da staff | Ott 30, 2015 | Senza categoria
TRAPANI – Condanna a nove anni per don Sergio Librizzi, l’ex direttore della Caritas di Trapani accusato di concussione e violenza sessuale. La sentenza è stata emessa nel pomeriggio dal gup Antonio Cavasino. Nel corso della sua requisitoria il pm Tarondo aveva chiesto per don Librizzi una condanna a 10 anni, mentre l’avvocato di don Librizzi, Donatella Buscaino, aveva chiesto l’assoluzione.
Il sacerdote, arrestato nel giugno dello scorso anno dalla sezione di pg della forestale, avrebbe preteso prestazioni sessuali in cambio del riconoscimento dello status di rifugiato politico. Librizzi, infatti, era membro della commissione territoriale chiamata ad esaminare le richieste degli immigrati. Ad inchiodarlo le “cimici” collocate nella sua automobile che hanno registrato 8 casi di rapporti con i giovani immigrati.
fonte: www.livesicilia.it
da staff | Ott 30, 2015 | Senza categoria
Dodici associazioni di consumatori – Adusbef, Asso-Consum, Cittadinanzattiva, Codacons, CTCU, Federazione Confconsumatori-ACP, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Codici e Casa del Consumatore) – hanno presentato alla Banca d’Italia un documento con commenti, proposte e richieste di modifica alla bozza di delibera del CICR, attuativa del nuovo articolo 120 t.u.b. che dal 1° gennaio 2014 vieta l’anatocismo nei rapporti bancari.
La delibera del CICR, secondo le associazioni, deve adottare le soluzioni che confermino il divieto di anatocismo nei rapporti bancari. Il divieto oramai rappresenta un punto fermo cui il CICR si deve adeguare, e la delibera deve fornire un quadro giuridico stabile che non consenta alle banche facili scappatoie innescando un contenzioso di massa che sarebbe dannoso per tutto il sistema. Il ritardo con il quale è stata presentata la proposta di delibera ha certamente alimentato comportamenti elusivi di tutte le banche che devono cessare immediatamente ed essere sanzionati. Le associazioni chiedono che vengano confermati:
– il divieto di anatocismo, così come interpretato dalla giurisprudenza;
– la contabilizzazione annuale degli interessi;
– la previsione del termine minimo di 60 giorni per il pagamento.
Deve quindi cessare l’anatocismo automatico e preventivamente pattuito che rappresenta un ostacolo alla trasparenza dei mercati e un moltiplicatore del debito da interessi. Alcune proposte presenti nella bozza di delibera sono illegittime e/o inopportune e richiedono una modifica:
– deve essere esplicitato che l’intera delibera si applica anche agli interessi di mora;
– le eventuali convenzioni per l’addebito sul conto degli interessi non pagati devono essere successive di sei mesi al momento in cui gli interessi sono divenuti esigibili, devono essere redatte in forma scritta e accompagnate da specifici obblighi informativi;
– le autorizzazioni a imputare le nuove rimesse a pagamento degli interessi nei conti affidati devono essere successive di sei mesi al momento in cui sorge l’obbligo di pagamento degli interessi;
– è necessario esplicitare che le sole nuove norme della delibera (contabilizzazione annuale, termine di esigibilità, ecc.) entreranno in vigore dal 2016, in quanto il divieto di anatocismo è invece vigente dal 1° gennaio 2014.
Dopo oltre 15 anni di contrapposizioni tra il legislatore e la giurisprudenza e dopo anni di un esteso contenzioso, le associazioni auspicano che il CICR voglia adottare le modifiche proposte che potranno delineare finalmente un quadro regolamentare stabile e conforme alla decisione politica di vietare l’anatocismo bancario.
FONTE:
http://www.spazioconsumatori.tv/comunicati-stampa/item/848-la-richiesta-di-12-associazioni-di-consumatori-alla-banca-d-italia
da staff | Ott 30, 2015 | Senza categoria
L’ Associazione è un Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ONLUS, il cui scopo è quello di intraprendere ogni attività culturale, politica e giuridica tesa alla promozione, all’attuazione e alla tutela dei diritti del cittadino. Riconosciuta presso il Ministero delle Attività Produttive, promuove e favorisce una politica di tutela e di informazione in favore dei consumatori. È Associazione nazionale antiusura e antiracket, riconosciuta dal Ministero dell’Interno e si prodiga nell’assistenza e solidarietà ai soggetti danneggiati da attività estorsive e dall’usura.
L’associazione, oltre alla sede ufficiale, aprirà uno sportello di ascolto diretto a cui i cittadini potranno rivolgersi per segnalare ogni tipo di disservizio, dalle bollette pazze a casi di malasanità, a truffe, a casi di usura, o anatocismo bancario o comunque ogni disservizio che leda i diritti del cittadino. A comporre il consiglio direttivo saranno Roberta Germanà, Agata Di Seri, Eleonora Balzo, Dino Vullo, Calogero Gioia e Nino Cammarata. “Uno degli argomenti che intenderemo affrontare – affermano i soci- fin da subito, è la questione sanità; a breve presenteremo un dossier che riguarda i tempi di attesa per gli esami clinici nella Provincia di Enna, e in un momento in cui si paventa la chiusura di diversi ospedali, tra cui il “Chiello” di Piazza Armerina, certamente potremo fornire ulteriori elementi di riflessioni a chi fino ad oggi è apparso “distratto e frettoloso” sulla questione. L’associazione CODICI di Piazza Armerina sarà presente alla manifestazione contro la chiusura dell’ospedale che si terrà venerdi 30 novembre e in ogni ulteriore azione a tutela del diritto alla salute”.
da staff | Ott 29, 2015 | Senza categoria
Valeria Lembo, 34 anni, fu uccisa da una dose letale di un medicinale chemioterapico la Vinblastina, somministrata in misura dieci volte superiore rispetto al quantitativo idoneo (90 milligrammi anziché 9), al Policlinico di Palermo.
