Grande novità sui maxi conguagli delle bollette energetiche

Grande novità sui maxi conguagli delle bollette energetiche

E’ un grande passo avanti quello fatto dal Parlamento verso i consumatori: la Camera ha approvato la mozione che blocca i pagamenti di centinaia di maxi bollette con conguagli illegittimi, basati su consumi stimati. Dopo i provvedimenti aperti dall’Antitrust su Eni, Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia ed Enel Servizio Elettrico per pratiche commerciali scorrette e disservizi di ogni tipo, si mobilita anche la politica. Ora tocca al Governo dare il via alla moratoria, in modo da bloccare i pagamenti finché le Autorità competenti non abbiano completato le verifiche sulla condotta degli operatori. bollette“Ma la moratoria non basta! Noi di Codici – commenta Luigi Gabriele, responsabile Affari Istituzionali dell’Associazione – chiediamo urgentemente che l’Autorità (AEEGSI) blocchi tutti i pagamenti relativi agli oneri di misura. Ricordiamo che questa voce (lettura contatore) incide per 1/3 sulle bollette e quindi i distributori di energia e gas percepiscono un pagamento per un’attività che non svolgono e che ha costretto il Parlamento a chiedere una mozione al Governo. Non tollereremo mai più che gli italiani paghino per i disservizi delle multiutility. Riteniamo urgente che il Governo blocchi la cancellazione della tutela (ddl concorrenza)  per evitare il ripetersi di queste rapine autorizzate”.

Ma c’è di più: la mozione della Camera chiede anche al Governo di attivarsi, eventualmente anche a livello legislativo, “stabilendo che, nel caso in cui le autorità competenti ravvisino comportamenti illegittimi da parte dei gestori dei servizi, i consumatori coinvolti non siano obbligati al pagamento dei conguagli considerati errati o delle fatture basate su consumi stimati per le quali il cliente abbia già comunicato i dati sull’autolettura o questi siano stati teleletti, ovvero ricevano tempestivamente il rimborso delle somme eventualmente già versate ma non dovute”.

Infine, il Governo dovrà “assumere iniziative per rafforzare il principio secondo cui la fatturazione deve avvenire sulla base del consumo effettivo almeno con cadenza annuale anche inasprendo le sanzioni in caso di violazione del principio per cui nessun utente-consumatore può essere chiamato a sostenere spese per conguagli concernenti consumi presunti anteriori ai due anni la data di fatturazione”.

Codici: limoni e arance del Sud Africa ed Egitto in vendita nei supermercati dell’Isola!

Codici: limoni e arance del Sud Africa ed Egitto in vendita nei supermercati dell’Isola!

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Limoni ed arance del Sud Africa esposti in bella vista negli scaffali della grande distribuzione in barba ai tanti agrumicoltori siciliani che invece sono costretti a veder marcire sugli alberi gli agrumi, invidiati in tutto il mondo per le loro proprietà salutari e a quanto pare disprezzati in Italia.

E’ quanto emerso da un’ indagine svolta dall’Osservatorio Agro Alimentare dell’Associazione dei Consumatori CODICI Sicilia – Centro per i Diritti del Cittadino- che in questi mesi ha raccolto diverse segnalazioni provenienti da imprenditori agricoli e da piccoli commercianti. L’Associazione inoltre per tramite dei propri attivisti ha monitorato gli scaffali di diversi supermercati riscontrando che la maggior parte degli agrumi in vendita provenivano dalla Repubblica del Sud Africa o dall’Egitto e che erano stati sottoposti ai seguenti trattamenti: IMAZIL, TIABENDIAZOLO, LUCIDANTI E903, E 904. Tale situazione ha spinto il Segretario Regionale di CODICI Sicilia Manfredi Zammataro a scrivere una lettera al Ministro per le politiche Agricole e Forestali e ai parlamentari siciliani per chiedere interventi urgenti volti a salvaguardare l’agricoltura del nostro paese.

