunciato come in realtà mai avvenuto.
“La vicenda che ci è stata segnalata è indubbiamente grave visto che l’interruzione di un pubblico servizio che dovrebbe essere garantito in un giorno non festivo, seppur complicato dalle ferie estive del personale, andrebbe opportunamente annunciato e comunicato a chi ne dovrebbe usufruire – ha dichiarato l’avv. Manfredi Zammataro, Presidente di CODICI – Sicilia – Soprattutto se chi accede alle visite offerte dalla struttura ospedaliera viene da lontano spendendo considerevoli quantità di tempo, nonché di denaro, per raggiungere il presidio e usufruire dei servizi medici da esso offerti. Visite, peraltro, per le quali le pazienti attendevano da molto tempo e che sono state confermate poche settimane fa dallo stesso personale impiegato nella struttura. È inaccettabile quindi che gli utenti intraprendano un viaggio vero e proprio per poi trovarsi innanzi un cartello che annuncia loro – oramai giunti in loco – che le visite sono cancellate, con l’invito a rivolgersi al personale di un reparto praticamente deserto. Tutto ciò non può far altro che minare, ancor più di quanto non lo sia già, la fiducia dei pazienti nei confronti del sistema sanitario: sistema che, a ridosso di ferragosto, sembra non solo non garantire il servizio, ma nemmeno offre le opportune comunicazioni che avrebbero evitato all’utenza un tale dispendio di tempo e denaro. Per tale ragione, chiediamo formalmente ai vertici dell’azienda Azienda Sanitaria di conoscere le ragioni di quanto accaduto (visto e considerato che erano visite programmate da parecchio tempo) e soprattutto del perché la struttura sanitaria non si è prontamente attivata di avvisare gli utenti evitandogli così inutili disagi e stress, riservandoci in caso contrario di depositare un esposto per interruzione di pubblico servizio”.
da staff | Ago 14, 2017 | Senza categoria
Rimanere senza luce di notte senza può costare caro se sei un cliente Enel Energia. Lo sanno bene dei consumatori siciliani che hanno dovuto trascorrere una calda notte di agosto al buio senza climatizzatore e senza assistenza e nella totale impossibilità di contattare il servizio clienti di Enel Energia perché chiude alle 22,00 e che si sono rivolti allo sportello energia dell’associazione CODICI per denunciare quanto accaduto.
Invero, tutto ha origine da una interruzione di fornitura elettrica nell’abitazione a causa di un distacco imposto per superamento della potenza. Con la casa al buio e nell’impossibilità di potersi collegare a internet a causa dell’assenza di energia nell’abitazione decidono di chiamare il numero del servizio clienti che trovano indicato nella bolletta. Ebbene, una voce registrata gli comunica che gli uffici chiudono alle 22 e che quindi avrebbero dovuto trascorrere la notte al buio. Ai consumatori non è rimasto altro che armarsi di pazienza e aspettare che la notte passasse per potersi mettere in contatto con il servizio clienti.
Sull’ accaduto è intervenuto l’Avv. Manfredi Zammataro, segretario regionale del CODICI Sicilia il quale ha affermato che “se è vero che in casi come questo il diretto interlocutore è il distributore dell’energia e non il gestore È lo stesso inaccettabile che il servizio clienti di un colosso dell’energia come Enel Energia, decida unilateralmente di chiudere il proprio servizio clienti alle 22,00 non prevedendo alcun numero attivo h24 per dare assistenza ai consumatori, soprattutto se trattasi di soggetti deboli come anziani, disabili o persone con patologie specifiche, che si trovino in una situazione di emergenza. Voglio ricordare – prosegue Zammataro – che la maggior parte degli utenti, sconosce totalmente la differenza tra il distributore e il gestore, avendo come unico punto di riferimento il gestore con il quale stipulano il contratto di fornitura e dal quale si aspettano un’ assistenza a 360 gradi anche nell’indirizzarli a contattare i corretti interlocutori.
Per tale ragione – conclude Zammataro – invitiamo i consumatori a verificare bene i servizi offerti dal gestore prima di sottoscrivere un contratto di fornitura di un bene così importante come l’energia elettrica e contestualmente invitiamo Enel energia ad attivare un numero di assistenza h24 per i consumatori che si trovano in situazioni di emergenza”
Il CODICI fa inoltre sapere che sta preparando un dossier sui disservizi nel campo della fornitura elettrica che sarà consegnato alle Istituzioni competenti e pertanto invita gli utenti a raccontare la propria storia scrivendo a:
segreteria.sicilia@codici.org“
da staff | Ago 9, 2017 | Senza categoria
Il CODICI – Centro per i diritti del cittadino domani sarà al fianco dei tanti cittadini di Siracusa per difendere il loro diritto alla #salute e alla tutela dell’#ambiente contro chi pretende di fare profitto sulla pelle della nostra comunità. Lo afferma in una nota l’avvocato Manfredi Zammataro, Segretario regionale del CODICI Sicilia. Per tale ragione – si legge nella nota- proseguiremo con le nostre istanza di accesso agli atti e saremo al fianco della Procura di Siracusa per chiedere che si accertino le eventuali responsabilità penali di chi in questi anni ha causato un disastro ambientale anche perché i potenziali pericoli per la salute umana, in casi come questo sono devastanti proprio a causa delle sostanze cancerogene che potrebbero essere state sprigionate nell’aria. Per tale ragione -Conclude L’avvocato Zammataro- con il nostro Ufficio Legale Regionale abbiamo predisposto l’istanza di qualificazione di persona offesa, che metteremo a disposizione di tutti i cittadini dei Comuni coinvolti e di tutti i titolari di attività commerciali della zona (che potranno contattare la nostra associazione telefonando al numero 320.2281052 o scrivendo una mail a: segreteria.sicilia@codici.org), così da indicare la propria posizione di persona offesa alla Procura di Siracusa, avviando l’iter per ottenere – qualora siano accertati reati – il risarcimento dei danni subiti in qualità di soggetti offesi dal reato”.