Le persone coinvolte sono le seguenti : Palmieri Sergio, Alberto Bongiovanni, Laura Di Noto, Gioacchino Mancuso, Clotilde Guarnaccia, Elena Demma, la negligenza, superficialità e imprudenza dell’ operato delle suddette persone, ha portato al triste evento.
Codici chiede la condanna per tutti gli imputati e ritira la costituzione Parte Civile nei confronti di Gioacchino Mancuso, in quanto era semplicemente il “dattiloscrittore” delle prescrizioni interne, che poi da “prassi” dovevano essere supervisionate e firmate dagli specializzandi ( invece che dal primario o dai medici interni ).
“ La nomina a primario di Palmeri, poco dopo i fatti, stride sensibilmente con quanto avvenuto, e dire semplicemente stride, è solo un atto di buona educazione nei confronti del lettore” concludono Ivano Giacomelli e Manfredi Zammataro, Segretario Nazionale e Regionale di Codici
da staff | Ott 28, 2015 | Senza categoria
“Apprendiamo con stupore della scelta del governo inglese prima e di quello italiano dopo di ritirare il certificato di conformità per alcuni prodotti realizzati dalla nota ed importante azienda brasiliana SILIMED,colosso industriale in materia di protesi e materiali per uso medico. La comunicazione della sospensione temporanea è stata data dall’autorità tedesca Zlg (Autorità centrale dei Laender per la salute, i farmaci e prodotti sanitari) che ha informato tutte le autorità competenti dell’Unione europea circa la sospensione del certificato CE per i dispositivi medici prodotti dalla Silimed. Secondo quanto rilevato dal TUV infatti la scelta di revocare il certificato di conformità sarebbe nata proprio dall’aver riscontrato la presenza di residui di materiale non previsto sulla superficie di alcuni prodotti che pertanto non possono più definirsi conformi alla direttiva Europea 93/42/EEC”.
Lo afferma in una nota il segretario regionale del CODICI –Centro per i Diritti del Cittadino- Manfredi Zammataro.
“E’ indubbio –prosegue Zammataro- che tale situazione ci allarma parecchio perché si tratta di prodotti utilizzati per svariate tipologie di interventi chirurgici e che pertanto potenzialmente potrebbero essere stati utilizzati su svariate migliaia di pazienti siciliani.
Ad oggi infatti i dispositivi per i quali è stato sospeso il certificato sono:
- Impianti di silicone per chirurgia plastica: impianti mammari, pettorali, dei glutei, dei polpacci, per la chirurgia della mano, facciali, del naso, espansori tissutali, fogli in silicone con rinforzo per la chirurgia della mammella.
- Chirurgia bariatrica: bendaggi gastrici e palloncini.
- Impianti per urologia: impianti dei testicoli, del pene, conformatori vescicali, costrittori periuretali, tubi per ipospadia, stent vaginali
- Impianti di silicone per chirurgia generale.
- Dispositivi per misurazione di impianti di silicone.
Noi – conclude Zammataro – vogliamo vederci chiaro in questa vicenda e quindi, in attesa che il Ministero della Salute concluda gli accertamenti per stabilire se ci siano rischi per la salute, come associazione a tutela del diritto alla salute dei cittadini e degli utenti, depositeremo un esposto indirizzato a tutte le Procure della Repubblica della Sicilia e contestualmente invieremo una istanza di accesso agli atti indirizzata ai vari ospedali siciliani per conoscere il numero di pazienti a cui sono stati impiantati tali materiali.
Intanto invitiamo coloro che hanno avuto impiantati prodotti realizzati dalla SILIMED a mettersi in contatto con la nostra associazione per raccontare la propria storia telefonando al numero 320.2281052 o scrivendo asportellocodici.catania@gmail.com
da staff | Ott 24, 2015 | Senza categoria
I telefoni dell’associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino- nelle ultime ore sono stati presi d’assalto: diversi utenti infatti hanno denunciato la situazione estenuante che stanno vivendo nell’aereoporto di Fontanarossa a Catania. Le segnalazioni riguardano un ritardo prolungato sul volo FR4851 Catania-Roma operato da Ryanair.
CODICI condanna duramente tale comportamento del tutto irrispettoso nei confronti dei tanti passeggeri, molti dei quali costretti a viaggiare per motivi di lavoro e di salute.
Per tale ragione, il CODICI sta preparando un esposto da inviare all’Enac per chiedere spiegazioni su quanto accaduto e ricorda che i passeggeri hanno diritto al rimborso integrale del costo del biglietto o in alternativa, alla protezione in altri voli. Oltre a un indennizzo economico se l’orario di atterraggio supera di tre ore quello previsto. In caso di ritardo è diritto del passeggero avere assistenza, alloggio e pasti, anche successivamente rimborsabili. Invitiamo coloro che ritengono aver subito danni a contattare, lo Sportello del Viaggiatore di Codici al numero 3202281052. Lo afferma in una nota l’Associazione CODICI- Centro per i Diritti del Cittadino-