“Tutto questo è semplicemente vergognoso e certifica l’assenza di una politica di tutela delle eccellenze del nostro paese. E’assurdo infatti – prosegue Zammataro- che al posto di difendere le nostre produzioni, si privilegiano le forti lobbies continentali di importatori ortofrutticoli ”. Zammataro ha infine concluso lanciando un appello ai consumatori “ CODICI si schiera con il Made in Sicily e pertanto invita i consumatori a leggere attentamente le etichette dei prodotti e ad acquistare solo prodotti provenienti dai nostri territori. CODICI invita i consumatori a segnalare ulteriori casi a: codici.sicilia@codici.org.

Mare inquinato, Codici chiede che si faccia luce sulle cause

Mare inquinato, Codici chiede che si faccia luce sulle cause

mare_sporco-750x400«Avremmo tutte le carte in regola per auspicare che i litorali siciliani finiscano sulle pagine dei giornali per fare bella mostra di sé e attrarre visitatori da tutto il mondo, l’estate che volge al termine sarà invece ricordata come l’ennesima occasione persa per rilanciare la nostra vocazione turistica e per i titoli sulle pagine di cronaca dei quotidiani locali, che hanno raccontato e fotografato lo scenario impietoso di acque sempre più torbide, e attraversate con una frequenza allarmante da chiazze schiumose di colore giallastro e maleodoranti». Con queste parole Manfredi Zammataro, presidente del CODICI Sicilia – Centro per i Diritti del Cittadino, è intervenuto sulla questione relativa all’inquinamento della costa ionica che ha tenuto banco nelle ultime settimane, preannunciando iniziative volte a fare luce sulle cause che hanno determinato le sorti di una stagione da dimenticare e che sul punto è pronto ad andare fino in fondo. «Sappiamo perfettamente come, in materia di depurazione, la nostra regione accusi un ritardo pesantissimo sul fronte dell’adeguamento agli standard richiesti e che innumerevoli sono stati al riguardo i richiami dell’UE. Ciò che però ci turba maggiormente in questa vicenda è che, ad oggi, nessuno pare essere in grado di dare spiegazioni sull’effettiva natura dei liquami presenti in mare, e che nel corso di questi mesi si è lasciato che la balneazione non subisse restrizioni significative rispetto ai tratti già vietati a inizio stagione dal Decreto del Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute, con il verificarsi, potenzialmente collegabile, delle i

Infezioni intestinali e delle reazioni cutanee di cui tutti purtroppo abbiamo letto sui giornali, e di cui noi in particolare abbiamo raccolto decine di segnalazioni presso i nostri sportelli».

Sul punto, l’associazione annuncia infatti che, per mezzo dell’avv. Lisa Gallo, componente dell’ufficio legale del CODICI Sicilia, e del dott. Massimiliano Scalisi, dell’Osservatorio Codici Ambiente, depositerà un’istanza di accesso agli atti nei confronti dell’ARPA e delle AA.SS.PP. di Messina e di Catania, al fine di verificare i dati delle attività di monitoraggio delle acque di balneazione condotte durante la stagione in corso, accertare la conformità dei dati microbiologici rilevati ai parametri di legge, e comprendere se, nell’ipotesi di superamento delle soglie previste, siano state effettivamente adottate, di concerto con le amministrazioni locali, tutte le misure necessarie a salvaguardare la salute dei bagnanti.

Per tutti coloro che volessero segnalare ulteriori episodi di inquinamento delle spiagge o delle acque di balneazione nei Comuni del litorale o che volessero denunciare casi di disagi alla salute manifestati in concomitanza con la frequentazione di queste aree, l’associazione CODICI mette a disposizione la propria linea telefonica, al numero 320.2281052, e la propria e-mail all’indirizzo  codici.catania@codici.org.

Zammataro: a Trapani situazioni gravi da ascrivere alle inefficienze della pubblica amministrazione

Zammataro: a Trapani situazioni gravi da ascrivere alle inefficienze della pubblica amministrazione

articolo per trapaniQuesto il resoconto che è venuto fuori dopo un incontro tra il Segretario di Codici Trapani, Avv. Vincenzo Maltese, con il Segretario regionale dell’associazione che tutela gli interessi collettivi e dei cittadini, Avv. Manfredi Zammataro. Pubblichiamo integralmente il Comunicato Stampa pervenutoci in redazione dall’Osservatorio Legalità Trapani.

