CODICI: ancora una sentenza sulle piaghe da decubito  Un nuovo caso di ordinaria malasanità: dopo Roma, Milano e Benevento, anche il Tribunale di Varese riconosce la responsabilità degli Enti ospedalieri per l’insorgenza delle piaghe da decubito nei pazienti in cura, condannato le strutture sanitarie al risarcimento di tutti i danni!

CODICI: ancora una sentenza sulle piaghe da decubito Un nuovo caso di ordinaria malasanità: dopo Roma, Milano e Benevento, anche il Tribunale di Varese riconosce la responsabilità degli Enti ospedalieri per l’insorgenza delle piaghe da decubito nei pazienti in cura, condannato le strutture sanitarie al risarcimento di tutti i danni!

Secondo il CODICI: lì 88 % degli anziani ospedalizzati over 65 sono vittime di questo grave atto di malasanità! 

Contro il degrado della sanità CODICI rilancia la campagna contro le piaghe da decubito nelle strutture sanitarie

Il problema delle piaghe da decubito è uno dei grandi mali dell’assistenza ospedaliera.

Pur conosciute e note per la loro pericolosità sulla salute della persona, in quanto il problema si pone soprattutto per soggetti allettati o privi di conoscenza e quindi in situazione di spiccata debolezza, si approvano protocolli di buone pratiche cliniche che non si applicano.

Da tempo, l’Associazione CODICI ha intrapreso questa lunga battaglia di civiltà contro l’incuria dei dirigenti ospedalieri, che ignorano il problema perché impuniti sino ad ora.

Dopo le sentenze dei Tribunali du Roma, Benevento e Milano anche il Tribunale di Varese ritiene sussistere la responsabilità dell’ospedale quando, per negligenza nell’assistenza, fa insorgere piaghe da decubito nei malati allettati soprattutto quando sono anziani e maggiormente indifesi.

Con una sentenza del Tribunale di Varese si conclude infatti la lunga battaglia di Codici al fianco dei familiari di un cittadino vittima di malasanità. L’ospedale di Varese, Fondazione Macchi infatti, viene riconosciuto colpevole di gravi negligenze nei confronti del suddetto paziente e responsabile dell’insorgenza e della inadeguata cura delle piaghe da decubito. La famiglia si è rivolta all’Associazione Codici per ottenere giustizia e una condanna che affermasse senza se e senza ma la responsabilità degli operatori sanitari per le lesioni da decubito.

L’ospedale è ritenuto responsabile di una lesione grave e permanente all’integrità psico-fisica del paziente e di un danno ai parenti più stretti, che hanno assistito con grande sofferenza al calvario del padre sopportandone le conseguenze morali e materiali. I giudici varesini hanno riconosciuto così la totale inefficienza da parte dell’Ospedale che avrebbe procurato con sofferenza, senza invece prevenirle, lesioni cutanee da pressione.

Sono anni che il CODICI denuncia la scarsa qualità assistenziale erogata dall’ospedale Niguarda ed ha intrapreso diverse iniziative per verificare le segnalazioni dei pazienti indignati che lamentavano una scarsa assistenza. Fin dal 2009, quando fu costretto a chiedere l’intervento del TAR per conoscere se e quali procedure l’Ospedale adottasse per l’assistenza alle persone allettate croniche e non autosufficienti.

L’Associazione CODICI ha avviato una campagna di informazione, assistenza e tutela del cittadino contro la cattiva assistenza ospedaliera.

Nell’ambito di questa campagna numerose persone si sono rivolte a CODICI per vedersi tutelare il loro diritto alla salute.

Il problema delle piaghe da decubito nei malati ospedalizzati è una vera “piaga” dell’assistenza sanitaria – dichiarano gli avvocati Ivano Giacomelli e Manfredi Zammataro – rispettivamente Segretario Nazionale e Regionale del CODICI, e deve essere combattuta con forza e senza tentennamenti. Se compaiono significa che ci troviamo di fronte ad una pessima assistenza sanitaria. Le piaghe da decubito sono un problema ad alto impatto sociale: le previsioni dicono che 1 adulto anziano su 4 soffrirà di ulcere da pressione.

Meno autosufficiente è la persona malata, più è elevato il rischio di lesioni da decubito, più gravi sono le ulcere che si determinano, e più difficile è la guarigione. Una nostra indagine sui nosocomi romani ha rilevato che l’incidenza delle piaghe da decubito sui malati ospedalizzati è circa del 21.5%.

Le piaghe da decubito non sono una patologia, ma una condizione che insorge in pazienti ospedalizzati ai quali non viene data la dovuta assistenza.

Quello che deve essere combattuto è l’indifferenza delle strutture sanitarie di fronte a questo grave problema e l’ignoranza di chi dovrebbe occuparsi di assistere il malato e non lo fa. La difficoltà di riconoscere la responsabilità e la mancanza di norme sanzionatorie specifiche, ha permesso che si creasse una diffusa impunità che, oggi è venuta meno con la sentenza del Tribunale di Milano.

