da staff | Ott 14, 2017 | Senza categoria
Con la Sentenza n. 593/2017 dell’11 Ottobre 2017 il Tribunale di Marsala, Sezione lavoro, ha disposto l’inefficacia del preavviso di fermo amministrativo del veicolo del Sig. Rossi (cognome di fantasia per tutelarne la privacy) ed ha altresì dichiarato l’inesigibilità delle cartelle esattoriali (per un ammontare di circa 9.000,00) per intervenuta prescrizione.
Tale vicenda iniziò allorquando un contribuente, destinatario di un preavviso di fermo amministrativo da parte di Riscossione Sicilia, contattò lo sportello territoriale CODICI di Salemi per ricevere informazioni circa la possibilità di poter aderire alla c.d. rottamazione delle cartelle esattoriali emesse dalla Serit- Riscossione Sicilia dall’anno 2000 all’anno 2016 (introdotta dal Decreto Legge n.193 del 22 Ottobre 2016).
In sede di analisi della posizione debitoria, emerse che le cartelle esattoriali di cui Riscossione Sicilia richiedeva il pagamento (nel caso di specie si trattava di contributi previdenziali di competenza I.N.P.S) erano ormai da considerarsi prescritte e quindi non più dovute.
Per tale ragione il contribuente, rappresentato e difeso dagli Avvocati Manfredi Zammataro, Roberto Rapallo e Daniele Sorelli, decise di ricorrere all’autorità Giudiziaria competente in materia per fare dichiarare l’avvenuta prescrizione delle cartelle richieste (circa € 9.000,00) dal concessionario e la conseguenziale inefficacia del preavviso di fermo del suo veicolo.
Depositato il ricorso e svoltesi le prime udienze di discussione, il Giudice del lavoro del Tribunale di Marsala ha accolto le richieste del contribuente ed ha proceduto ad ordinare a Riscossione Sicilia la cancellazione delle cartelle dichiarate oramai prescritte, condannandola al pagamento delle spese legali.
“La prescrizione però, spiegano gli Avvocati Manfredi Zammataro (segretario regionale CODICI) e Roberto Rapallo (segretario territoriale CODICI), è un effetto che non si produce in automatico, ma occorre sempre una pronuncia giudiziale che accerti il verificarsi delle sue condizioni”.
“Quella del nostro assistito purtroppo non è una vicenda isolata, sempre piu spesso capita, infatti, che ai nostri sportelli si rivolgano persone che ricevano, dal concessionario della riscossione, avvisi di fermi amministrativi, pignoramenti o iscrizioni di ipoteca basati su crediti da ritenersi ormai estinti e quindi non più dovuti”.
“In tali casi, concludono gli Avvocati Manfredi Zammataro e Roberto Rapallo, la cosa più opportuna da fare è verificare con degli esperti se le cartelle possono ritenersi prescritte e poi rivolgersi all’Autorità Giudiziaria competente per far accertare e dichiarare l’eventuale estinzione delle cartelle esattoriali, in quanto tale è l’unico modo per avere una pronuncia che metta definitivamente la parola fine a pretestuose richieste”.
I contribuenti che volessero raccontare la propria storia possono farlo contattando l’associazione CODICI Sicilia al 320.2281052 oppure scrivendo a: segreteria.sicilia@codici.org
da staff | Ott 6, 2017 | Senza categoria
“Un’ordinanza del Tribunale Civile di Catania ha rigettato la richiesta di provvisoria esecutività di un decreto ingiuntivo con cui una banca chiedeva ad un consumatore il pagamento di oltre 30 mila euro. CODICI: “Risultato importantissimo che conferma come sia fondamentale verificare sempre la legittimità delle richieste bancarie”
Una nuova vittoria ed importante vittoria in materia di usura bancaria per i consumatori è stata riportata dal CODICI – Centro per i diritti del cittadino – Sicilia: il giudice Dott. La Mantia della Quarta Sezione del Tribunale Civile di Catania, ha infatti disposto con un ordinanza il rigetto della richiesta di provvisoria esecutività, bloccando cosi il decreto ingiuntivo riguardante un contratto di finanziamento con cui una nota banca richiedeva ad un consumatore, che versava in una situazione di grave sovra indebitamento, il pagamento di oltre 30.000 euro oltre interessi di mora e spese per compensi professionali.