Il Dossier che è stato preparato riguarda le emergenze  degli ultimi tre mesi, a partire dalla situazione drammatica  in cui versa il Cimitero comunale di Trapani, già segnalata da Codici in data 1 ottobre scorso al Prefetto di Trapani, e oggi ripresa dal Senatore Santangelo del Movimento 5 stelle. “ Siamo lieti che della questione si stia interessando anche il senatore Santangelo, questo vuol dire che le nostre battaglie sono fondate e giuste” commenta Zammataro, “è evidente l’assenza di programmazione e pianificazione da ascrivere unicamente a questa amministrazione che ha portato a questa situazione indecente. Preannunciamo inoltre che, nel caso in cui dall’esposto del Sen. Santangelo, dovesse scaturire un procedimento penale ovviamente Codici si costituirà parte civile”, conclude Zammataro. Situazione altrettanto critica riguarda l’emergenza rifiuti di ogni tipo, (amianto e ingombranti) abbandonati dagli incivili in diverse strade della città, nelle periferie e frazioni, nei confronti dei quali l’attuale amministrazione non riesce a far fronte. “Avevamo suggerito nei mesi estivi, di aumentare i controlli e sanzionare, anche tramite convenzioni con guardie ambientali, oppure con la videosorveglianza, commenta l’Avv. Vincenzo Maltese segretario di Codici Trapani, ma a parte qualche contravvenzione nel mese di luglio adesso tutto è tornato peggio di prima. La zona industriale è diventata una discarica o la centralissima zona Campo ex Coni, per non dimenticare le frazioni. Per quanto concerne l’area adiacente il Cimitero, litoranea nord, benchè area privata, riteniamo che per ragioni di igiene (anche lì riscontrate diverse taniche di eternit) il Sindaco debba intervenire quale massima Autorità locale in materia di Sanità.  Il dossier sarà depositato in Procura e ci auguriamo che anche in questo caso, il Sen.Santangelo proceda in tal senso. Infine una nota di merito, quello di aver liberato fino ad oggi la piazza Vittorio Emanuele dai posteggiatori abusivi, problema sentito ed affrontato da Codici grazie al chiesto intervento del Prefetto Falco e della Polizia Municipale. L’Avv. Zammataro infine sarà a Trapani venerdì pomeriggio per una riunione organizzativa con il direttivo locale, dove si discuterà anche di iniziative sull’usura e l’azzardo.

Erice, eccedenze Eas. L’Amministrazione e le associazioni a tutela dei consumatori pronte a dare chiarimenti

Erice, eccedenze Eas. L’Amministrazione e le associazioni a tutela dei consumatori pronte a dare chiarimenti

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In riferimento alle eccedenze sulle forniture idriche dell’Eas degli anni 2010 e 2011 l’Assessore al Servizio Idrico Integrato del Comune di Erice, Arch. Angelo Catalano, informa, con una nota, che a seguito delle diverse richieste da parte di cittadini e grazie anche alla disponibilità delle locali associazioni di consumatori ADICONSUM e CO.DI.CI. – centro per i Diritti del Cittadino, l’Amministrazione Comunale Ericina, così come già fatto nei mesi scorsi per le eccedenze 2008-2009, ha deciso di mettere a disposizione della cittadinanza con la collaborazione delle citate associazioni i propri locali di Rigaletta – Milo al fine di fornire  tutte le informazioni necessarie sui consumi riportati nelle fatture EAS e per la modulistica necessaria agli eventuali reclami. Le giornate di apertura previste sono il Martedi dalle ore 16,00 alle 17,30  con l’assistenza del personale dell’ADICONSUM ed il Giovedi dalle ore 15,30 alle 17,00  con il personale di CO.Di.CI.

Fonte: http://www.lanotiziatrapanese.it