OPERAZIONE NERO INFINITO: IL PLAUSO DI CODICI, OBIETTIVO LEGALITA’ E ANVU

OPERAZIONE NERO INFINITO: IL PLAUSO DI CODICI, OBIETTIVO LEGALITA’ E ANVU

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Un plauso alla brillante operazione condotta dalla Polizia di Stato su ordine della Procura della Repubblica di Catania che ha consentito l’arresto di sei presunti usurai svelando un giro di migliaia di euro. Ciò che riteniamo inoltre più’ importante sottolineare è il ruolo decisivo che ha avuto la testimonianza di una delle vittime che ha consentito con le sue dichiarazioni di avviare le indagini. Dimostrazione questa che la denuncia è uno strumento fondamentale per sconfiggere un fenomeno devastante come quello usuraio. Preannunciamo che ci costituiremo parte civile nel processo per chiedere che gli autori di tali crimini vengano puniti.
Lo affermano in una nota congiunta le associazioni CODICI, OBIETTIVO LEGALITÀ e ANVU (Associazione Nazionale Vittime di Usura)

TRAPANI: AL VIA PROCESSO PER ESTORSIONE

Si è tenuta oggi la prima udienza preliminare dinanzi al GUP di Trapani, Dr. Emanuele Cersosimo, di un processo  a carico di otto soggetti tutti accusati in concorso fra loro a vario titolo dei reati di estorsione, truffa e due di loro del reato di illecito trattamento dei dati personali. Oggi peraltro è stata anche depositata una attività integrativa di indagine da parte della Procura. Il procedimento scaturisce da una  indagine complessa condotta dalla sezione Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza di Trapani, condotta nei confronti di una società trapanese in accomandita semplice, in particolare del rappresentante legale e un socio della stessa sas, il responsabile della contabilità, il responsabile del personale, un consulente del lavoro ed un promotore finanziario. Un vero e proprio sodalizio criminoso il cui dominus è ritenuto T.M. di Erice di 44 anni, socio accomandante, che minacciava il licenziamento nel caso in cui i lavoratori/dipendenti non avessero consegnato una parte dello stipendio, compreso il tfr, che figurava in busta paga, “non mancando di attuare le proprie intimidazioni nei confronti degli impiegati indifesi, molti dei quali stranieri,  e quindi terrorizzati dall’eventualità di perdere il posto di lavoro, così come evidenziato nella richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero, Dott.Andrea Norzi. Tra le persone offese, per il reato di truffa, figura anche la Nino Castiglione s.r.l. che aveva concluso con la medesima società, un contratto di appalto per la fornitura di servizi vari.

Le 21 persone offese sono state individuate nei lavoratori della sas molti dei quali hanno preannunciato la costituzione di parte civile con i rispettivi legali. Tra queste, già individuata tra le persone offese anche l’associazione Codici. – Centro per i Diritti del Cittadino che, tramite l’Avvocato Vincenzo  Maltese, ha comunicato la costituzione parte civile.

“L’Associazione è legalmente riconosciuta e iscritta nel’apposito albo Prefettizio, tra quelle che prestano assistenza alle vittime di estorsione e usura, peraltro attività che rientra nel nostro Statuto nazionale e regionale, commentano gli Avv. Manfredi Zammataro, Segretario regionale di Codici.., e l‘Avv. Vincenzo Maltese di Codici.. Trapani. Prendendo spunto da tale vicenda, concludono i legali, il nostro invito rivolto a tutti i lavoratori, è quindi di denunciare ogni forma di violenza, minaccia o intimidazione, abuso o privazione che dir si voglia, posta in essere in danno di soggetti deboli, in questo caso i lavoratori stessi, azioni che vanno a violare i diritti della persona deterninando il più delle volte situazioni di sofferenza.

Vista la rinuncia al mandato da parte di uno dei difensori degli imputati, il processo è stato rinviato al 22 marzo prossimo dove, verosimilmente si discuteranno alcune richieste preliminari.

 

OPERAZIONE ANTIMAFIA: IL PLAUSO DI CODICI E OBIETTIVO LEGALITA’

OPERAZIONE ANTIMAFIA: IL PLAUSO DI CODICI E OBIETTIVO LEGALITA’

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“Oggi è l’anniversario dei trent’anni dell’inizio del maxi processo a Cosa Nostra e Catania lo celebra con un’imponente operazione che ha consentito, grazie al lavoro della Procura della Repubblica di Catania, della Dda e dei Carabinieri di Catania, l’arresto di oltre 100 persone affiliato o vicine al clan Laudani. Cosca tra le più spietate e sanguinarie della provincia etnea. Inquietante elemento emerso dalle indagini è la capacità di infiltrazione dimostrata dal clan all’interno del sistema delle istituzioni. Dimostrazione questa che contro questi fenomeni non bisogna mai abbassare la guardia. Operazioni come queste però dimostrano che lo Stato vince sempre conto la mafia e il malaffare”. Lo affermano in una nota congiunta i componenti delle associazioni Codici – Centro per i Diritti del Cittadino e Obiettivo Legalità.

Catania, Iacp richiede pagamenti dei canoni scaduti: è polemica

Catania, Iacp richiede pagamenti dei canoni scaduti: è polemica

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CATANIA. Diffide di pagamento fino a 40 mila euro per canoni di locazioni scaduti firmate dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania. Il rischio in caso di mancato versamento è lo sfratto. Lo segnala Codici che sta assistendo diversi inquilini dell’Iacp etneo.

