da staff | Giu 9, 2016 | Senza categoria
Il numero truffa che scala il credito: prestate la massima attenzione. E’ questo l’allarme diffuso oggi dalla associazione di consumatori Codici. Il consiglio?
Meglio non rispondere e bloccare il numero! Se vi capita di ricevere una telefonata sul cellulare da questo numero: 02.80.88.69.27 – recita il comunicato stampa – vi consigliamo di non rispondere! Si tratta, infatti, dell’ennesimo numero truffa ai danni dei consumatori, capace di scalare tutto il credito residuo dalla vostra scheda telefonica. Numerose sono le segnalazioni degli utenti, apparse anche in rete e su diversi giornali.
Accettando la telefonata da questo numero si potranno verificare due possibili situazioni ingannevoli: o non si sente alcuna voce; oppure risponde un operatore che spaccia la telefonata come un’offerta promozionale per un contratto di telefono o luce. Così il gioco è fatto: più tempo resterà aperta la chiamata, maggiore sarà il credito sottratto.
FONTE: http://www.ilvimercate.org/dalla-brianza/1140-attenzione-al-numero-che-vi-frega-tutto-il-credito.html
da staff | Giu 7, 2016 | Senza categoria
E’ stata inoltrata in questi giorni all’AEEGSI una segnalazione da parte dell’Associazione
CODICI. riguardante i frequenti e periodici disservizi subiti dagli utenti del servizio idrico.
Ed invero, alla recente interruzione della distribuzione idrica protrattasi per oltre quaranta giorni bisogna aggiungere altri fastidiosi disagi patiti dai cittadini.
In particolare, si fa riferimento sia alla distribuzione di acqua contenente alte percentuali di sabbia e/o di altre sostanze che rendono la stessa non potabile, sia all’invio, da parte del gestore del servizio, di numerose fatture ormai prescritte o aventi ad oggetto crediti basati su consumi presunti e non effettivi.
“Il perdurante stato di liquidazione nel quale si ritrova l’E.A.S., sostiene l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale di CODICI Salemi, non può costituire una giustificazione dei continui disservizi di cui sono vittima gli utenti, né può suscitare soltanto rassegnazione negli utenti e in tutti coloro che possono avere voce in capitolo”
“In considerazione di ciò, l’Associazione CODICI ha provveduto a segnalare in maniera puntuale alla competente Autorità tali comportamenti pregiudizievoli, richiedendone una loro valutazione sotto il profilo dell’adeguatezza qualitativa del servizio reso dall’Ente gestore”.
“Appare evidente, conclude l’Avv. Roberto Rapallo, che la gestione complessiva della distribuzione idrica risulti da tempo deficitaria ed insufficiente rispetto alle elementari esigenze dei cittadini, pertanto sarebbe auspicabile una presa di posizione da parte dell’ AEEGSI rispetto ai comportamenti segnalati”.
Tutti coloro che volessero sostenere e seguire le varie iniziative a tutela del cittadino-utente promosse da CODICI possono recarsi presso la sede territoriale di Salemi in Via Asaro 12 o chiamare, durante le ore pomeridiane, il seguente numero 0924 982075.
da staff | Giu 5, 2016 | Senza categoria

“dopo l’intervento dell’associazione dei consumatori CODICI il Genio Civile ha annullato il provvedimento illegittimo”
Ennesimo caso di vessazioni ingiuste ed infondate da parte della Pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini – utenti sempre più spesso considerati dalle Pubbliche amministrazioni come veri e propri bancomat.
Ha dell’incredibile, infatti, quanto accaduto all’ufficio Acque Concessioni ed Autorizzazioni del Genio Civile di Catania.
Il caso che alcuni utenti hanno sottoposto all’attenzione dell’associazione dei consumatori CODICI – Centro per i Diritti dei Cittadini, riguarda una ingiunzione fiscale che è stata loro notificata avente ad oggetto pretesi canoni demaniali per utilizzazione irrigua di acque pubbliche per un importo di oltre 4.000 euro.
Fin qui nulla di strano, peccato che il terreno agricolo di questi increduli ed ignari cittadini era stato venduto a terzi nel 2004, ben oltre 10 anni fa!
Solo verso la fine del 2015, dopo ben 17 anni, l’Ufficio Acque Concessioni ed Autorizzazioni del Genio civile di Catania comunicava agli ex proprietari (alcuni ormai deceduti) che la pratica era stata istruita e, pertanto, chiedeva il pagamento dei canoni demaniali per l’utilizzazione dell’acqua maturati dal 1999 ai giorni nostri.
