BAGHERIA: ATTIVATO LO SPORTELLO DELL’ASSOCIAZIONE CODICI – CENTRO PER I DIRITTI DEL CITTADINO

BAGHERIA: ATTIVATO LO SPORTELLO DELL’ASSOCIAZIONE CODICI – CENTRO PER I DIRITTI DEL CITTADINO

Il comune di Bagheria, cittadina in provincia di Palermo (dove già l’associazione conta la presenza di altre due sedi a Palermo e a Carini), da oggi ospiterà una sede del CODICI – Sicilia, delegazione regionale dell’associazione nazionale dei Consumatori CODICI – Centro per i diritti del cittadino.

Il CODICI, onlus riconosciuto sia dal Ministero dello sviluppo economico che dal CNCU, il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, è da anni particolarmente attiva nel territorio siciliano.

La nuova delegazione di Bagheria, che sarà gestita da Luca Tantino – di già comprovata esperienza occupandosi egli anche della sede di Carini (PA) – si impegnerà nel portare avanti all’interno del territorio in questione diverse iniziative in linea con le battaglie intraprese in questi anni dal CODICI: supporto al consumatore, così come la lotta per la legalità.

I cittadini potranno fare riferimento all’associazione per tutte le problematiche inerenti i temi delle bollette pazze, delle truffe di matrice economica o bancaria, dell’usura, del sovraindebitamento, dell’ambiente, della pubblica amministrazione, di casi di malasanità, ecc. Saranno pertanto attivati sportelli di consulenza legale, così come economica, extragiudiziale, ecc. ai quali i cittadini del comune di Bagheria potranno rivolgersi per combattere contro gli illeciti denunciati all’associazione. Oltre a ciò, saranno intraprese una serie di iniziative culturali volte a valorizzare sul territorio l’attività dell’associazione e a sensibilizzare sulle campagne intraprese dal CODICI.

Per l’Avv. Manfredi Zammataro, Segretario regionale del CODICI Sicilia, “l’apertura della delegazione di Bagheria certifica l’importante momento di crescita e radicamento dell’associazione nel nostro territorio tale da far diventare in questi anni il CODICI un vero e proprio baluardo per la difesa dei diritti dei cittadini e degli utenti e contro ogni forma di abuso“.

La sede si trova in via Pablo Neruda 21 a Bagheria; i contatti sono invece: Tel.09184866139, Cell.3920646141, email:codici.bagheria@libero.it

CODICI ammessa come parte civile al processo per i falsi in bilancio al Comune di Messina: Reati come questi danneggiano seriamente cittadini e contribuenti

CODICI ammessa come parte civile al processo per i falsi in bilancio al Comune di Messina: Reati come questi danneggiano seriamente cittadini e contribuenti

L’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino è stata ammessa dal Tribunale penale di Messina come parte civile, al processo che si svolgerà a Messina per falso in bilancio nei confronti dei responsabili della mancata dichiarazione dei disagi finanziari dal 2009 – 2012 al Comune del capoluogo Peloritano.

Nel mirino della Procura erano inizialmente finiti l’ex sindaco Buzzanca, alcuni assessori oltre a vari consiglieri comunali e l’ex ragioniere generale. Successivamente il numero degli imputati effettivamente coinvolti – anche dopo che il Giudice per le indagini Preliminari ha sgravato dell’accusa di abuso di ufficio le varie personalità implicate nella vicenda – si è notevolmente ridotto. Tra i trentacinque imputati al processo dello scorso maggio ricordiamo Ferdinando Coglitore (ragioniere generale e responsabile del servizio finanziario del comune della città), vari membri della giunta comunale, Filippo Ribaudo (direttore generale del comune), dirigenti del comune e vari membri del Collegio dei revisori (incaricati di compiere tutti quei controlli sui documenti di bilancio).

L’avv. Manfredi Zammataro e l’Avv. Melita Cafarelli, rispettivamente presidente regionale e provinciale  di CODICI – Sicilia, hanno manifestato soddisfazione per l’ammissione del CODICI come parte civile: “Da anni il CODICI è in prima linea nella lotta contro gli illeciti commessi nella pubblica amministrazione. L’aumento delle tasse, del costo della spazzatura e l’assenza dei servizi comunali sono figli di una non corretta gestione delle risorse pubbliche, ecco perché riteniamo che reati come questi danneggiano in modo grave e diretto i cittadini. Pertanto – concludono Zammataro e Cafarelli – CODICI come parte processuale farà attivamente la sua parte, schierandosi a fianco dell’accusa con il preciso scopo di difendere i diritti dei cittadini e contribuenti sui quali sono inevitabilmente ricaduti tutti gli effetti della mistificazione degli atti finanziari del Comune di Messina”. 