Secondo l’associazione di consumatori “in molti dei casi sembrerebbe che le somme non siano dovute perché ampiamente prescritte” visto che negli anni scorsi “non sarebbe stata notificata agli inquilini la richiesta di pagamento, atto interruttivo della prescrizione”. “Chiediamo all’Iacp di cessare questo comportamento che noi valutiamo come illegittimo – afferma Manfredi Zammataro, segretario regionale dell’associazione – Codici consiglia di effettuare gli opportuni approfondimenti prima di firmare eventuali rateizzazione e quindi attestare il riconoscimento del debito proposto dall’Iacp”. La questione inoltre, annuncia il segretario di Codici, sarà segnalata alla Procura della Corte dei Conti per “verificare l’eventuale danno erariale causato dal non aver agito per la riscossione dei crediti nei tempi e nei modi previsti dalla legge con la conseguente prescrizione di tali somme”.

 

Fonte: http://catania.gds.it/2016/02/02/catania-iacp-richiede-pagamenti-dei-canoni-scaduti-e-polemica_469406/

Salemi: Codici in prima linea di fronte ai problemi con le bollette idriche EAS

Salemi: Codici in prima linea di fronte ai problemi con le bollette idriche EAS

Si  è tenuto venerdì pomeriggio presso la sala convegni del centro AVIS l’incontro organizzato dai legali dell’associazione  CODICI Centro per i Diritti del Cittadino.  Dopo una breve introduzione sull’argomento il segretario regionale avv. Manfredi Zammataro e l’avv. Vincenzo Maltese hanno illustrato tutte le battaglie che l’associazione sta portando avanti in tutte le sedi preposte  in  ogni settore a tutela dei diritti degli utenti e consumatori. “Non possiamo più permettere, commentano gli avvocati Manfredi Zammataro e Vincenzo Maltese, che un sistema idrico  che in tutta Sicilia cede strutturalmente, causando inquinamenti e danni alla viabilità, pretenda con la sua gestione amministrativa il pagamento di fatture fuori da ogni logica applicando conteggi presuntivi ormai travolti da illegittimità da parte dei giudici e della giurisprudenza di merito. Per questo, oltre alle iniziative già notificate agli organi di controllo (Autorità garante per la Concorrenza e del mercato – AGCM) CODICI sta avviando le dovute azioni civili nelle sedi giudiziarie di competenza. 
“Dinanzi a tanto,  ha spiegato in particolare l’avv.  Vincenzo Maltese segretario di codici Trapani, al pari dei numerosi cedimenti strutturali della rete idrica dei vari Comuni, ci si chiede come possano alcune amministrazioni pensare di gestire in proprio il sistema idrico (il riferimento è Custonaci) specie  se queste ad oggi vantano ancora migliaia di euro da EAS  per gli interventi in via sostitutiva o per i canoni fognari e depurativi mai riversati alle casse comunali. 
“Sarebbe  una scelta da  valutare attentamente per non diventare paradossale,  concludono  Zammataro e Maltese, che forse oggi, anche per la parte amministrativa da avviare, avrebbe più costi a carico dei cittadini contribuenti che benefici”.
Per l’occasione, ha partecipato anche il responsabile della sede di Vita, Avv. Pasquale Perricone e si è anche inaugurata la sede locale di Salemi il cui referente sarà l’avv. Roberto Rapallo. 

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LICATA: ABUSI IN COMUNITÀ PER MINORI, CODICI PARTE CIVILE AL PROCESSO

LICATA: ABUSI IN COMUNITÀ PER MINORI, CODICI PARTE CIVILE AL PROCESSO

 

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LICATA (AGRIGENTO)  – L’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino è stata ammessa insieme all’associazione Obiettivo Legalità dal Tribunale di Agrigento come parte civile nel processo sul caso di abusi subiti da alcuni minori affetti da disturbi comportamentali all’interno della Comunità alloggi “Isidoro” di Licata, in provincia di Agrigento. Il processo è entrato nel vivo del dibattimento: nel corso dell’udienza, infatti, sono state depositate dalle parti le fonti di prova ed è stata chiesta l’ammissione delle perizie. Il reato ipotizzato dalla magistratura a carico degli operatori sociali è violenza sessuale. Gli imputati, secondo una ricostruzione degli inquirenti, avrebbero “approfittato di soggetti inermi e indifesi”.

“Una storia raccapricciante in danno di minori indifesi”, commenta l’avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Codici – Centro per i diritti del Cittadino. “Per quanto ci riguarda faremo la nostra parte al fianco dell’accusa per far sì che i responsabili di questi orribili crimini possano essere condannati. Codici ancora una volta – aggiunge il segretario Zammataro – viene riconosciuta portatrice di interessi a tutela dei soggetti deboli della nostra società”. “L’associazione – dichiara invece l’avvocato Giovanni Crimi dell’ufficio legale di Codici – per evitare che si ripetano casi simili, invita le istituzioni e gli enti che operano nel settore dell’assistenza a prestare la dovuta vigilanza affidando compiti così delicati a persone qualificate. L’ufficio legale dell’associazione sta elaborando un disegno di legge che prevede maggiori controlli a tutela dei soggetti fragili”.