I cittadini si sono resi conto di essere dinnanzi ad una folle pretesa e si sono rivolti al CODICI per essere assistiti. Pertanto, gli avvocati Mario Campione e Manfredi Zammataro, rispettivamente segretario provinciale e regionale del CODICI, hanno prontamente contestato l’illegittima pretesa e presentato opposizione presso la magistratura ordinaria.
Ebbene, a seguito dell’opposizione proposta dai legali del CODICI, il Genio Civile di Catania ha revocato in autotutela il provvedimento ingiuntivo cosi scongiurando una azione esecutiva palesemente ingiusta nei confronti dei cittadini che si sono rivolti al CODICI.
“Rimane il rammarico nel pensare ad una Pubblica Amministrazione che impiega circa venti anni ad istruire una pratica amministrativa e che un giorno di punto in bianco pretenda il pagamento di somme nei confronti di soggetti del tutto ignari alla vicenda – affermano gli avvocati Mario Campione e Manfredi Zammataro. L’associazione CODICI censura duramente questo modo di agire della Pubblica Amministrazione, continuerà a tutelare i cittadini contro tale pretese del tutto illegittime ed invita altresì chiunque si trovasse nella medesima situazione a segnalarlo all’associazione telefonando al numero 320.2281052 oppure inviando una mail a: segreteria.sicilia@codici.org”
da staff | Mag 31, 2016 | Senza categoria
CODICI SICILIA: Stiamo registrando un’impennata di contratti di Energia Elettrica non richiesti e soprattutto mai firmati dai diretti interessati ed in alcuni casi con firme apposte false
“Stiamo registrando un’impennata di contratti di Energia Elettrica non richiesti e soprattutto mai firmati dai diretti interessati”. E’ quanto segnala l’Associazione dei consumatori CODICI -Centro per i Diritti del Cittadino- Sicilia. “tantissimi utenti si stanno giornalmente rivolgendo ai nostri sportelli vedendosi recapitare bollette da venditori con i quali non hanno sottoscritto nessun contr
atto.
“E’ allarmante infatti come il fenomeno delle pratiche commerciali scorrette nel campo del mercato dell’Energia elettrica appare molto diffuso. Ecco i casi più frequenti: operatrici/operatori si presentano porta a porta (spesso in questo caso le vittime prescelte sono gli anziani) facendo firmare, con metodi ingannevoli, un contratto con un altro fornitore. Altre volte il contatto avviene per telefono: all’utente vengono richiesti codice fiscale e il numero e, al momento di una richiesta di maggiori chiarimenti, la comunicazione viene bruscamente interrotta. Quasi sempre i finti incaricati dei gestori promettono sconti o contratti che consentono di bloccare gli aumenti di prezzo di luce e gas. Numerosi sono stati inoltre i casi di utenti che si sono visti recapitare una missiva semplice contenente riferimenti a contratto mai sottoscritti. In questi casi l’associazione ha prontamente inoltrato un reclamo contestando l’avvenuto sottoscrizione del contratto e chiedendo l’immediata interruzione del servizio in quanto mai richiesto e copia conforme del contratto. Ebbene, una volta ottenuta la copia del contratto dal venditore, i consumatori in questione hanno avuto l’amara sorpresa che la firma apposta era stata falsificata. In casi del genere l’Associazione consiglia, fermo restando l’annullamento del contratto, di procedere anche in sede sia civile che penale per ottenere un risarcimento per i danni eventualmente subiti.
“Sul punto si ricorda che la nuova normativa prevede che per i contratti a distanza o stipulati fuori dagli uffici del venditore, al cliente deve essere inviata una lettera di conferma e, soprattutto, che le bollette derivanti da contratti irregolari non sono dovute dal cliente, ad eccezione della sola quota di commercializzazione”.
“La nostra associazione invierà una segnalazione all’Antitrust e all’Autorità per l’Energia e il Gas segnalando tali pratiche commerciali scorrette poste in essere in danno dei consumatori. Per i cittadini che hanno riscontrato problematiche di questo tipo o che vogliano segnalare casi di pratiche commerciali scorrette possono telefonare al numero 320.2281052 oppure inviare una mail a:segreteria.sicilia@codici.org
da staff | Mag 30, 2016 | Senza categoria

CODICI SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE. TANTE LE ADESIONI DELLE VITTIME DEI TRUFFATORI, SI PUÒ ADERIRE ALL’AZIONE COLLETTIVA FINO AL 20 GIUGNO.
