da staff | Dic 28, 2016 | Senza categoria
L’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino- si congratula per l’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, e condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza in materia di usura, che ha portato all’arresto, in Troina, di un soggetto ritenuto responsabile di aver ottenuto interessi usurari da imprenditori in stato di bisogno.
“ Un fenomeno, quello dell’usura, sempre più diffuso nel nostro territorio e consequenziale alla grave crisi economica ancora in atto, ed in particolare dovuto alla grande difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese. Nonostante i dati attestino un crescendo delle denunce, certamente non possono ritenersi esaustivi del fenomeno, poiché, come è noto, molto spesso chi è vittima di usura si guarda bene dal rivolgersi alle forze dell’ordine e non denuncia gli strozzini per paura di ritorsioni, minacce personali e ai propri familiari” hanno dichiarato l’avv. Nino Cammarata e l’avv. Manfredi Zammataro, rispettivamente Segretario della Provincia di Enna e Segretario per la Regione Sicilia.
“Quanto accertato- concludono- non fa altro che confermare la necessità di interventi forti a sostegno di un territorio che stenta ad uscire da una crisi economica, che è diventata valoriale e che stenta a volersi arrestare”
da staff | Dic 23, 2016 | Senza categoria
Un consumatore attento alla qualità del prodotto ma altrettanto capace di risparmiare e di documentarsi prima di fare le proprie scelte d’acquisto. È questo – in termini generali – il quadro che emerge dalla ricerca condotta dal Centro Studi della sezione Siciliana del CODICI – Centro per i diritti del cittadino.
Tra i giovani (il campione scelto per le interviste è infatti costituito da 194 studenti universitari dell’Ateneo catanese che, peraltro, stanno ancora oggi vivendo le conseguenze della crisi economica del 2007-2008) è infatti alta la percentuale di coloro che controllano la qualità dei prodotti che intendono acquistare (94,8%) e che si documentano attentamente sulle loro caratteristiche (88,7%). Trattandosi di giovani, non stupisce peraltro che sia proprio Internet il mezzo preferito per reperire le informazioni relative al prodotto (51,5%): un’importante novità rispetto al passato, che segnala come il volto del commercio sia sempre più lanciato verso quella che potremmo definire una “direzione digitale”, sebbene ancora non siano tantissimi gli studenti che hanno dichiarato di acquistare online.

Altro dato interessante: maggiore attenzione viene riservata alla provenienza dei prodotti (come ha dichiarato di fare il 63,4% degli studenti intervistati), soprattutto nel caso in cui il loro consumo sia più strettamente legato alla sfera del corporeo, quali ad esempio cibi e bevande oppure cosmetici. Ed è una percentuale rilevante poiché denota la diffusione di una maggiore consapevolezza riguardo ai danni che potrebbe provocare l’uso sulla propria persona di beni di dubbia provenienza.
Bene di consumo |
Controllo della provenienza |
n |
% |
Cibi, bevande, ecc. |
140 |
72,2% |
Cosmetici, prodotti per la cura del corpo, ecc. |
98 |
50,5% |
Dispositivi tecnologici |
57 |
29,4% |
Auto, moto, ecc. |
17 |
8,8% |
Accessori, borse, ecc. |
59 |
30,4% |
Scarpe |
85 |
43,8% |
Oggetti per la casa, la stanza, ecc. |
25 |
12,9% |
Attrezzature per hobby |
21 |
10,8% |
Attrezzature sportive |
34 |
17,5% |
Infine, ulteriore fattore riscontrato – di discreta importanza visto che i tempi in cui viviamo sono caratterizzati da importanti tassi di difficoltà finanziaria vissuta dai nuclei familiari – è quello relativo alla capacità di risparmio, nel qual caso sono stati messi in evidenza comportamenti quali rinunciare o rinviare l’acquisto a causa del prezzo (94,8%) o attendere sconti e offerte prima di comprare (90,7%).
Considerando i dati nel loro complesso, possiamo così osservare l’identikit del nuovo giovane consumatore, aduso alle nuove tecnologie e non passivo di fronte alla scelta dei prodotti, propenso piuttosto a documentarsi per compiere i propri acquisti in maniera informata e consapevole e soprattutto con occhio attento nei confronti del risparmio.