L’ordinanza è stata emessa nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo che è stato promosso da un consumatore, rappresentanti e difeso in giudizio dagli avvocati Manfredi Zammataro e Mario Campione, a seguito della notifica del decreto ingiuntivo.
Il consumatore infatti si è rivolto all’Associazione dei Consumatori CODICI (Centro per i Diritti del Cittadino- Sicilia), i cui legali nell’atto di opposizione a decreto ingiuntivo hanno evidenziato come i finanziamenti in oggetto fossero viziati dall’abusiva concessione di credito e dalla presenza di tassi di interessi usurai. Censure queste che sono state ritenute idonee dal giudice a denegare la clausola di provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo.
L’Istituto di Credito secondo quanto emerso anche dalla consulenza tecnica econometria realizzata dagli esperti del CODICI, avrebbe infatti non solo applicato tassi di mora eccessivi rispetto a quelli soglia sanciti dalla Banca d’Italia, ma avrebbe anche presentato al cliente un contratto che viola i criteri di chiarezza e trasparenza al punto da rendere di difficile individuazione le cifre effettivamente dovute a seguito dell’applicazione degli interessi.
Secondo quanto disposto dal giudice in sede processuale, soprattutto alla luce dell’applicazione di tassi di interesse superiori di quelli riportati nel contratto firmato dal cliente dell’Istituto di Credito, si sono dunque presentati tutti gli estremi per bloccare l’ingiunzione.
Secondo l’ avvocato Manfredi Zammataro segretario regionale del CODICI Sicilia questa ordinanza è l’ennesimo importantissimo risultato in favore dei consumatori che conferma la necessità da parte dell’utente di dover verificare la legittimità delle richieste bancarie. Sempre più di frequente infatti ci accorgiamo – prosegue Zammataro – come il rapporto tra consumatore e soggetti erogatori del credito sia caratterizzato da alcuni elementi quali : la scarsa trasparenza nei rapporti tra i consumatori e i soggetti erogatori del credito, la natura vessatoria di alcune clausole contenute nei contratti e la difficolta di comprensione di quanto scritto nel contratto. Infine nei contratti di finanziamento sempre più di frequente si rilevano varie anomalie rispetto ai costi della mediazione e agli interessi applicati con commissioni che arrivano a toccare, in alcuni casi, anche il 40 per cento. Ebbene in tali casi le somme pretese dagli Istituti Bancari sono del tutto illegittime e come tali non devono essere pagate”.
da staff | Ott 4, 2017 | Senza categoria
Una fattura energia elettrica da € 1226,43: è questa l’amara sorpresa che un’anziana signora di Santa Ninfa ha trovato nella cassetta della posta.
Non convinta della ricostruzione dei propri consumi operata in bolletta, l’utente si è rivolta allo sportello CODICI di Salemi per ricevere consigli ed assistenza sulla vicenda.
In tale sede, dopo un’analisi dei consumi medi, della tipologia del contratto di fornitura e degli eventi che hanno preceduto l’inoltro della fattura incriminata (sostituzione del vecchio contatore ritenuto dal distributore non correttamente funzionante), sono emerse diverse anomalie sulla veridicità degli addebiti di energia elettrica operati in bolletta.
Per tale ragione, si è proceduto, in sede di reclamo, ad evidenziare la distorta ricostruzione dei consumi ed a richiedere al fornitore l’annullamento della fattura contenente gli stessi.
Ricevuta la contestazione, sia il distributore che il fornitore di energia elettrica hanno ammesso gli errori commessi in sede di quantificazione e proceduto ad emettere lo storno totale della fattura.