CODICI chiede alla BNL di risarcire spontaneamente le vittime di questo raggiro. La Banca non può chiamarsi fuori da questa responsabilità .
Un vero sistema criminale finalizzato alla commissione di una pluralità di reati di falso, ricettazione, sostituzione di persona e truffa. Approfittando della fame di lavoro, veniva posta in essere una associazione criminale, il cui scopo era ingannare giovani in cerca di lavoro, paventando loro l’assunzione presso la Banca Nazionale del Lavoro in cambio di compensi illeciti.
Un sodalizio criminale particolarmente ben organizzato, a capo del quale era la Palone Sabrina, che dirigeva l’attività di tutti i partecipanti alla stessa ed in particolare di Sipari Cristina e Migliolo Francesco, anch’essi figure di riferimento all’interno dell’associazione, che si avvaleva di una fitta rete di “scout” (solo parzialmente individuata) incaricata di individuare i soggetti da ingannare.
L’organizzazione aveva posto in essere una serie di raggiri particolarmente convincenti, e consistevano nell’organizzazione di finte procedure di selezione del personale, che venivano svolte, in orari d’ufficio, anche all’interno della sede centrale della banca BNL, in un’ apposita sala ove i candidati, dopo aver fornito il proprio nominativo alle receptionist della banca BNL, venivano accolti, i loro nomi verificati in una apposita lista, e poi venivano indirizzati ai colloqui dalle stesse receptionist della BNL.
Le vittime erano convinte di partecipare ad una selezione della Banca, e la BNL non ha mai chiarito come possa essere accaduto che un semplice funzionario, spesso spacciandosi con un altro nome, riceveva presso gli uffici della banca con la complicità della portineria
Le numerose vittime di questo raggiro ( sembra oltre 2000) possono aderire all’azione collettiva popolare promossa dal CODICI , costituendosi nel processo con l’assistenza dei legali dell’associazione prendendo contatto al seguente numero 320.2281052 oppure via mail segreteria.sicilia@codici.org
da staff | Mag 27, 2016 | Senza categoria

CATANIA – Il Giudice della Quarta Sezione Civile del Tribunale di Catania Giorgio Marino, ha emesso un’ordinanza con la quale, ha sospeso la provvisoria esecutività di un decreto ingiuntivo riguardante tre contratti di finanziamento con cui una nota banca richiedeva ad un consumatore che versava in una situazione di grave sovra indebitamento il pagamento di oltre 44.000 euro, oltre interessi di mora e spese per compensi professionali.Ebbene, tale ordinanza é stata emessa nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo che è stato promosso dal consumatore, assistito in giudizio dagli avvocati Manfredi Zammataro e Mario Campione del Foro di Catania, a seguito della notifica del decreto ingiuntivo. Il consumatore infatti non appena ricevuto l’atto giudiziario da parte della Banca non si è perso d’animo e si è rivolto immediatamente all’Associazione dei Consumatori CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino- Sicilia per farsi assistere.
I legali nell’atto di opposizione a decreto ingiuntivo hanno evidenziato come i finanziamenti in oggetto fossero viziati dall’abusiva concessione di credito e dalla presenza di tassi di interessi usurai. Censure queste che sono state ritenute idonee dal Giudice a denegare la clausola di provvisoria esecutivà del decreto ingiuntivo. Secondo gli Avvocati Manfredi Zammataro e Mario Campione rispettivamente Segretario Regionale e Provinciale del CODICI Sicilia “Questa ordinanza è un risultato importantissimo in favore consumatori che dimostra per l’ennisima volta come sia fondamentale verificare la legittimità delle richieste bancarie. Sempre più di frequente infatti ci accorgiamo -proseguono Zammataro e Campione- come il rapporto tra consumatore e soggetti erogatori del credito sia caratterizzato da alcuni elementi scatenanti come: la scarsa trasparenza nei rapporti tra i consumatori e i soggetti erogatori del credito, la natura vessatoria di alcune clausole contenute nei contratti e la difficolta di comprensione di quanto scritto nel contratto. Infine nei contratti di finanziamento si rilevano varie anomalie rispetto ai costi della mediazione e agli interessi applicati con commissioni che arrivano a toccare, in alcuni casi, anche il 40 per cento. Ebbene in tali casi le somme pretese dagli Istituti Bancari sono del tutto illegittime e come tali non devono essere pagate”.