 

SALEMI, INCONTRO PUBBLICO ASS. CODICI SU E.A.S. E TARI: NUMEROSA ED ATTIVA PARTECIPAZIONE DI DIVERSI CITTADINI

SALEMI, INCONTRO PUBBLICO ASS. CODICI SU E.A.S. E TARI: NUMEROSA ED ATTIVA PARTECIPAZIONE DI DIVERSI CITTADINI

Si è svolto lo scorso Venerdì 4 Novembre alle 18:30, presso i locali dell’Istituto delle Suore Salesiane Oblate del S. Cuore, l’incontro pubblico organizzato dall’Ass. CODICI per discutere sui rincari e disservizi nei campi dell’acqua e della raccolta dei rifiuti.

A tale incontro hanno partecipato numerosi cittadini, i quali, dopo aver seguito con interesse gli interventi dei rappresentanti di CODICI (Avv.ti Zammataro, Maltese, Rapallo e Barone), hanno partecipato attivamente al dibattito, evidenziando i  disagi subiti e ponendo opportune domande volte a conoscere gli strumenti di tutela esperibili in tali casi.

“La numerosa e sentita partecipazione all’incontro pubblico organizzato dall’ Ass. CODICI, spiega l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale CODICI, dimostra come il cittadino-consumatore stia acquisendo la consapevolezza che per la reale tutela dei propri diritti bisogna agire congiuntamente e non limitarsi a dei semplici sfoghi personali nelle piazze o sui social network”.

“Per quanto riguarda la proposta di mozione CODICI sulla riduzione della tariffa TARI 2016, precisa l’Avv. Roberto Rapallo, attendiamo ancora un segnale di apertura sulla questione da parte dell’Amministrazione Comunale, nell’attesa stiamo comunque valutando, attraverso la raccolta di pre-adesioni da parte dei contribuenti interessati, la possibilità di esperire un ricorso collettivo presso la competente Commissione Tributaria Provinciale”.

Proficua la spontanea partecipazione dei Consiglieri comunali Fici (lista civica Cittadini in Comune), Saladino (Movimento 5 stelle) e Scimemi (capogruppo di Forza Italia), i quali, dimostrando naturale sensibilità rispetto agli argomenti trattati, hanno congiuntamente manifestato la volontà di farsi portavoce in sede di Consiglio comunale della proposta di mozione CODICI sulla riduzione della TARI 2016.

Tutti coloro che volessero sostenere e seguire le varie iniziative a tutela del cittadino-consumatore promosse dall’ Ass. CODICI possono recarsi, durante le ore pomeridiane, presso la sede territoriale di Salemi in Via F. Orlando 22  (accanto la chiesa di San Giuseppe).

Operazione Matassa davanti al gup. Si costituiscono le parti civili

Operazione Matassa davanti al gup. Si costituiscono le parti civili

Fonte: http://www.normanno.com/cronaca/operazione-matassa-davanti-al-gup-si-costituiscono-le-parti-civili/

L’udienza preliminare dell’operazione “Matassa” , su presunti collegamenti tra criminalità cittadina ed elezioni amministrative e regionali del 2013 e 2012, si è svolta oggi nell’aula bunker del carcere di Gazzi: 50 gli imputati comparsi davanti al gup Maria Vermiglio.

In corso di udienza sono state ammesse come parti civili: l’associazione AddioPizzo , l’associazione Codici Onlus, Obiettivo legalità e il Centro Studi Falcone a Borsellino. Sei tra gli imputati hanno chiesto di essere giudicati con il rito l’abbreviato. Si tratta di Fortunato Magazzù, Piero Costa, Carmelo Catalano, Luca Siracusano, Stefano Genovese e Michelangelo La Malfa. Il gup si è invece riservata la decisione su altri otto richieste di abbreviato subordinato, quelle di Raimondo Messina, Vincenza Celona, Giovanni Celona, Pietro Santapaola, Giuseppe Cambria Scimone, Fortunato Cirillo e Giovanni Ventura.

Per alcune dichiarazioni, la procura ha avanzato richiesta di incidente probatorio. Indicata anche una serie di intercettazioni da trascrivere.

L’udienza è stata rinviata a lunedì prossimo.

