da staff | Dic 17, 2017 | Senza categoria
In merito alla pubblicazione di un articolo nella testata giornalistica Belice c’è (anno XII n.11, “Tasse. L’associazione Codici minaccia fuoco e fiamme ma prende cantonata. Tari errata? Nel Belice i calcoli sono corretti”) operante soprattutto nella zona Occidentale della Sicilia, in cui l’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino – Sicilia è stata accusata di provocare inutile allarmismo sulla recente questione sollevata a livello nazionale su alcuni errori di fatturazione nel calcolo della parte variabile della TARI riscontrati in diversi comuni, ecco la dichiarazione del presidente regionale di CODICI Sicilia:
“Ci teniamo a precisare – afferma l’Avv. Manfredi Zammataro – che la nostra associazione, nel pieno dello spirito di difesa dei diritti del cittadino e dell’utente che da anni ormai guida l’operato dell’organizzazione concretamente presente nel territorio siciliano, si è subito attivata istituendo una task force allo scopo di studiare la questione e preparare le istanze di accesso agli atti da presentare ai vari comuni siciliani al fine di comprendere se effettivamente essi avessero applicato correttamente o meno la così detta “parte variabile” alla tassazione.
Non possiamo fare a meno di sottolineare che l’articolo in questione ha utilizzato toni esplicitamente e volutamente faziosi, nonché offensivi e diffamatori nei confronti della nostra associazione che, venuta a conoscenza della notizia relativa ad un’eccessiva tassazione applicata alla TARI (che andrebbe a gravare direttamente sulle spalle del contribuente) emersa a seguito di un’interrogazione del Ministero e della risposta proveniente dallo stesso, proprio in quanto organizzazione a tutela del consumatore, si è attivata per far luce sulla vicenda richiedendo ai comuni trasparenza e, pertanto, di fornire informazioni sull’applicazione della tassazione nella propria zona di competenza: quindi sulle modalità e sulla correttezza del calcolo utilizzato. Calcoli che, certamente, in questa prima fase non verranno effettuati dal CODICI proprio perché il compito di un’associazione non è quello di sostituirsi alle Istituzioni, ma di vigilare affinché le norme vengano rispettate senza colpire, né tantomeno gravare sul cittadino. Riteniamo che, nel caso specifico, il dovere della nostra associazione sia proprio quello di rivolgersi alle Istituzioni preposte invitandole a fare chiarezza sulla vicenda. Solo successivamente, una volta ottenute le informazioni necessarie a delineare un quadro completo, qualora dovesse emergere l’effettività di un errore nella fatturazione, il CODICI si attiverà per fornire assistenza a coloro che eventualmente avessero pagato più del dovuto. Per questo non riteniamo ammissibile che siano veicolate informazioni errate attraverso testate giornalistiche che, per deontologia professionale, dovrebbero riportare i fatti secondo verità e assumersi la responsabilità di ciò che affermano, ponendo, tra l’altro, la firma dei giornalisti che scrivono e pubblicano i propri articoli. Riteniamo inoltre estremamente grave la manipolazione delle informazioni, che va a colpire non solo l’eticità dell’associazione stessa, che opera in totale trasparenza e nel rispetto delle leggi, ma anche di tutti i cittadini che ripongono in essa fiducia. Abbiamo incaricato il nostro ufficio legale di mettere in atto i procedimenti del caso, volti a preservare l’immagine dell’associazione stessa e difenderla da qualsiasi attacco diffamatorio”.
da staff | Dic 13, 2017 | Senza categoria
In questi giorni Eas sta recapitando richieste di pagamento per fatture relative agli anni 2008-2009-2010 e 2011, non pagate al gestore del servizio idrico per aver i cittadidi inoltrato formale reclamo. La cosa ha del paradossale se si considera che proprio ieri, il Giudice di Pace di Trapani, Dr. Vinicenzo Vitale, ha annullato con sentenza proprio le fatture inerenti gli anni che vanno dal 2008 al 2011, accogliendo ancora una volta, le istanze difensive dell’Avv. Vincenzo Maltese che ha assistito un cittadino con utenza a Favignana.