“Quello delle bollette “pazze” di energia elettrica, spiega l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale di Salemi dell’associazione Codici, è un fastidioso fenomeno in crescita negli ultimi anni.
“Tale situazione è dovuta principalmente alla ricorrente pratica, da parte dei fornitori di energia, di indicare e conteggiare in sede di fatturazione consumi presunti e non effettivi”.
“Per tale motivo, conclude il segretario territoriale CODICI, qualora l’utente dopo un primo controllo ritenga che l’addebito ricevuto sia sproporzionato rispetto ai propri consumi effettivi, è consigliabile rivolgersi a degli esperti che possano muovere le giuste contestazioni al fornitore e al distributore di energia elettrica”.
In materia di controversie tra clienti e fornitori di luce e gas è utile ricordare che dal 1 Gennaio 2017, dopo il reclamo all’Operatore energetico, il tentativo di conciliazione, svolto presso il Servizio di Conciliazione dell’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il servizio idrico (AEEGSI) o altri organismi previsti dal Testo integrato conciliazione(TICO), diviene obbligatorio e quindi condizione di procedibilità per gli eventuali seguiti giurisdizionali.
Presso la sede territoriale CODICI- Centro per i diritti del Cittadino di Salemi, in Via F. Orlando n.22 (struttura accreditata dall’AEEGSI ai fini conciliativi), è possibile ricevere informazioni ed assistenza legale in merito a tale nuova procedura deflattiva del contenzioso.
Per informazioni è possibile chiamare (dal Lunedì al Venerdì ore 18-20) i seguenti numeri 0924 982802 / 380 3699023 o visitare la pagina Facebook CODICI SALEMI.
da staff | Set 28, 2017 | Senza categoria
Le liste dei voli annullati dalla Ryanair si allungano ogni giorno di più coinvolgendo – su piano internazionale – i passeggeri (circa 400mila, contano le attuali cronache!) di oltre 18mila tratte che, in tal modo, si sono visti improvvisamente impossibilitati ad accedere al servizio offerto dalla compagnia irlandese regolarmente prenotato e pagato. Una decisione presa dalla compagnia per far fronte ai disagi derivanti da una politica aziendale probabilmente poco oculata e che si è immancabilmente ripercossa direttamente sui consumatori e sui loro diritti.
La nuova ondata di voli precedentemente programmati e poi soppressi pare inoltre che penalizzerà particolarmente anche la Sicilia: parliamo della cancellazione di voli quali Trapani – Francoforte, Bucarest – Palermo, Trapani – Roma e molti altri che colpiranno tanto i turisti quanto coloro che avevano prenotato il proprio posto in aereo per viaggi di lavoro, di studio, di salute, ecc.
Nonostante l’Enac abbia già convocato più volte un incontro con il vettore irlandese, gli unici contatti ci sono stati tramite videocall e, forse, Ryanair gratificherà l’Italia con la sua presenza il 5 di ottobre. Questo atteggiamento manifesta apertamente il modo in cui Ryanair sta affrontando la questione.
Ci troviamo dinanzi al più grande disagio della storia dei trasporti aerei ed è estremamente difficile pensare ad una modalità di gestione adeguata. Durante l’incontro sono state esposte le criticità emerse rispetto ai diritti tutelati dal Regolamento comunitario riguardo alla tutela del consumatore in materia di risarcimento danni.
Dall’incontro avvenuto qualche giorno fa con Enac è emerso che Ryanair si sta limitando a promettere rimborsi dei voli senza tuttavia risarcire i danni supplementari riconosciuti dai Regolamenti Europei (penali degli alberghi, costo dei voli alternativi).
