


FATTURE PAZZE SERVIZIO IDRICO: IN ARRIVO LE PRIME RETTIFICHE DA PARTE DELL’ E.A.S. SU ISTANZA DELL’ASSOCIAZIONE CODICI
A seguito della puntuale contestazione, operata dall’Associazione CODICI, di diverse fatture E.A.S. (contenenti richieste sproporzionate rispetto agli effettivi consumi degli utenti), l’Ente in questione sta provvedendo in questi giorni allo storno delle precedenti fatture, riconoscendo i propri macroscopici errori.
In particolare, si tratta di fatture relative a presunte eccedenze di consumi idrici avvenuti dal 2008 al 2012 per importi che in molti casi superano i 1000 euro, nonostante spesso i consumi degli utenti non superino la quota degli 80 metri cubi annui.
In alcuni casi l’E.A.S., a seguito di opportuni accertamenti interni, ha riconosciuto anche errori di addebito pari a 600 metri cubi di acqua per singolo utente.
“Tale presa d’atto da parte dell’E.A.S., spiega l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale di CODICI, dimostra come alcune contestazioni, mosse dalla nostra Associazione in nome e per conto dei nostri tesserati, relative alle modalità e alla tempistica della lettura dei contatori, erano fondate”.
“L’attività di monitoraggio messa in campo da CODICI sul sistema di rilevamento e fatturazione dei servizi idrici, conclude l’Avv. Roberto Rapallo, è costante e non diminuirà fintanto che agli utenti non venga correttamente addebitato un importo pari ai loro consumi effettivi”.
Gli utenti che ritengano di essere anch’essi vittime di fatture sproporzionate rispetto ai loro effettivi consumi possono rivolgersi per assistenza alla sede territoriale CODICI di Salemi in Via Filippo Orlando n. 22. o chiamare i seguenti numeri: 0924 982802/380 3699023.

CRITICITA’ DEL REPARTO ONCOLOGIA SANT’ANTONIO ABATE – SI CHIEDE UN TAVOLO TECNICO ALL’ASP
L’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, riceve segnalazioni da parte di un comitato spontaneo di pazienti del Reparto di oncologia dell’Ospedale di Trapani sulle condizioni in cui versa tale reparto del presidio ospedaliero.
Con la chiusura del reparto di oncologia della Villa dei Gerani, si è registrato un imprevisto incremento di pazienti che di conseguenza si sono riversati nel medesimo reparto del Sant’Antonio. Una situazione che il Comitato descrive di “emergenza” dovuta a lunghe file di attesa, senza alcuna privacy e senza un servizio di front office di cui necessitano gli utenti.
“Una situazione negativa che ormai seguiamo da diversi mesi e che non fa altro che scoraggiare quegli utenti che si apprestano ad intraprendere la strada della chemioterapia”, commenta Rocco Sgro dell’associazione CODICI Trapani.
Pertanto, diversi pazienti hanno deciso di far emergere tutte le criticità di tale reparto e hanno trasmesso una nota di protesta/segnalazione oltre che alla stessa associazione di tutela dei cittadini CODICI anche all’ASP di Trapani,e ai Sindaci di Trapani ed Erice.
Non possiamo non accogliere il grido di protesta di questi cittadini, molti provenienti dalla provincia e soprattutto non possiamo stare a guardare, commenta l’Avv. Vincenzo Maltese, referente per CODICI Trapani. Imbarazzante che uomini e donne, per come mi è stato riferito personalmente dalla rappresentante del Comitato, signora Laura Messina, siano costretti a condividere la stessa sala d’attesa (anche per coloro quindi che devono fare dei preliminari controlli) gli stessi servizi igienici e la stessa sala per la chemio.
Ecco perchè chiediamo immediatamente che l’ASP convochi un tavolo tecnico alla presenza dei rappresentanti del comitato di pazienti oncologici, ad un rappresentante della nostra associazione di consumatori e utenti e alla presenza del Sindaco del Comune di Erice, conclude l’Avv. Maltese.
La stessa nota è stata inviata per conoscenza anche al sig. Prefetto di Trapani per quanto di sua competenza.
La richiesta è ovviamente finalizzata a trovare una soluzione adeguata a tutelare gli interessi diffusi dei pazienti e degli utenti per le segnalate criticità.