“Nonostante l’ennesimo annullamento di fatture prescritte, quelle relative agli anni 2008 e 2009 e per indeterminatezza nei mc fatturati quelle relative agli anni 2010-2011 per un totale di € 3835,40 – con condanna questa volta pure alle spese processuali – Eas sta inoltrando in queste ore diffide di pagamento relative agli anni 2008 – 2011 allegando un bollettino predisposto per il totale degli importi richiesti, spiegal’Avv. Vincenzo Maltese. Si parla anche di somme che raggiungono quasi i 20.000 euro. Mi chiedo quale sia la logica di tale operazione da parte di una partecipata della Regione che così facendo non fa altro che spingere il cittadino ad avviare ancora contenziosi esponendo l’ente stesso a perdite e costi a carico della collettività. Ancora una volta, conclude l’Avv. Vincenzo Maltese, mi auguro che da parte dei vertici di Eas ci sia l’accortezza di annullare in autotutela tutte quelle fatture ormai prescritte autenticando in tal maniera anche i bilanci della partecipata Eas”.
“Ed è grazie all’esperienza acquisita sul campo, spiega l’Avv. Manfredi Zammatario, segretario regionale del Codici Sicilia, che l’Associazione Codici ha deciso di affidare all’Avv. Vincenzo Maltese la costituzione di parte civile nel processo che vede sul banco degli imputati i vertici di Girgenti Acque spa accusati di truffa ai danni di centinaia di utenti per aver calcolato in bolletta il canone di depurazione per gli anni 2014-2015 e 2016, pur essendo tuttavia non serviti dal servizio di depurazione. La costituzione di Parte civile è già stata depositata e la prossima udienza è fissata per l’1 febbraio 2018 dinanzi al Tribunale monocratico di Sciacca. La nostra segreteria regionale, conclude l’Avv. Zammataro, è a disposizione al n.320228105 per avere tutte le informazioni del caso.
da staff | Dic 6, 2017 | Senza categoria
Attivo uno sportello a disposizione dei cittadini per fornire assistenza a coloro che vogliono aderire alla rottamazione bis. Il servizio è dell’associazione CODICI Sicilia.
Con la legge di Bilancio 2018 sono stati riaperti i termini relativi alla procedura di definizione agevolata delle cartelle esattoriali notificate da Riscossione Sicilia. In particolare, questo provvedimento legislativo ha disposto l’applicazione della definizione agevolata anche ai carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. A tal proposito, i contribuenti interessati potranno presentare istanza di adesione alla procedura entro il 15 maggio 2018.
“L’ Associazione CODICI Sicilia – si legge nella nota – mette a disposizione i propri professionisti per supportare i contribuenti nella procedura di adesione, oltre che nel fornire loro tutte le informazioni in merito alle novità e agli sgravi introdotti e consulenza su come impugnare eventuali cartelle prescritte e quindi non dovute”.
Potranno rientrare nella sanatoria coloro i quali hanno presentato domanda per la prima rottamazione e non sono stati ammessi perché, pur avendo dei piani di dilazioni in corso al 24 ottobre 2016, non erano in regola con i pagamenti al 31 dicembre dello scorso anno. In questo caso gli interessati dovranno presentare entro il 2 gennaio 2018 (la scadenza è la domenica del 31 dicembre 2017 e il 1° gennaio è un festivo) una domanda di riammissione alla definizione agevolata con il modello che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione metterà a disposizione entro fine ottobre. Le linee da contattare per prendere appuntamento o parlare con gli esperti dell’associazione sono il numero di cellulare 3202281052 e la mail:segreteria.sicilia@codici.org”.
da staff | Nov 24, 2017 | Senza categoria
Tari gonfiata: Codici – Trapani attiva “Task force controllo” in linea con le altre sedi regionali, a tutela dei cittadini che vogliano ricontrollare ed eventualmente richiedere quanto loro ingiustamente addebitato dai comuni per la Tari dal 2014 ad oggi.
“Ad oggi, anche se i comuni di Trapani, Erice e Valderice hanno comunicato di aver correttamente calcolato la Tari, spiega il dott. Marco Amato, responsabike dello sportello Codici di Trapani, ci vengono segnalate alcune anomalie sul computo della quota variabile.
Per questo MERCOLEDÌ 29 NOVEMBRE 2017 DALLE 17:00 ALLE 19:00 l’Associazione Codici metterà a disposizione degli associati la sede territoriale di via Michelangelo Fardella n.1 (trav.via Virgilio) per assistenza e verifiche. Basterà portare le bollette pagate e certificati catastali”.