A nostro avviso però tale comportamento denota come Ryanair tenga un rapporto consumatore/azienda poco trasparente e certamente censurabile per le ragioni di seguito enunciate:
1) vi è un’insufficienza di riscontri sia on line sia dal front office, con grave disinformazione, in particolare, via chat. Il meccanismo di contatto, innanzitutto, avviene solo tramite chat box; il consumatore può attendere anche ore per veder soddisfatta una propria richiesta, ma Ryanair falsa costantemente i dati, riducendo i tempi e modificando le chat. Quando i consumatori richiedono un rimborso, la società lo nega, e nonostante esista un Regolamento Europeo ben definito, ai consumatori vengono propinate regole inesistenti;
2) il rimborso, come prevede la normativa, deve essere elargito entro 7 giorni di calendario, mentre Ryanair considera 7 giorni lavorativi, prolungando così i termini
3) in caso di ritardo o cancellazione del volo, l’azienda irlandese nega il risarcimento degli ulteriori danni; Ryanair è tenuta a restituire non solo il costo del biglietto, in quanto la normativa europea prevede indennizzi e restituzione del danno supplementare;
4) vista la situazione di criticità in seguito alla cancellazione dei voli, alcuni viaggiatori hanno dovuto per necessità acquistare un ulteriore biglietto, ma si sono ritrovati dinanzi un’amara sorpresa: non solo un numero esorbitante di voli è stato cancellato, ma i costi dei biglietti sono aumentati vertiginosamente;
5) è emersa, più in generale, la resistenza dell’azienda a risarcire tutti i consumatori danneggiati.
Per tale ragione,il CODICI ha avviato un azione di classe a tutela dei passeggeri, istituendo un apposito help desk che ad oggi sta raccogliendo moltissime richieste da parte di utenti che hanno subito danni a causa della cancellazione dei voli da parte della Ryanair.
Una situazione – questa – che ha dell’incredibile se pensiamo all’importanza della mobilità al giorno d’oggi sia in contesto nazionale che in contesto globale. Invitiamo quindi chi sta subendo gli effetti negativi della massiva cancellazione dei voli a rivolgersi ai nostri sportelli per ottenere assistenza e tutela”.
Per segnalare un disservizio o per aderire all’Azione di Classe promossa dal CODICI si può telefonare al 320 2281052 o scrivere a segreteria.sicilia@codici.org.
Ricordiamo, infine, che per presentare il reclamo è necessario allegare:
1. Dati del volo cancellato (conferme via mail; tagliando indicante il n. del volo);
2. Spese sostenute in conseguenza della cancellazione (voli alternativi, alberghi, taxi);
3. Eventuali precedenti reclami inviati alla compagnia;
4. Fotocopia documento d’identità.
da staff | Set 20, 2017 | Senza categoria
Ritrovata a Salemi nella Via Giuseppe Cascio Cortese una discarica a cielo aperto composta da rifiuti, sanitari di vario genere e lastre rotte di eternit.
Tale spiacevole ritrovamento risale a più di tre settimane fa, quando alcuni residenti del posto sono stati attirati dalla puzza nauseabonda proveniente dalla zona del Piano Cascio.
Allarmati dalla situazione, gli stessi hanno immediatamente provveduto alla segnalazione del sito pericoloso alle competenti autorità di vigilanza, le quali, poco dopo hanno effettuato un sopraluogo e documentato la situazione con l’ausilio di macchine fotografiche.
“Nonostante la presa d’atto da parte delle autorità preposte, spiega l’Avv. Roberto Rapallo segretario territoriale dell’Associazione CODICI, ad oggi la discarica rimane in bella vista dei croceristi che prossimamente visiteranno uno dei borghi più belli d’Italia”.
“Tale situazione di inerzia, continua il segretario territoriale di CODICI, non è più tollerabile, in quanto, data la presenza anche di rifiuti speciali (lastre di eternit spezzate), i pericoli per la salute e l’incolumità dei residenti sono molto alti”
“Per tale ragione, conclude l’Avv. Roberto Rapallo, qualora non vengano presi immediati provvedimenti atti ad eliminare la situazione denunciata di pericolo, l’associazione CODICI è pronta a presentare un esposto in Procura al fine di far accertare eventuali responsabilità ed inadempienze”.