Cittadella legalità, dibattito al Duca degli Abruzzi «Ogni giorno si deve scegliere da che parte stare»
Fonte: http://catania.meridionews.it/articolo/53205/cittadella-legalita-dibattito-al-duca-degli-abruzzi-ogni-giorno-si-deve-scegliere-da-che-parte-stare/
Entra nel vivo la tre giorni che si colloca nel quadro dell’alternanza scuola-lavoro. All’istituto nei pressi del lungomare etneo un confronto tra studenti e rappresentanti delle associazioni sul rispetto della legge e la lotta alla mafia. Ad alternarsi tra i relatori Libera, Codici, Obiettivo legalità e Talità Kum
Un percorso di educazione alla cittadinanza attiva, solidarietà e legalità grazie al progetto Students Lab. Sono queste le tree linee guida dell’evento denominato Cittadella della legalità, che si colloca nel quadro dell’alternanza scuola-lavoro. A promuovere la manifestazione, che prevede dal 21 al 23 marzo dibattiti e laboratori per coinvolgere i giovani nella realtà che vivono ogni giorno, è Igs srl-Impresa sociale, azienda specializzata nella gestione dei percorso formativi attraverso la metodologia del learning by doing, ovvero imparare attraverso il fare coinvolgendo studenti di istituti diversi. Nel capoluogo etneo la tre giorni prevede tra l’altro visite al centro storico, workshop e un seminario sul tema della legalità in ambito artistico, stradale, del rispetto dei diritti umani e lotta alla mafia.
A ospitare quest’ultimo evento è stato l’istituto nautico Duca degli Abruzzi con un centinaio di studenti che oggi si sono radunati nei locali dell’aula magna. Con loro c’erano anche i rappresentanti di alcune associazioni cittadine impegnate nel sociale. Da Libera, passando per l’associazione per i consumatori Codici, fino a Obiettivo per la legalità e Talità Kum che opera ogni giorno nel quartiere periferico di Librino. «Delle volte sembra che la legalità debba essere usata soltanto per le ricorrenze ma in realtà tutti noi siamo chiamati ogni giorno a decidere da che parte stare», spiega Manfredi Zammataro alla platea che affolla l’aula. L’avvocato penalista etneo è il segretario regionale dell’associazione Codici: «Noi ci occupiamo di tutelare consumatori e utenti, gli stessi che non possono demandare il rispetto della legge alla sola azione delle forze dell’ordine».
Accanto a Zammataro c’è Renato Camarda, dell’associazione Libera. Agli studenti illustra l’attività portata avanti dall’aggregazione voluta da don Luigi Ciotti nel 1995. Dall’impegno per ricordare le vittime innocenti della mafia fino alla gestione dei beni confiscati a Cosa nostra e all’attività di Libera terra, realtà ormai consolidata per la valorizzazione dei terreni strappati ai clan tramite il lavoro delle cooperative sociali associate. «Produciamo ottimi prodotti e tutta la manodopera è assunta regolarmente», spiega Camarda. Sempre a proposito di bene tolti alle cosche viene citato l’esempio della Geotrans. Il colosso dei trasporti su gomma un tempo gestito da Enzo Ercolano, figlio del defunto capomafia Pippo, e oggi in mano allo Stato. «Stiamo parlando del fratello di Aldo Ercolano, cioè colui che ha ordinato l’uccisione del giornalista Pippo Fava».
Tra i gradoni dell’aula magna del Duca degli Abbruzzi ci sono anche diverse insegnanti, ed è a loro che si rivolge Zammataro citando l’importanza della scuola e dell’istruzione sul tema della legalità. «Rispettare la legge significa non andare a cercare l’amico quando ci rubano il motorino ma scegliere di denunciare alle forze dell’ordine pur con la consapevolezza che difficilmente il mezzo verrà recuperato», spiega il penalista. Durante il dibattito viene proiettato anche Non è andata così, un corto realizzato nel quartiere di Librino nell’ambito del progetto Storie Zerolike. Sullo schermo viene narrata la storia di alcuni ragazzi che rischiano di diventare dei pusher alle dipendenze di Cosa nostra.

Disservizi sulla A18: CODICI diffida il Consorzio Autostrade Siciliane per eseguire i lavori necessari alla sicurezza

Incontro pubblico di CODICI a Trapani: Anomalie fatture energetiche e truffe telefoniche. Quali tutele per il cittadino?
L’Associazione di consumatori Codici – Centro per i diritti del cittadino, incontra i cittadini in una giornata di studio e dibattito per parlare delle anomalie riguardanti le fatture energetiche (luce, acqua e gas) e di truffe telefoniche, pratiche ormai frequentissime in Italia.
Nella circostanza verranno fornite informazioni circa gli strumenti che il cittadino consumatore ha a disposizione per tutelarsi ed evitare raggiri. Per l’occasione verrà proiettato anche un video sulla nuova conciliazione energetica ormai resa obbligatoria e preliminare prima che l’utente possa procedere con il vero contenzioso dinanzi ai Giudici.
All’incontro che si terrà venerdì 24 marzo dalle ore 17,00 al centro storico presso la Sala Laurentina della Cattedrale di Trapani, sita in via Gen. Domenico Giglio interverranno:
Avv. Manfredi Zammataro – Segretario regionale Codici Sicilia;
Avv. Vincenzo Maltese – Delegato per Codici Trapani;
Massimiliano Scalisi – Esperto in conciliazioni energetiche;
Ing. Gaetano Pisciotta – Consulente tecnico per anomalie bollette luce e gas;
Simone Vassallo – Sportello Codici Erice;
Rocco Sgrò – Sportello Codici Trapani;
Modererà l’incontro Gino Gandolfo.