Il CODICI resta a disposizione di tutti i cittadini che vogliano segnalare il proprio caso attraverso la nostra “Campagna contro le piaghe da decubito” scrivendo a: segreteria.sicilia@codici.org o telefonando al 320.2281052

CODICI RITIRA UFFICIALMENTE IL SOSTEGNO ALLE AMMINISTRATIVE PER L’ON. MIMMO FAZIO

CODICI RITIRA UFFICIALMENTE IL SOSTEGNO ALLE AMMINISTRATIVE PER L’ON. MIMMO FAZIO

Alla luce dei recenti fatti di cronaca che vedrebbero coinvolto il candidato sindaco On. Mimmo Fazio nel caso Morace, l’associazione CODICI ritira ufficialmente il sostegno precedentemente accordato.

Nelle scorse settimane, l’on. Fazio aveva sottoscritto un documento programmatico stilato dall’associazione, con il quale si impegnava a svolgere la propria attività nel pieno rispetto delle Istituzioni a tutela dei cittadini, applicando norme etiche e di legalità che da sempre contraddistinguono il CODICI.

“Il documento rappresentava un impegno civico nei confronti di una città come quella di Trapani sempre più bisognevole di una politica che non sia sorda alle richieste della polis – affermano l’Avv. Manfredi Zammataro, Segretario Regionale del Codici e l’Avv. Vincenzo Maltese, referente della delegazione trapanese – ci sembra doveroso a questo punto ritirare il sostegno dell’associazione che mira giornalmente con le sue azioni alla tutela del bene collettivo.  L’on. Fazio avrà il diritto di difendersi presso le sedi competenti ma la vicenda in corso rende oggi di fatto incompatibile il sostegno al candidato. Continuiamo a confidare nel lavoro delle Istituzioni e delle Magistratura che si occuperanno di fare luce sul caso applicando le norme di legge”.

CODICI: BANCA POPOLARE DI VICENZA CONDANNATA A RISARCIRE 6.000 EURO AL PROPRIO AZIONISTA

CODICI: BANCA POPOLARE DI VICENZA CONDANNATA A RISARCIRE 6.000 EURO AL PROPRIO AZIONISTA

Con una recente pronuncia ottenuta dall’Associazione dei consumatori CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, l’Ombudsman bancario finanziario ha condannato la Banca Popolare di Vicenza a risarcire € 6.000,00 ad un proprio cliente, divenuto azionista nelle operazioni di aumento di capitale del 2014.

La Banca, infatti, non ha fornito all’utente tutte le informazioni necessarie nella fase precontrattuale: in particolare non è stato sottolineato il rischio di liquidità connesso alla natura dei titoli (azioni non quotate).

E’ stata riscontrata un unanime mancanza di “consapevolezza” da parte dei consumatori sulla natura dei prodotti finanziari illiquidi che sono stati acquistati.

Questa omissione ha determinato la violazione dell’art. 21 del Testo unico della Finanza, e di conseguenza la Banca dovrà risarcire il danno al consumatore, quantificato in 6.000 euro, a fronte di un valore iniziale delle azioni pari a 6,250,00 € (pari al pacchetto minimo di 100 azioni).

Le segnalazioni giunte al nostro sportello dei tanti consumatori che hanno sottoscritto azioni della Banca Popolare di Vicenza, continuano ad essere numerose.

L’associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino continua a raccogliere le vostre segnalazioni con l’azione di classe lanciata contro la Banca Popolare di Vicenza per far si che i consumatori vittima di pratiche commerciali scorrette e aggressive, possano ottenere un risarcimento dei danni e la restituzione delle somme illegittimamente pagate alla banca.

CODICI offre un sostegno attraverso lo sportello legale all’indirizzo email: segreteria.sicilia@codici.org o attraverso il numero telefonico: 320.2281052

CODICI: RAPPORTO EURISPES 2017 FOTOGRAFA UN SUD ITALIA NELLA MORSA DELLA POVERTA’, DELLE BANCHE E DEGLI USURAI

CODICI: RAPPORTO EURISPES 2017 FOTOGRAFA UN SUD ITALIA NELLA MORSA DELLA POVERTA’, DELLE BANCHE E DEGLI USURAI

I dati emersi delle rilevazioni e analisi effettuate dall’Istituto di Ricerca Eurispes nell’anno 2017 e presentati stamani a Palermo consegnano una fotografia di un Italia a due velocità (per non dire di serie A e di serie B), caratterizzata da un Sud Italia stretto nelle morsa della povertà, delle banche, del sovraindebitamento e dell’usura.  Purtroppo tutto ciò, non fa altro che confermare quanto da noi sostenuto in questi anni e cioè che la situazione in cui versa il Paese e soprattuto il Meridione è il frutto di una totale assenza di politiche sociali a tutela delle fasce deboli e di un sistema bancario del tutto inaccessibile che spinge le persone, a rivolgersi al credito usurario.  Non è un caso infatti che registriamo nei nostri sportelli un numero sempre maggiore di utenti che si rivolgono ai nostri sportelli in cerca di aiuto.