“Il quadro che emerge dai dati presi in analisi è piuttosto positivo; fotografa importanti competenze acquisite da chi compra determinati beni o intende farlo: studio che avvalora ulteriormente le precedenti ricerche in materia di consumo, per le quali la cultura del consumo responsabile sta fortunatamente prendendo sempre più piede. Non va comunque dimenticato che – sebbene la maggior parte del campione si documenti e controlli la provenienza dei prodotti – esiste comunque una parte di studenti che ha indicato di non farlo: proprio qui si innesta la necessità di operare mediante campagne di sensibilizzazione rispetto al così detto consumo responsabile, finalizzate ad arginare il rischio, per chi acquista, di incorrere in truffe commerciali e conseguenti rischi anche per la salute, come quelle che il CODICI da anni combatte con la sua attività a tutela del consumatore” ha concluso l’avv. Manfredi Zammataro, Presidente di CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino- Sicilia.
da staff | Dic 16, 2016 | Senza categoria
Si è tenuta ieri mattina l’udienza preliminare a carico del Comandante del distaccamento di Erice del Corpo Forestale, Adamo Benedetto al quale vengono contestati i reati di incendio boschivo, truffa e peculato. Si tratta di due procedimenti penali riuniti. Il difensore dell’imputato Avv. Donatella Buscaino aveva depositato istanza di patteggiamento che prevedeva una pena finale a due anni di reclusione, subordinata al versamento di € 6000,00 al Corpo Forestale come risarcimento per il reato di peculato. Quantificazione e termini peraltro già concordati con il pubblico ministero ma a sorpresa il Giudice per l’udienza preliminare, Dott.ssa Caterina Brignone, ha rigettato l’istanza non ritenendola ammissibile, rinviando per la prosecuzione e per altre scelte difensive all’udienza del 6 marzo 2017.
Nel processo si erano già costituite parti civili le associazioni Codici Onlus, Codici Sicilia, rappresentati dagli avv.ti Mario Campione e Vincenzo Maltese, e Codici Ambiente, rappresentato dall’avv. Patrizia Pagliarello mentre la Regione siciliana ha deciso di non costituirsi.
I fatti risalgono allo scorso 13 giugno 2015 quando divampò un incendio di vaste proporzioni sul versante sud della montagna di Erice, che mise in pericolo edifici ed aree protette, e che ha bruciato circa 400 ettari di macchia mediterranea. Immediatamente, l’associazione Codici tramite l’Avv. Vincenzo Maltese depositava presso la Procura della Repubblica di Trapani un esposto denuncia che poi ha dato impulso all’attività d’indagine. Tra le richieste proprio quello di accertare eventuali responsabilità in ordine alle omissioni o ritardi dei primi interventi e se erano state poste in essere tutte le operazioni del caso da parte degli agenti del Corpo forestale.
Dalle indagini, secondo l’accusa, è emerso che il Comandante non si trovava sul posto di lavoro “violando i propri doveri di presenza in servizio e conseguente negligenza ed imprudenza, omettendo di attivare le prime urgentissime manovre che ne potevano scongiurare la diffusione in modo incontrollabile” (capo a). Oltre al reato di incendio boschivo l’Adamo deve rispondere anche di quello di truffa per aver registrato, con artifici e raggiri, la propria presenza presso la sede di servizio mentre in realtà si trovava altrove..conseguendo pertanto l’ingiusto profitto della retribuzione…”(capo B) nonché di quello di peculato per “uso improprio del mezzo e del relativo carburante..”(capo C). Il tutto in danno della Regione Sicilia e del Comune di Erice che assieme all’associazione Codici sono indicate tra le Parti offese.
“La denuncia di CODICI è stata acquisita tra le fonti di prova, commentano gli Avv. ti Manfredi Zammataro, segretario del Codici Sicilia e Avv. Vincenzo Maltese procuratore della stessa associazione. “CODICI in questo procedimento ha svolto un ruolo fondamentale attivandosi immediatamente tramite l’Avv. Vincenzo Maltese e depositando un esposto denuncia con il quale chiedeva di far luce sulla vicenda. A sostegno di quanto detto, si sottolinea come nella stessa richiesta di rinvio a giudizio, tra i mezzi di prova vi sia proprio la denuncia da noi depositata oltre alla informativa di reato della sezione di P.G. del Corpo Forestale.
Precisa l’avv. Vincenzo Maltese che, sebbene indicata tra le parti offese, la Regione avrebbe dovuto dare un segnale di attenzione verso la comunità ericina e non solo, costituendosi anch’essa parte civile ma così non ha fatto.
