da staff | Gen 26, 2017 | Senza categoria
L’Associazione CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, facente parte di RETE CONSUMATORI ITALIA è l’ Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale degli interessi e dei diritti dei consumatori e degli utenti, ed iscritta nel registro di cui all’art. 137, D. Lgs. 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo).
Da mesi il rappresentante sindacale degli impiegati dell’Ufficio del Giudice di Pace di Trapani, aveva segnalato al Presidente del Tribunale, affinché venisse inoltrato al Ministero di Giustizia, i disservizi che subiscono da mesi: impianto di climatizzazione e di riscaldamento non funzionanti da mesi. Così stanchi di non ricevere alcun riscontro da parte del competente Ministero, si sono adesso rivolti all’associazione di tutela del cittadino – CODICI.
“A causa del freddo intenso di questi giorni, gli impiegati sono stati costretti ad “attrezzarsi” con stufe elettriche per mitigare la temperatura delle stanze, senza nascondere che tali criticità creano non pochi disagi nello svolgimento delle attività lavorative degli stessi impiegati, spiegano gli Avvocati Manfredi Zammataro, segretario regionale del CODICI e Vincenzo Maltese segretario del CODICI Trapani.
Pertanto, dopo un primo passaggio e con il consenso del Presidente del Tribunale di Trapani, dott. Andrea Genna, al quale l’Avv. Vincenzo Maltese ha debitatamente rappresentato l’inizitiva da intraprendere per tutelare il diritto alla salubrità dell’ambiente lavorativo, è stato inviato un sollecito al MINISTERO della GIUSTIZIA – Dipartimento Organizzazione Giudiziaria, personale e servizi, competente per materia, ad attivarsi per risolvere la grave situazione di disagio, adottando i provvedimenti necessari ed indifferibili, se del caso anche urgenti, al fine di garantire adeguate condizioni di lavoro, nonchè a comunicare all’associazione entro 30 giorni, eventuali motivi di ritardo o di impedimento ad intervenire presso gli Uffici del Giudice di Pace di Trapani
La nota di sollecito è stato trasmessa per opportuna conoscenza anche al Presidente del Tribunale e al Prefetto di Trapani.
da staff | Gen 26, 2017 | Senza categoria
“Il no profit in Italia, impegno civile e opportunità per la psicologia”. Questo il titolo del seminario rivolto agli studenti di Psicologia che si è svolto lo scorso 20 gennaio presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Catania.
Al seminario, oltre al Prof. Salvatore Castorina, Docente ordinario di Clinica psicodinamica e Segretario dell’Associazione Obiettivo Legalità, hanno preso parte la Dott.ssa Maria Grazia Anzalone, Presidente del Consiglio Direttivo Provinciale dell’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla e l’Avv. Manfredi Zammataro, in qualità di Presidente Regionale di CODICI, Centro per i diritti del cittadino.
All’incontro, al quale hanno partecipato moltissimi studenti, è stata sviscerata con attenzione la costante crescita delle associazioni del terzo settore ed è stata paventata ai partecipanti l’idea che si possano creare ambiti di crescita professionale non indifferenti all’interno di associazioni che lavorano in questo campo. “Negli ultimi anni si sono, infatti, moltiplicate le possibilità di crescita professionale all’interno delle organizzazioni no profit e del terzo Settore – afferma L’avv. Zammataro – di fatto esse si collocano al secondo posto, dopo la Pubblica Amministrazione, come datori di lavoro in Italia”.
Nella prima parte della mattinata il Prof. Castorina ha analizzato, sotto il profilo accademico, le ragioni che spingono gli individui a prestare azioni di volontariato e i vantaggi che chi intraprende la professione da psicologo potrebbe trarre da esperienze di questo tipo.
Il Prof. Castorina ha inoltre parlato della sua esperienza all’interno dell’associazione Obiettivo legalità. Questa realtà associativa consta di un centro di ascolto e offre supporto psicologico, oltre che legale, per diverse problematiche che spaziano dall’antiracket al gioco d’azzardo per arrivare fino alle vittime di violenza.
Per analizzare a fondo le diverse opportunità sono inoltre intervenuti la Dott.ssa Anzalone e l’ Avv. Zammataro che hanno descritto a livello fattivo le loro esperienze.
