EMERGENZA RIFIUTI TRAPANI: CODICI PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA

EMERGENZA RIFIUTI TRAPANI: CODICI PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA

rifiuti.jpgCon la conclamata interruzione del servizio di conferimento presso al Discarica di Contrada Borranea, impianto gestito dalla Trapani Servizi spa, le conseguenze si ripercuoteranno inevitabilmente sulla cittadinanza e sui territori oltre che sulle amministrazioni comunali.

Una discarica quella di Borranea che per sei anni avrebbe messo al sicuro la città di Trapani da emergenze, dichiara il segretario dell’associazione di consumatori e utenti CODICI, Avv. Vincenzo Maltese, e invece ci troviamo a far i conti con la spazzatura che già da oggi si vede per le strade della città con i cassonetti stracolmi, conseguenza solo di mancanza di programmazione e immobilismo di un Governo regionale che sta portando i siciliani e cittadini alla deriva in tutto e per tutto, con notevoli danni di immagine oltre che per più gravi motivi di Ordine pubblico, igiene e salute per i cittadini.

Com’è noto l’emergenza ha valenza regionale e non riguarda solo la provincia di Trapani,  anche in questo caso i cittadini rischianod i pagare colpe non loro ma frutto di mala gestio della di un servizio pubblico.
Pertanto, in giornata l’Avv. Vincenzo Maltese depositerà presso la Procura della Repubblica un esposto-denuncia che invierà per conoscenza anche al Prefetto di Trapani,  affinchè si faccia luce fino in fondo sulle responsabilità di tale ennesima vergogna tutta in salsa siciliana.

Catania, rogo baraccopoli, Codici: “Istituire il Piano nomadi da noi proposto un anno fa”

Catania, rogo baraccopoli, Codici: “Istituire il Piano nomadi da noi proposto un anno fa”

20151213051243A quasi un anno dal terribile rogo che ha interessato le baraccopoli di Zia Lisa e di viale Africa avvenuto il 3 agosto 2015 (in quest’ultimo episodio era andata distrutta l’intera area che avrebbe dovuto ospitare il Museo dell’arte costato otto milioni di euro di soldi pubblici) si ripropone lo stesso problema questa volta avvenuto nella baraccopoli di corso dei Martiri.

Lo afferma in una nota l’avvocato Manfredi Zammataro segretario del Codici– Centro per i Diritti del Cittadino – Sicilia, in merito al rogo scoppiato il 17 06 2016 pomeriggio a Catania, in una delle favelas di corso Martiri della Libertà.

“In quell’occasione evidenziammo le responsabilità dell’amministrazione comunale”, aggiunge Zammataro che aggiunge: “Per l’ennesima volta pertanto riproponiamo al sindaco di Catania le stesse domande fatte l’anno scorso senza che sortissero alcun effetto e più specificatamente: come mai in questi anni il Comune di Catania ha consentito  la presenza indisturbata sul territorio di queste baraccopoli del tutto abusive,  non provvedendo invece  – come da noi più volte sollecitato e come richiesto dall’Europa-  alla realizzazione di un “piano nomadi” che prevedesse lo sgombero delle quattro baraccopoli abusive per concentrare gli occupanti in un solo campo di transito, dotato di acqua corrente, energia elettrica e servizi igienici e procedendo a rimpatriare quei cittadini che, dopo tre mesi, non dimostrino di avere un’occupazione stabile?”.

Il segretario di Codici pone un altro quesito al primo cittadino: “Come mai si è consentito in questi anni l’accumulo indisturbato di rifiuti e detriti all’interno di queste aree senza che vi fosse alcun intervento costante di pulizia e controllo così da renderle delle zone franche oltre che delle vere e proprie bombe ecologiche?. Zammataro conclude auspicando che “questa volta l’amministrazione comunale si attivi e non permetta più che cose del genere accadano”.