Tutto rinviato quindi, si attende di conoscere adesso le ulteriori scelte che farà l’imputato tramite il suo difensore per la prossima udienza fissata per marzo 2017, e se intenderà definire con ulteriori riti alternativi alla luce del rigetto della proposta di applicazione di pena su richiesta delle parti da parte del GUP.
da staff | Dic 15, 2016 | Senza categoria
L’associazione Codici Gela, insieme ad altre associazione della città hanno incontrato Alessandra Ascia, presidente del Consiglio comunale, l’assessore Licia Abela e i componenti della sesta commissione Cultura, turismo e politiche giovanili, presieduta da Luigi Di Dio. L’incontro di oggi riguarda l’istituzione di una CONSULTA GIOVANILE, il cui scopo principale è di coinvolgere tutto il mondo giovanile, dall’universo studentesco alle associazioni di volontariato, sociali, formative e artistico-culturali,
Le finalità della Consulta Giovanile come strumento di partecipazione alla cosa pubblica del territorio sarà principalmente quello di presentare proposte di deliberazioni inerenti le tematiche giovanili, promuovere progetti, incontri, eventi, dibattiti per e con i giovani, attivando iniziative per un miglior utilizzo del tempo libero e favorendo il raccordo tra i gruppi giovanili, anche informali e le istituzioni locali. Il segretario locale di CODICI GELA- Salvo Camiolo – ha espressamente ribadito che” la Consulta Giovanile opererà affinché si creino le condizioni per una piena realizzazione dei principi di cittadinanza e di socializzazione dei giovani attraverso la piena collaborazione degli amministratori, degli uffici comunali competenti e con il coinvolgimento di scuole, associazioni e singoli.” IL secondo incontro riguarderà la redazione finale di un Regolamento che la Commissione vaglierà e porterà all’esame del Consiglio Comunale.
da staff | Dic 15, 2016 | Senza categoria
Come associazione di consumatori non riusciamo a trovare soluzioni a queste inadempienze. Ci domandiamo perché si è arrivati a dicembre e quindi con le attività sportive già avviate per effettuare queste verifiche? Perché non si è intervenuto per tempo questa estate quando ancora la stagione agonistica dei campionati amatoriali non era partita ? Perché negli anni passati l’amministrazione non ha intercettato i finanziamenti necessari per mettere in sicurezza le strutture sportive? Ricordo che lo scorso anno io stesso portai all’ assessore Cavarretta l’estratto di un bando del Coni che riguardava i progetti da presentare entro il 15 gennaio 2016 per la messa in sicurezza degli stessi. Grazie a quel bando oggi Erice sta mettendo in sicurezza il Palacardella.
E se domani dovesse tornare tutto alla normalità dovrebbero spiegare ai cittadini, alle società sportive, e alle famiglie che portano i piccoli in palestra come mai oggi l’amministrazione ritiene di chiudere le strutture e domani no ? Delle due l’una..o sono a norma o sono da mettere in sicurezza.
Così l’avvocato Vincenzo Maltese segretario di Codici in una nota stampa.
da staff | Dic 15, 2016 | Senza categoria
“L’associazione CODICI annuncia: presenteremo esposto e contestuale istanza di qualificazione di persona offesa e ci costituiremo parte civile nel procedimento penale”
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“Ci congratuliamo per l’operato svolto dai poliziotti del Commissariato di S. Agata Militello, su indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Patti che hanno fatto luce sul malsano sistema di allevamento e macellazione di animali che aveva avuto inizio nel novembre del 2014 sul territorio dei Nebrodi. Annunciamo sin da adesso che presenteremo esposto e contestuale istanza di qualificazione di persona offesa e ci costituiremo parte civile nel procedimento penale”, hanno dichiarato gli Avv.ti Melita Cafarelli e Manfredi Zammataro, rispettivamente Segretario della Provincia di Messina e Segretario per la Regione Sicilia, dell’Associazione Codici Onlus – Centro per i diritti del cittadini”.
Queste le parole di plauso dei rappresentanti dell’Associazione CODICI, che da anni affronta i temi della legalità e della tutela dei diritti del cittadino, nei confronti delle Forze dell’Ordine il cui lavoro ha portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di allevatori, macellai, perfino medici veterinari.
È un vero e proprio vaso di pandora quello scoperchiato: prodotti della macellazione non controllati, relativi ad animali allevati sul territorio dei Nebrodi arrivavano sulle tavole senza aver passato i controlli previsti o in alcuni casi attraverso veri e propri atti di corruzione di pubblici ufficiali. Gli animali venivano prima rubati e poi macellati in maniera clandestina, per poi arrivare alla vendita al sempre ignaro pubblico di carne priva di qualsiasi controllo sanitario. A pagarne le spese sono stati sicuramente i consumatori sottoposti al rischio altissimo che quella stessa carne, giunta sulle loro tavole, fosse affetta da malattie infettive quali anche la tubercolosi. Quanto scoperto dagli investigatori – concludono Cafarelli e Zammataro – non fa altro che confermare la necessità di filiere trasparenti a tutela dei consumatori.