CONTROLLI IN AZIENDE VITIVINICOLE: CODICI SI COMPLIMENTA CON LE FORZE DELL’ORDINE

CONTROLLI IN AZIENDE VITIVINICOLE: CODICI SI COMPLIMENTA CON LE FORZE DELL’ORDINE

“La vicenda, oltre al concreto problema della tutela della salute dei consumatori che avrebbero acquistato ed usufruito dei prodotti in questione, danneggia seriamente l’immagine del Consorzio Etna DOC e di tutte quelle aziende che invece producono vino in maniera regolare”

 

Alla luce di quanto emerso dai controlli effettuati su una serie di aziende vinicole collocate in particolare nei territori di Castiglione e Randazzo, l’associazione CODICI – Centro per i diritti del cittadino, nella delegazione regionale di CODICI – Sicilia, annuncia che presenterà formale esposto e istanza di qualificazione di persona offesa, preannunciando che si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento penale.

Ci si riferisce – nello specifico – alla vicenda legata alle verifiche eseguite dai Carabinieri di Randazzo, coadiuvati dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità oltre che dal Nucleo Operativo Ecologico e dal Nucleo Ispettorato Lavoro di Catania, d’intesa con l’Ispettorato Provinciale del Lavoro che hanno portato ad individuare plurime irregolarità in varie aziende della zona Etna-Nord; queste potrebbero rappresentare un danno concreto per i consumatori – destinatari di tali prodotti oltre che integrare, qualora accertato, una vera e propria frode in commercio. 

Le infrazioni riscontrate hanno infatti riguardato la detenzione di mosto e di zucchero d’uva sottoposti a sequestro amministrativo, l’utilizzo di locali per conservare il vino in mancanza di autorizzazioni sanitarie, l’utilizzo di acqua senza certificazione di potabilità, ecc.

Se quanto appreso dovesse trovare conferma, ci troveremmo di fronte ad una evidente violazione di quanto prescritto dal codice del consumo e dalle norme sanitarie oltre che ad una vera e propria frode in commercio” ha dichiarato l’avv. Zammataro, presidente di CODICI – Sicilia “La vicenda, oltre al concreto problema della tutela della salute dei consumatori che avrebbero acquistato ed usufruito dei prodotti in questione, danneggia seriamente l’immagine del Consorzio Etna DOC e di tutte quelle aziende che invece producono vino in maniera regolare. Ci congratuliamo pertanto con le Forze dell’Ordine il cui operato ha permesso di accendere i riflettori su quello che – se confermato- sarebbe l’ennesimo attentato alla salute dei consumatori, e, in quanto associazione finalizzata a tutelare i diritti e gli interessi di questi ultimi, annunciamo sin d’ora che monitoreremo attentamente l’evolversi della vicenda”.

PILONI e VIADOTTI:dopo la nota del Libero Consorzio, CODICI estende la diffida ai Comuni di Trapani e Marsala

PILONI e VIADOTTI:dopo la nota del Libero Consorzio, CODICI estende la diffida ai Comuni di Trapani e Marsala

        Verifica condizioni sicurezza e stabilità piloni e viadotti direzione Marsala  – Birgi e scorrimento veloce Villa Rosina (Trapani) – zona industriale –  DOPO la nota a chiarimento del Libero Consorzio CODICI diffida anche i COMUNI di Trapani e Marsala

 

            L’ Avv. Vincenzo Maltese, segretario  dell’associazione di consumatori e utenti CODICI Trapani, dopo aver inviato una prima nota ad ANAS e al Libero Consorzio Comunale, stamane ha esteso la diffida a verificare le condizioni dei viadotti e dei piloni del cavalcavia dello scorrimento veloce Marsala – Birgi e della circonvallazione di Trapani – Villa Rosina – Zona industriale anche ai Comuni di Marsala e di Trapani, notificandola anche agli stessi Uffici.

“Tale decisione – spiega l’Avv. Vincenzo Maltese, è dovuta ad una nota a riscontro da parte del Libero Consorzio, inviata anche ad Anas e ai Comuni di Trapani e Marsala, con la quale mi comunica non  essere di sua competenza la verifica della stabilità dei piloni ma dei Comuni di Marsala e Trapani (o Anas) per quanto riguarda la circonvallazione Trapani – zona industriale.

            Adesso il legale attenderà riscontro dai predetti enti, laddove in caso di inerzia o inottemperanza ad intervenire per accertarne le condizioni di sicurezza con invio allo stesso di una relazione tecnica, decorsi 30 giorni, non potrà non rivolgersi alla magistratura per quanto di sua competenza .