Messina. Rifiuti, Associazione Codici pronta a class action

Messina. Rifiuti, Associazione Codici pronta a class action

Emergenza rifiuti in città e l’Associazione Nazionale dei Consumatori Codici, che si dichiara pronta ad attivare unaclass action, intanto ha già depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Messina nell’ambito del procedimento penale contro i dirigenti della società Messinambiente a cui il Comune di Messina ha affidato l’incarico di provvedere allo smaltimento dei rifiuti e preannuncia che si costituirà parte civile al processo che avrà inizio il prossimo 5 luglio.20141210_161611

L’associazione invita tutti i cittadini messinesi a entrare nel processo come parti offese per chiedere il risarcimento del danno patito da ciascuno, a causa dei danni arrecati alla città attraverso una serie di illeciti che li hanno penalizzato in modo diretto. Gli interessati possono visionare il sito www.codicisicilia.com per essere aggiornati sulle modalità per aderire alla class action o a telefonare al numero 388.8929545”.

Ieri sera due cassonetti colmi di rifiuti sono stati dati alle fiamme da ignoti ieri sera in via San Cosimo. “Questo deve essere classificato come un atto di inciviltà -dichiarano gli avvocati Melita Cafarelli e Manfredi Zammatato, rispettivamente responsabile della delegazione territoriale e  segretario regionale dell’Associazione Codici, Centro per i diritti del Cittadino – sicuramente non può essere la soluzione risolvere la mancata raccolta dei rifiuti nella nostra città”. Ormai da diverse settimane si stanno accumulando, per ragioni non chiare, enormi quantitativi di rifiuti lungo i margini delle strade, in corrispondenza dei cassonetti, da ogni parte del territorio della città di Messina, rendendo la situazione insostenibile.

Non è possibile attendere che siano avviati i piani per la realizzazione del nuovo impianto di Pace o che si realizzi un progetto per l’incremento della raccolta differenziata e di creazione di un’azienda multiservizi – dichiarano ancora Cafarelli e Zammatato-  ma occorre fronteggiare con decisione la situazione attuale, non più gestibile con strumenti ordinari e sicuramente, con l’approssimarsi delle giornate più calde, si rischia di determinare una condizione di emergenza di particolare gravità per il rischio di diffusione di miasmi, epidemie, infezioni, incendi che possono derivare dal permanere dei rifiuti lungo le vie cittadine”.

Messina. Rifiuti, Associazione Codici pronta a class action

Caos rifiuti Salemi: l’Ass. Codici a fianco dei cittadini stanchi delle tonnellate di rifiuti che deturpano la Città da mesi

20141210_161611.jpgC’era una volta la città dei pani e della pietra “campanedda”, oggi purtroppo accanto a queste due eccellenze bisogna annoverare anche altre “bellezze” poco invidiabili, ossia montagne di rifiuti che deturpano le vie della cittadina, soprattutto delle sue periferie.

Purtroppo, non si tratta di una trovata pubblicitaria per attirare maggiori turisti, ma dell’esempio lampante di un fallimento nelle scelte di politica ambientale effettuate a tutti i livelli di governo.

“Ciò che sta vivendo oggi  Salemi, spiega l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale di CODICI, non può definirsi un’emergenza, ma una catastrofe annunciata, figlia di scelte passate ed attuali sbagliate e prive di un minimo di programmazione rispetto alla prevedibile ed attuale situazione di criticità”.“Ed infatti, il non aver puntato da subito sulla raccolta differenziata, così come fatto virtuosamente da altri Comuni limitrofi, ha indubbiamente contribuito, insieme ad altre concause, all’attuale situazione di non ritorno che sta vivendo la Città di Salemi”. “ Il tempo dei tavoli programmatici e delle chiacchere è terminato, i cittadini hanno diritto ad ottenere risposte e soluzioni concrete rispetto ai gravi disagi che stanno ingiustamente subendo”.“ In considerazione di ciò, l’associazione CODICI, conclude l’Avv. Roberto Rapallo, si adopererà con tutti i mezzi di cui dispone al fine di dare voce ai cittadini esasperati e stanchi attraverso alcune iniziative, in corso di programmazione, volte ad esortare una  rapida soluzione dell’attuale criticità ed a tutelare, in tutte le sedi a ciò preposte, i diritti lesi degli utenti”. Tutti coloro che volessero sostenere e seguire le  varie iniziative  a tutela del cittadino-utente promosse da CODICI possono recarsi presso la sede territoriale di Salemi in Via Asaro 12  o chiamare, durante le ore pomeridiane, il seguente numero 0924 982075.