Per info e consulenza contattare il num. 3293536578 (Marco Amato)
da staff | Nov 21, 2017 | Senza categoria
Anatocismo e condotte aggressive sono state rilevate dall’Antitrust in relazione alla politica condotta nei confronti dei propri clienti e correntisti da ben tre dei maggiori istituti di credito operanti sul territorio Italiano: stiamo parlando dell’Unicredit, della BNL (Banca Nazionale del Lavoro) e della Intesa San Paolo. Per tale ragione, l’Antitrust ha multato i tre istituti di credito con una sanzione di 11 milioni di euro.
Le tre banche avrebbero infatti commesso una grave violazione del Codice del Consumo,applicando tassi di interesse sugli interessi a debito dei propri clienti: pratica concessa solo previa specifica autorizzazione da parte del consumatore; per questo il trend generalmente adottato dagli Istituti di credito è stato di adottare una serie di misure finalizzate ad acquisire quante più autorizzazioni possibili da parte dei clienti, convinti – questi ultimi – che la sottoscrizione tale addebito costituisse la normale pratica di stipula del contratto con l’ente bancario e, per di più, senza essere davvero consapevoli delle conseguenze della concessione di tale autorizzazione.
Dall’indagine dell’Antitrust sono emerse anche le pratiche generalmente attuate dalle banche, soprattutto attraverso i canali web-mediati che non fornivano al cliente la scelta di negare il consenso all’applicazione di tali tassi di interesse: comunicazioni personalizzate precompilate, email e pop-up, ecc.
“Quanto rilevato dall’Antitrust costituisce fatti di notevole gravità” ha dichiarato l’avv. Manfredi Zammataro, presidente di CODICI – Centro per i diritti del cittadino – Sicilia “I numerosissimi clienti dei tre Istituti di Credito hanno purtroppo subito un vero e proprio raggiro, condizionati da pratiche commerciali aggressive che hanno sfruttato la scarsa informazione sulle regole in materia dell’applicazione di tassi di interesse, a detrimento del buon rapporto, chiaro e trasparente, che invece le banche dovrebbero fondare con la propria utenza. Un episodio che contribuisce una volta di più a gettare discredito sulle politiche degli enti bancari, minando pesantemente la fiducia del consumatore. Ma la cosa ancor più grave è che tali illegittime pretese, spesso hanno comportato il sovraindebitamento di centinaia di utenti che si sono trovati costretti a pagare ingenti somme a titolo di interessi. La nostra associazione ha attivato uno sportello per raccogliere tutte le segnalazioni di coloro che sono stati vittima della politica condotta dalle tre banche e che sono costretti a pagare interessi non dovuti e che adesso potranno attivare le procedure per la restituzione di quanto ingiustamente pagato in questi anni”.
da staff | Nov 20, 2017 | Senza categoria
È successo in provincia di Catania quando allo sportello energia del CODICI è arrivata la richiesta da parte di una famiglia residente in zona, di avere chiarimenti in merito alla bolletta che era stata loro recapitata.
Il distributore ENEL Energia aveva, infatti, addebbiato la somma di 721,99 euro. La questione non avrebbe destato nessun sospetto se la fattura fosse riferita a un’attività commerciale e non invece, come è avvenuto, a un immobile collocato ai piedi dell’Etna e soprattutto disabitato da anni. Dopo aver effettivamente costatato che il contatore dell’immobile segnalava il consumo di 14 KWH, il Conciliatore energetico del CODICI ha provveduto ad avviare una conciliazione con il distributore che ha avuto esito positivo nei confronti dei consumatori in quanto: “l’Operatore si è impegnato ad effettuare le necessarie compensazioni tra le partite a debito e le partite a credito”, ridimensionando l’addebito a un costo pari a 82,77 euro anziché 721,99 euro.
Codici Sicilia ottiene dunque un’altra vittoria in campo energetico, che si appresta a subire ulteriori cambiamenti. Oltre all’azione svolta giornalmente per riparare questioni già avvenute, lo sportello energia ha attivato un servizio di Check Bolletta per tutti gli utenti.
Si tratta di una analisi gratuita delle bollette ricevute per segnalare all’Autorità Dell’Enegria e del Gas eventuali errori nella fatturazione e prevenire situazioni sconvenienti a discapito degli utenti.
per info, telefonare a: 3202281052 o scrivere a: segreteria.sicilia@codici.org.