La Dott.ssa Anzalone, Presidente del Consiglio direttivo Provinciale dell’AISM, ha coinvolto la platea parlando della sua esperienza all’interno dell’associazione che ha contribuito in maniera determinante nello svolgimento e nella percezione della sua professione di medico. Ha inoltre sottolineato la serietà che bisogna manifestare svolgendo l’attività da volontari all’interno di associazioni, che come la sua, hanno a che fare con problematiche che coinvolgono in toto la vita del malato e di chi lo circonda, evitando la sindrome da “crocerossina” a vantaggio di un atteggiamento umano sì ma professionale prima di tutto.
Il terzo e ultimo intervento è stato quello dell’Avv. Zammataro, Presidente Regionale dell’associazione dei consumatori CODICI. Quest’ultimo ha presentato agli studenti le diverse problematiche di cui si occupa l’associazione e l’importanza che negli anni ha assunto sotto il profilo di tutela dei cittadini e di tutte quelle persone che vedono giornalmente lesi i loro diritti.
Gli studenti hanno partecipato attivamente al seminario ponendo domande e condividendo esperienze maturate all’interno di organizzazioni di questo tipo. “Incontri come questo sono fondamentali – dichiara l’Avv. Zammataro – soprattutto perché la maggior parte dei cittadini non è a conoscenza di tutte le attività che giornalmente le associazioni svolgono a loro tutela sotto diversi profili e ambiti. Auspichiamo di poterne organizzare diversi in altre sedi coinvolgendo tutti gli attori principali dei processi che riguardano la sfera del volontariato e dell’associazionismo”.
da staff | Gen 24, 2017 | Senza categoria
CODICI: c’è ancora tempo per i soci truffati per costituirsi parte civile nel processo e chiedere il risarcimento dei danni.
È stata rinviata a marzo l’udienza per il procedimento penale contro i vertici degli Istituti Finanziari BCC Credito Aretuseo, BCC Credito di Pachino e la Federazione Siciliana delle Banche di Credito Cooperativo presunti responsabili, secondo le indagini condotte dalla Procura di Siracusa, della truffa che avrebbe danneggiato circa 1200 soci dell’Istituto di credito.
Per tale ragione l’Associazione CODICI, impegnata da tempo nel supporto e nell’assistenza legale delle vittime, segnala ai soci della BCC Credito Aretuseo, assenti all’appello, che è ancora possibile costituirsi al processo al fine di richiedere il risarcimento del danno subito.
Il CODICI, per tramite dei propri legali, avvocati Manfredi Zammataro e Mario Emanuele Campione, durante l’ultima Udienza Preliminare svoltasi il 23 gennaio 2017 presso il tribunale di Siracusa, è stato presente anche in rappresentanza di un numeroso gruppo di soci, vittime della presunta truffa, causata – secondo le risultanze di indagine- dall’avvenuta cessione della BCC Credito Aretuseo alla Banca di Credito di Pachino a costo zero con il conseguente azzeraramento dell’intero capitale investito dai singoli soci.
Numerosi sono stati gli azionisti della BCC Credito Aretuseo che in questi mesi si sono rivolti agli sportelli del CODICI per chiedere assistenza legale volta ad ottenere il risarcimento del danno subito a causa delle condotte criminali attribuite dalla Procura di Siracusa agli odierni imputati.
In seguito a ciò in Udienza Preliminare , l’Associazione CODICI ha annunciato il deposito di una costituzione collettiva di parte civile con richieste risarcitorie per oltre 160.000 euro (cifra questa destinata ad aumentare nel caso di nuove adesioni di soci truffati).
Per ulteriori informazioni ,contattare il 3202281052 o scrivere a segreteria.sicilia@codici.org
da staff | Gen 20, 2017 | Senza categoria
Continuano a giungere segnalazioni da parte di genitori di bambini che frequentano le scuole dell’infanzia ed elementari, di competenza del Comune di Trapani, costretti a comprare finanche le stufe per mitigare le temperature delle aule o più di recente, costretti al trasferimento in altri plessi.
Tutto ciò è assurdo e scandaloso!! Da quanto abbiamo appreso personalmente, in diversi Istituti i riscaldamenti sarebbero fuori uso o malfunzionanti oppure ci sarebbero delle carenze strutturali!