In particolare, si rileva come il rapporto tra consumatore e soggetti erogatori del credito è di frequente caratterizzato da alcuni elementi quali : la scarsa trasparenza nei rapporti tra i consumatori e i soggetti erogatori del credito, la natura vessatoria di alcune clausole contenute nei contratti e la difficolta di comprensione di quanto scritto nel contratto. Infine nei contratti di finanziamento sempre più di frequente si rilevano varie anomalie rispetto ai costi della mediazione e agli interessi applicati con commissioni che arrivano a toccare, in alcuni casi, anche il 40 per cento.  Lo afferma l’Avv. Manfredi Zammataro Segretario Regionale dell’Associazione dei Consumatori CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino – in una nota a margine della presentazione del rapporto Eurispes da parte del presidente Gian Maria Fara tenutasi oggi a Palermo. Secondo lo studio dell’Eurispes infatti, nelle Isole, oltre cinque famiglie su dieci (il 54%) hanno visto diminuire nel corso dell’ultimo anno il proprio potere d’acquisto.  Inoltre, sempre nel Sud e nelle Isole, si trova il numero più elevato di cittadini costretti ad utilizzare i propri risparmi per arrivare a fine mese, rispettivamente 59,6% e 44,9%. Sempre in Sicilia e in Sardegna 4 persone su 10 non riescono a sostenere il costo delle spese mediche né a saldare le rate del mutuo per la propria casa.

Inoltre, circa la metà degli abitanti delle Isole conoscono persone che si sono dovute rivolgere alla Caritas, che non possono permettersi un posto dove vivere, non hanno la possibilità di curarsi né di mantenere i propri figli o farli studiare. Otto persone su dieci indicano la perdita del posto di lavoro come causa di questo impoverimento. Il 25,5% di chi vive nelle regioni del Sud.  Ma cosa ancor più inquietante è che Il il 12,6% di quanti abitano in Sicilia.

CODICI: PRONTI A FARE LE BARRICATE CONTRO IL PROGETTO DI RICERCA IDROCARBURI CON ESPLOSIVO IN SICILIA

CODICI: PRONTI A FARE LE BARRICATE CONTRO IL PROGETTO DI RICERCA IDROCARBURI CON ESPLOSIVO IN SICILIA

Raccogliamo l’allarme lanciato dall’eurodeputato on. Ignazio Corrao circa l’esistenza di un progetto di Eni che prevederebbe la  prospezione geofisica 2D per la ricerca di idrocarburi con l’utilizzo di cariche esplosive da 10 kg e per un numero imprecisato, da far brillare in fori profondi fino a 30 metri per centinaia di chilometri quadrati. Preannunciamo fin da ora che siamo pronti a fare le barricate affinché non si ponga in essere questo folle progetto che espone la Sicilia a rischio di ulteriori inquinamenti e a rischio di effetti sismici devastanti.

Lo afferma in una nota l’associazione dei consumatori CODICI – Centro per i diritti del cittadino- Sicilia. Secondo il CODICI infatti questo progetto non è altro che “l’ennesimo stupro perpetrato in danno del territorio siciliano da parte di Eni, come se non bastasse quanto già fatto in questi anni con le industrie del Petrolchimico e con le malattia ad esse collegate. Ciò che però è ancora più inquietante è il silenzio assordante del Governo Regionale e del Parlamento Siciliano, piegato ancora una volta agli interessi delle lobby del petrolio. Per questa ragione – conclude il CODICI –metteremo in atto tutti gli strumenti previsti dalla legge per fermare questo scempio”

30 Anni CODICI: Premiato l’Avv. Manfredi Zammataro come miglior dirigente dell’anno

30 Anni CODICI: Premiato l’Avv. Manfredi Zammataro come miglior dirigente dell’anno

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Grande soddisfazione per la delegazione siciliana alla festa del trentennale del CODICi. Il segretario regionale, Avv. Manfredi Zammataro, ha ricevuto un riconoscimento per l’ attività svolta sia nel territorio siciliano che in quello calabrese, nel quale è stato nominato commissario da circa sei mesi.
Per l’Avv. Zammataro è stata una vera sorpresa:” Ringrazio il Presidente Nazionale, Avv. Ivano Giacomelli, per la fiducia riposta in me e ringrazio il mio staff- ha dichiarato al momento della consegna del riconoscimento il il Presidente Zammataro – senza di loro, la nostra attività non potrebbe procedere per come effettivamente procede. Stiamo raccogliendo dei buoni frutti e tutto questo dipende dal lavoro di squadra che caratterizza il nostro modus operandi “.