Grande soddisfazione per la manifestazione tenutasi sabato davanti alla Casa Circondariale di Messina organizzata dall’UGL Polizia Penitenziaria

Grande soddisfazione per la manifestazione tenutasi sabato davanti alla Casa Circondariale di Messina organizzata dall’UGL Polizia Penitenziaria

“Il successo raggiunto sabato 18 Giugno rappresenta solo l’inizio di una battaglia che l’Associazione Codici ha intrapeso accanto alla Polizia Penitenziaria”. E’ quanto dichiarano l’Avv. Melita Cafarelli, responsabile della delegazione territoriale di Messina, presente  alla manifestazione e dall’Avv. Mandredi Zammataro, segreterio regionale dell’Associazione Codici Sicilia.

“Condividiamo pienamente le ragioni per cui il personale di Polizia Penitenziaria ha manifestato oggi. È inammissibile che in una struttura pubblica siano presenti 250 mq di eternit, che costituiscono un grave pericolo sia per tutte le persone che svolgono attività lavorativa all’interno della struttura penitenziaria messinese alle dipendenze di una Pubblica Amministrazione ma soprattutto per tutta la cittadinanza messinese. La nostra Associazione, che si batte per promuovere azioni volte a garanzia della legalità e della sicurezza del cittadino, si impegna a portare avanti una campagna di sensibilizzazione per garantire i diritti dei lavoratori che hanno manifestato oggi e che ogni giorno operano per la sicurezza del cittadino”.
L’Associazione Codici preannuncia che saranno intraprese azioni giudiziarie e non solo volte a rendere note e denunciare tutte le eventuali irregolarità riscontrate.
Messina:  Codici vicina agli agenti della Polizia Penitenziaria

Messina: Codici vicina agli agenti della Polizia Penitenziaria

“Anche l’Associazione Codici parteciperà alla manifestazione davanti al Casa Circondariale di Messina prevista per il prossimo 18 giugno insieme all’UGL Polizia Penitenziaria”. È quanto dichiarano il Segretario Regionale dell’Associazione Codici Sicilia, Avvocato Manfredi Zammataro e l’Avvocato Melita Cafarelli, responsabile della sede territoriale di Messina dell’Associazione Codici Sicilia.
Ancora una volta gli agenti di Polizia Penitenziaria che prestano servizio all’interno della Casa Circondariale di Messina sono costretti a subire, vedere negati i propri diritti di dipendenti pubblici ed a lavorare in un ambiente connotato da ostilità e prevaricazione.

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“Diverse segnalazioni sono giunte alla Segreteria Provinciale dell’Associazione Codici Sicilia di Messina da parte del personale della Polizia Penitenziaria di Messina – continuano gli Avv.ti Zammataro e Cafarelli – i quali rivendicano l’applicazione dei principi del buon andamento, della trasparenza e dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione. Purtroppo, veniamo a conoscenza di comportamenti reiterati nel tempo”.
Dalle segnalazioni fatte dagli agenti di Polizia Penitenziaria sembrerebbe che siano state commesse violazioni di legge e di circolari ministeriali, anomalie nell’organizzazione dei servizi di piantonamento presso il reparto detentivo dell’Ospedale Papardo di Messina, scarsa organizzazione delle risorse umane, gravi disfunzioni per quanto riguarda la gestione, la tenuta e la tutela dei documenti amministrativi aventi una certa rilevanza (relazioni di servizio, rapporti disciplinari, documenti inoltrati da avvocati, ecc….), mal custoditi ed esposti alla mercè di chiunque, in spregio ai principi di riservatezza e del buon andamento della Pubblica Amministrazione.
L’Associazione Codici Sicilia che si pone come scopo fondamentale quello di garantire il rispetto delle leggi e di promuovere azioni sociali e legali contro ogni forma di violazione delle leggi dello Stato, a tutela del cittadino lavoratore garantendo il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, raccoglie le numerose segnalazioni fatte a gran voce dagli agenti di Polizia Penitenziaria di Messina che ogni giorno presta la propria attività lavorativa per garantire il rispetto della legalità e della sicurezza di tutti i cittadini, dimostrando la propria professionalità e l’alto senso del dovere.