Per come ci è stato riferito, l’amministrazione sarebbe a conoscenza di tali urgenti e necessari interventi da molto tempo. Ci chiediamo i motivi di tale immobilismo… perchè non si è intervenuti per tempo durante il periodo estivo o nel periodo natalizio piuttosto che far subire a genitori e bambini tali disagi?
CODICI chiede se l’amministrazione Damiano in questi anni, si sia attivata o meno con progetti per accedere a bandi al fine di ottenenere finanziamenti e risorse che sarebbero serviti a ristrutturare e mettere in sicurezza le strutture scolastiche.
Vanno giù duro gli avvocati Manfredi Zammataro, segretario dell’associazione di tutela del cittadino CODICI Sicilia e Avv. Vincenzo Maltese, segretario del CODICI Trapani.
“Non possiamo permettere che tale stato di cose abbia a continuare… diverse scuole dell’infanzia e scuole elementari nel territorio comunale non sono fruibili; ieri, ci riferiscono i genitori, i bambini del plesso “Ascanio” di via Ilio sono stati tasferiti temporaneamente alla scuola Don Bosco di Via Mazzini, per non dimenticare della scuola paritaria d’infanzia “G. Polizzi” di viale Marche che si trova da mesi senza riscaldamento, tutte circostanze che creano disagi alle famiglie e agli stessi bambini.
Per questo abbiamo già notificato una DIFFIDA ai sensi dell’art. 3 Legge n.15/2009 (cd legge Brunetta), al Sindaco Damiano, e al dirigente scolastico del I circolo “Leonardo Da Vinci” per la chiusura del plesso “Ascanio” , riservandoci, come previsto dalla citata legge, decorsi 90 giorni e in caso di persistente inottemperanza a porre rimedio con gli interventi dovuti, di ricorrere al Tribunale amministrativo. Lo scopo di tale strumento normativo, che appunto va notificato all’amministrazione e al rappresentante legale della scuola, è prevalentemente quello di assicurare gli standard qualitativi del servizio pubblico secondo i principi di buon andamento della P.A. così come prevede l’art 97 Cost.
Non recederemo di un millimetro su questa vicenda, concludono i due legali, anzi invitiamo a contattarci al numero che abbiamo messo a disposizione dei cittadini 320.2281052 per raccontarci di eventuali disservizi presso le scuole, con l’auspicio che si faccia presto chiarezza sulle condizioni di sicurezza in cui versano gli asili e le scuole elementari del Comune di Trapani”.
La diffida è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto di Trapani e alla Procura della Repubblica.
da staff | Gen 16, 2017 | Senza categoria
Fonte: http://www.marsalanews.it/associazione-codici-ammessa-parte-civile-processo-estorsione/
Le associazioni Codici Onlus e Codici Sicilia sono state ammesse come parti civili in un procedimento per tentativo di estorsione celebratosi il 9 gennaio 2016 dinanzi il Gup del Tribunale di Trapani dr. Antonio Cavasino. Il tentativo di estorsione veniva commesso nei confronti di un ex assicuratore al quale veniva richiesto dagli imputati il pagamento di una consistente somma di denaro per garantirgli la protezione da terzi soggetti.
Lo scorso mese di ottobre le Associazioni erano state ammesse come parti civli dal Gup del Tribunale di Marsala dr. Giuseppe Parrinello in un altro procedimento per estorsione a carico un datore di lavoro accusato di avere corrisposto ai propri dipendenti una retribuzione inferiore rispetto a quella spettante e versando meno contributi previdenziali, prospettando loro anche il licenziamento nel caso di mancata accettazione delle condizioni di lavoro imposte.
Manfredi Zammataro, Segretario Regionale di Codici Sicilia, e l’avv. Giovanni Crimi, patrocinatore nei processi, auspicano che il contrasto e la lotta all’estorsione da parte delle Autorità preposte, soprattutto in provincia di Trapani, diventi ancora più incisiva individuando i colpevoli per sottoporli alle giuste sanzioni e ciò al fine di estirpare un cancro che nuoce senz’altro all’economia e alla società nel suo complesso. Rilevano anche il necessario contributo che le associazioni forniscono per combattere il fenomeno sensibilizzando l’opinione pubblica mediante l’organizzazione di dibattiti ed accompagnando le persone offese anche per tutto il percorso giudiziario.